SOMMARIO
Anno VI
Numero 1
Marzo 2014
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ARCHIVIO
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IL MIO VIAGGIO
da Ventimiglia a Lourdes
di Anna Ghione
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L’idea
di fare un viaggio a cavallo si è infilata come un tarlo nella
mia mente due anni fa, quando ho sentito la necessità di
compiere un pellegrinaggio a N.D. di Lourdes, Santuario dove ero
già stata più volte come infermiera ad accompagnare i
malati ma questa volta era diverso, dovevo andare con Steffi la mia
bellissima haflinger di 17 anni.
Il destino mi ha fatto incontrare Paola che con Isotta aveva già
percorso parte di questa strada quando tre anni fa è andata a
Santiago di Compostela. Paola ragazza essenziale di 30 anni, Isotta
arabo avelignese con un occhio solo, cavalla inossidabile. Paola e
Isotta ci hanno fatto strada. Siamo partite il 19 marzo da un piccolo
borgo sopra Mentone sul confine Italia-Francia , Sainte Agnès.
Tutto pronto, l’agitazione è tanta, si parte non mi sembra
vero. Ore 11,30 inizia il nostro cammino, il mio Pellegrinaggio. Prima
tappa l’Escarene. Tempo nebbioso non si vede il mare, la
mulattiera è ripida si procede con cavalli alla mano, poche sono
le indicazioni i cartelli li troviamo a terra, ma un pastore di capre
ci rassicura sul percorso. Ancora neve sul sentiero e optiamo per una
strada forestale che ci porta a L’Escarene dove arriviamo a notte
fonda ma grazie alla solidarietà delle persone che incontriamo,
il Poney Club ci apre le porte e Cindy la proprietaria si fa in
quattro per darci tutto il comfort possibile. Come prima giornata
è stata intensa Km.28 sentieri ripidi sassosi a tratti piccoli e
franosi (come in Liguria).
Secondo giorno, Escarene Levens: tappa difficile ed impegnativa,
terreno instabile e franoso, a Coaraze nevischio, i sentieri sono
ripidi e sassosi ma ben segnalati, il cielo si è rasserenato e
lo spettacolo della fioritura delle mimose è stupendo. A Levens
L’Ecurie des Templiers (centro che ci era stato consigliato
dall’AMEDITE) ci ha negato l’ospitalità ma si
è messa in moto la macchina della solidarietà fra
cavalieri e in un attimo eravamo alloggiate presso un privato che ci ha
accolto molto volentieri. Temperatura molto bassa di notte
l’acqua ghiaccia nel secchio. Esteron, Verdon posti bellissimi
scenari mozzafiato, pareti vertiginose e gole profonde non ci sono
parole per descrivere questi posti, sono da vedere. Abbiamo trovato
parecchia neve, freddo e vento forte ma si va avanti.
Passato il lago di St. Croix si arriva a Riez, ci sistemiamo al “Mini Ranch” cavalle in un paddock.
Si riparte, lunghi filari di lavanda ancora secca che mi fanno
immaginare campi profumati e di un bel colore lilla si perdono a vista
d’occhio, il sole è caldo e il clima mite. La Durance
è impossibile da guadare e quindi siamo costrette a percorrere
il ponte con un traffico terribile, ma le nostre cavalcature sono
insuperabili, non fanno una piega anche se camion e pulman ci sfiorano.
A Pierrevert una ottima sistemazione in una chambre d’hotes con
prato per le cavalle. Siamo a Cucuron presso il centro equestre
“Les cavaliers du Luberon” e Robi guida equestre che aveva
già conosciuto Paola nell’altro viaggio ci è stato
di aiuto prezioso in quanto ci ha indicato una strada meravigliosa per
aggirare Montpeiller. Una sterrata che costeggia il canale della
“Sete”, da una parte il mare e dall’altra acqua
dolce, peccato che l’inizio è stato molto piovoso. La
mattina del giorno 30 alla nostra partenza la pattuglia acrobatica
francese ha volato sulla nostra testa tracciando i colori della
bandiera, che sia di buon auspicio?
Passate le “Alpilles” si arriva ad Arles che superiamo in
pieno centro con bancarelle del mercato settimanale. Senza problemi si
arriva a St. Gilles dove c’è Marie (altra persona che
aveva incontrato Paola) che dopo aver sistemato le cavalle ci
accompagna in giro per la città facendoci da Cicerone. Il giorno
dopo abbiamo viaggiato sotto l’acqua e i fenicotteri rosa erano
fermi nelle paludi come le anatre e gli aironi e le strade molto
fangose hanno reso difficoltosa la marcia. Nei giorni seguenti il tempo
si è alternato a giornate di sole ed altre di pioggia.
La Gardiola è un altopiano molto frequentato da escursionisti a
piedi in bici con moto e a cavallo, qui si trova l’Abazia di St.
Felix ormai un rudere ma molto suggestiva.
Arrivate a Beziers inizia il Canal du Midi, bellissimo percorso tutto
sterrato che costeggia il canale delimitato de file di platani secolari
e solcato da battelli con famiglie in vacanza che aspettano davanti
alle chiuse e che ci salutano e ci fotografano. Arriviamo a
Carcassonne, la vecchia città tra le mura la vediamo da lontano,
il centro equestre dove ci fermeremo per la notte è troppo
lontano per poterla visitare. E’ la vigilia di Pasqua, Paola
compra l’uovo (piove-piove e fa freddo). Il giorno di Pasqua ha
piovuto tutto il giorno e alla sera troviamo una sistemazione in una
stalla per mucche ed io presso le Sig.Mireille(persona molto ospitale
che mi ha offerto un letto caldo in cambio di una cartolina
dall’Italia). Vediamo nei giorni successivi l’avvicinarsi
della meta con in lontananza i Pirenei bianchi di
neve(l’itinerario che avremmo dovuto fare è stato scartato
per la troppa neve). Il paesaggio qui è verde, mucche al pascolo
cavalli in libertà in immensi recinti. A Estadens ci fermiamo
presso una coppia di coniugi olandesi che ci danno un prato per Steffi
e Isotta (che sono separate da altri due cavalli uno bianco e uno nero
da un filo pastore) ma per loro non è stata una notte tranquilla
erano troppo incuriosite e facevano le civette. A St.Bertrand de
Comminges si incomincia a respirare aria di Lourdes. Isotta deve essere
ferrata e per fortuna troviamo un maniscalco, i ferri di Steffi
resistono le puntine al vidiam sono state un’ottima scelta. A
Eparros siamo ospiti di JeanPaul un allevatore di mucche Gascon,
temporale con acquazzone nella notte. Domani Bagnere de Bigorre e poi
la meta. Tempo grigio. Colline verdi con molti pascoli a volte molto
ripidi, mucche cavalli pecore in ogni prato, paesini che sembrano
disabitati, case povere, che differenza fra questi posti e le ville
della Camargue.
Siamo a Lourdes, quando vedo il cartello stradale gli occhi mi si
riempiono di lacrime,non ci posso credere che con la mia Steffi ho
percorso 1067 Km. In 31 giorni. Ho camminato, ho cavalcato,ho
pregato, ho pianto, ho riso, ho patito il freddo ma ce l’abbiamo
fatta, grazie a tutti quelli che mi hanno aiutato a compiere questa
impresa e che mi hanno sostenuto ma grazie soprattutto a N.D.di Lourdes
e a Paola e Isotta che hanno creduto in me e che nonostante i miei 59
anni e i 17 di Steffi saremmo arrivate alla meta.
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