SOMMARIO

Anno V
Numero 3
Novembre 2013

____________ 

ARCHIVIO

 

 

 

 

Il basto militare nella vita civile
di Marco Tenenti
Se è vero che il mondo del basto legato al lavoro sta scomparendo dal nostro paese è anche vero che si avverte un lieve interesse verso di esso da parte di quanti  si occupano del trekking a cavallo. In effetti il basto sta entrando paradossalmente nel concetto del diporto.

Molti cavalieri di campagna affascinati delle immagini americane scattate sulle Montagne Rocciose accarezzano l’idea di farsi accompagnare nelle loro escursioni da cavalli o muli da soma per poter portare l’equipaggiamento necessario alla progressione.

L’ esperienza: mette in guardia coloro che vogliono usare basto nei trekking a cavallo.

Motivi:

- un cavallo con il basto ha più ingombro di un cavallo da sella senza cavaliere, pertanto trova più difficoltà nel procedere su sentieri stretti, passerelle con sponde, attraversare boschi; in questi casi il quadrupede viene prima scaricato, quindi portato sull’altra sponda, il materiale viene a sua volta trasportato a piedi dai cavalieri che dovranno poi rifare il carico perdendo tempo e con fatica.

soldato 1

- le mulattiere non esistono praticamente più, sono state sostituite da strade o piste carrozzabili, esse tenevano conto degli ingombri del carico ed erano per questo piuttosto larghe, i sentieri che le sostituiscono creano inconvenienti .

- il quadrupede da soma deve essere affiatato con gli altri cavalli ed il cavaliere che lo conduce deve essere esperto. Questa non è cosa facile da realizzare occorre avere esperienza tempo e pazienza per ottenerlo.

soldato 2

- nei passaggi difficili e ripidi, quelli che di norma vengono superati saltando in terra e procedendo con il cavallo sottomano, possono diventare pericolosi per la soma che ovviamente non può scaricare il suo peso.

Conclusione: il tutto diventa più complicato soprattutto per i novizi che pensano sia facile caricare sul basto il loro materiale pesante ed il più delle volte superfluo.

Quando può essere usato il basto:

- per portare il materiale pesante (batteria da cucina - tende - attrezzi da campo) a gruppi di persone che marciano nei campi mobili a piedi alleggerendo il peso dello zaino, questo capita con gli scouts nei mesi estivi o quando si decide l’uscita con un gruppo di amici che non possiedono cavalli.

soldato 3

- per portare viveri materiali vari legna da ardere agli alpeggi , rifugi alpini o baite isolate, trasporto materiale necessario alla riparazioni e manutenzione di dighe baite isolate o malghe

Quindi situazioni più legate al mondo del lavoro che al diporto. In effetti la forte antropizzazione del nostro territorio  permette di trovare spesso centri abitati dove poterci rifornire dei viveri necessari, le sconfinate e deserte praterie sono più lontane, e per affrontarle con quadrupedi da soma occorrono sacrifici e perizia.

La  diffusione del basto negli Stati Uniti d’America è in parte dovuto alla tradizione da loro sentita verso gli “Uomini della Montagna” i mountain men, questa unita alla estensione del territorio determina l’uso di grandi tende munite di stufa e quindi materiale pesante, per accamparsi in posti veramente isolati dal mondo, distanti ancora oggi  sei sette giorni di cavallo dal primo avamposto.

Nel nostro paese si usano ancora basti descritti nell’appendice precedente:

- la bardatura a basto per batterie alpine, queste ultime o sul principio di queste sono o meglio erano costruiti i basti per montanari e boscaioli; chi deve lavorare e caricare 150 kg non ne può farne a meno, soprattutto quando si devono trasportare carichi centrali.

In questi ultimi tempi sono apparsi sul mercato alcuni tipi di basti americani leggeri, facili da usare che consentono, nel diporto, la possibilità di trasportare carichi anche voluminosi ma leggeri

Più diffusa e più facile è l’uso del basto da salmeria, comunemente chiamata bardella, è robusta, stabile, può essere facilmente adattata a molti.