Con l’estate arrivano caldo e mosche, l’erba non è più quella
della primavera, più secca e dura, si mangia ma e meno appetitosa.
Le bestie migrano sui pascoli alti, i nomadi seguono.
Mentre nelle stagioni fredde i cavalli stanno fuori in quelle
calde preferiscono l’ombra, stanno sotto le fronde ombrose o nei box snobbati
d’inverno.
cavalli al pascolo serenità e tranquillità
In luglio si caricano le tende e si sale in Valle Stretta,
migrazione che si ripete tutti gli anni, i pascoli sono ampi, la foresta è di
conifere pini abeti e larici, il torrente limpido e impetuoso, al di là rocce e
pietraie salgono sui Re Magi, tre cuspidi di roccia viva chiamate dall’uomo
Melchiorre Gaspare Baldassarre
Tra
il torrente e le guglie, sempre sulla sinistra orografica, a mezza
quota esiste un pianoro, magico e nascosto protetto da orridi,
precipizi, voragini paurose, inaccessibile, sicuro rifugio per il
popolo dei
quadrupedi, questo pianoro è solcato da una fessura larga
in alcuni punti un
metro in altri tre o quattro, profonda decine di metri, un giorno si
spaccherà
del tutto crollando nella valle sottostante.
Il Grande Spirito deciderà come e quando, noi ci accampiamo
proprio sotto, sappiamo che non possiamo né vogliamo cambiare lo scorrere del
mondo.
In
Valle Stretta i cavalli hanno un pascolo di giorno, di
notte si riparano sottovento tra i larici vicino al torrente è
un bello
spettacolo quando apri il recinto vederli galoppare lungo i prati fino
al fiume, bevono insieme poi vanno ognuno al suo albero sicuro di
trovare la razione di
orzo o di mais.
Guardinga la lasci libera e lei trottella fino a casa (I
larici), una volta era scappata da un paddok a Bardonecchia ed era tornata su tutta sola.
Dove i cavalli sostano le fatte si mischiano agli aghi di pino
creando una lettiera insolita.
Lassù il caldo non è mai eccessivo, a volte fa freddo a volte
in agosto nevica un po’, si mette legna nelle tende, si legge si parla si
dorme poi torna il bel tempo e si esce di nuovo.
Poi le giornate si accorciano, il vento diventa più fresco,
si avvicina l’ora del rientro, con un po' di nostalgia si smonta il campo e si
torna nel fondovalle.
L'anno è passato.
cavalli in valle stretta belle facce e pelo lucido
|