SOMMARIO
Anno V
Numero 3
Novembre 2013
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Orologio analogico
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Il mondo è rotondo ed è diviso in quattro quadranti da due linee. Una
linea è rossa e corre da est a ovest e l'altra è nera e va da nord a
sud.
Ormai anche i corvi se n'erano andati da lì. Il sole batteva
arido sui teli e sulle casse. La polvere alzata da un folto gruppo di
bisonti sulla via del fango si era posata ovunque sbiadendo ogni colore
diverso dalla prateria.
In terra di fianco alla ruota destra del piccolo carro scintillava un orologio.
Quel posto lo avevano scoperto i bambini che governavano i cavalli della banda.
Rincorrendosi in una pazza corsa sui pony, si erano avventurati molto
più ad est del solito. Da giorni sparivano sin dal mattino e
ricomparivano a sera come chi si è ben nutrito della
giornata.
Il primo giorno era stato grandioso. Ognuno era tornato
all'accampamento con un tesoro segreto. C'era chi aveva trovato un
cappello, chi un barattolo di zucchero, chi un ferrotagliente riposto
in un bel fodero di cuoio. C'era anche qualcuno che aveva trovato
l'orologio, lo aveva attirato perchè era rotondo. Quel cerchio
scintillante assomigliava a un cerchio di medicina.
Un giorno erano andati via da lì e ogni anno ci erano
tornati. Quando ormai il fascino di quell'avventura si era
sbiadito dai loro ricordi come i colori sotto la polvere sollevata dai
bisonti, gli adulti avevano scoperto i tesori segreti.
Gelosamente custodito riconosciuto come potente medicina che li proteggeva tutti nelle loro avventure rimaneva solo l'orologio.
Un giorno le tende erano state montate vicino a un posto di guardia della frontiera. Lì ci vivevano dei soldati.
Lui era partito da solo quel pomeriggio. Voleva scoprire cosa fosse
quel cerchio di medicina per gli uomini bianchi. Aveva visto un soldato
che si era tolto gli stivali e si stava rinfrescando i piedi in un
secchio di ferro e aveva fatto amicizia con lui.
Anche il soldato aveva un orologio e aveva spostato le lancette
perchè mostrassero l'ora di quel momento lì e aveva
caricato la molla perchè ricominciassero a girare. Il bambino
aveva imparato come fare a far uscire il ticchettio di quel meccanismo
nascosto e aveva scoperto che a seconda della posizione delle lancette
poteva sapere esattamente a che altezza fosse il sole.
I due parlavano lingue diverse e per il soldato era difficile
capire perchè in quel cerchio che raffigurava il tempo, il
bambino ci vedesse il mondo intero. Pensò che lo scambiasse per
una bussola. Al bambino non interessava il tempo, anche se lo aveva
capito. L'orologio non è una bussola ma può servire per
conoscere la posizione del nord. Mettendo un filo d'erba sul centro
delle lancette e facendo coincidere la lancetta delle ore con l'ombra
del filo d'erba, la bisettrice dell'angolo tra la lancetta delle ore e
il mezzogiorno indica la direzione della linea nera che va da Nord a
Sud. Gli aveva insegnato a trovare il nord o a scoprire l'ora quando
sapeva da dove sarebbe arrivato il Grande Gigante Bianco.
Quando tornò al suo tipì l'orologio faceva molto rumore,
sembrava che volesse farsi scoprire e fu scoperto. Rimase a lui a patto
che lo lasciasse all'accampamento ogni volta che sarebbe partito per
una spedizione di guerra.
Il mondo è rotondo ed è diviso in quattro quadranti da due linee. Una
linea è rossa e corre da est a ovest e l'altra è nera e va da nord a
sud.
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