LIBRI
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ENDURANCE
L'incredibile viaggio di
Shakleton al Polo Sud
di Alfred Lansing
Racconto di una spedizione estrema in cui tutto quello che poteva
andare storto è andato ancora più storto.
L'avventura di attraversare l'Antartide via terra non ha raggiunto
l'obiettivo ma si è risolta nel migliore dei modi grazie
alla solida umanità del responsabile.
Ernest Shakleton, uomo di scrupolo, coraggioso e sereno ha saputo
superare difficoltà che avrebbero portato chiunque alla
disperazione, mettendosi in gioco in prima persona per portare in salvo
tutti gli uomini che gli erano stati affidati.
Leggendolo sembra che la realtà sia in grado di superare
confini che vanno ben oltre la fantasia. |
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IL CONQUISTATORE DEL MONDO
di Renè Grousset
Ci sono storie in cui non basta l'elenco degli eventi per comprendere
la portata e il significato di cosa è successo.
Un giorno un pugno di pastori nomadi è diventato talmente
potente da arrivare a minacciare il solido occidente.
Il cielo stesso gli copriva le spalle.
Renè Grousset ha riconosciuto il peso della leggenda nella
successione di eventi che hanno portato Gengis Khan e i suoi uomini
così lontano. L'ha trovata nella polvere sollevata dai
cavalli
al galoppo, nella cenere dei fuochi di bivacco spenti da secoli e tra
le pagine di codici antichi scritti da uomini che non hanno inventato
nulla.
Chi crede che la conquista del mondo sia un'idea da film di
fantascienza e che dietro ci possa essere solo una mente subdola
cattiva e violenta, può trovare in questo libro un'altra
realtà e altre ragioni. |
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INCONTRI CON UOMINI STRAORDINARI
di Georges I. Gurdjieff
L'azzardo di investire una vita intera a indagare sullo spirito
cercando di scoprire nei rapporti con gli altri uomini e con il mondo
visibile qualcosa che nessuno vedrà mai, non è da
tutti.
L'utilizzo del metodo scientifico per andare avanti in questa indagine
richiede un cuore potente.
Le conclusioni di una ricerca come questa sono suscettibili di grandi
critiche se seguite in modo razionale.
Chi ha conosciuto Gurdjieff lo ha amato o odiato senza mezzi termini a
seconda della sua inclinazione a causa della sua personalità
molto forte. Il suo pensiero trasportato al futuro dai suoi scritti
è soggetto allo stesso destino. |
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FILM
I CANCELLI DEL CIELO
di M. Cimino
la faccia del west, l’altra, cercatelo guardatelo se siete
uomini di buona volontà
M. Cimino con questo lavoro vi ha rimesso la carriera
Sia lode a lui
LA GRANDE ILLUSIONE
di Jean Renoir
Magnifico lavoro
di Jean Renoir uscito nel 1937, non convenzionale, lontanissimo
dall’idea conforme, esso dà speranza a
quelli che si sentono e vivono isolati, coloro che han capito
il meccanismo che stritola situazioni sentimenti e cose, la
liricità tragica diventa sublime nella rappresentazione
dell’amicizia travalicante barriere nazionali e nel
superamento delle classi sociali.
Rari sono i racconti che invocano la pace, moltissimi quelli pacifisti,
su questo proposito riporto testualmente uno scritto del regista,
eccolo:
« Ne La grande illusione mi sono sforzato di mostrare che in
Francia non si odiano i Tedeschi. Il film ha avuto un grosso successo.
No, non è migliore di un altro film, ma traduce
semplicemente quello che un Francese medio, mio fratello, pensa della
guerra in generale.
Si è per lungo tempo rappresentato il pacifista come un uomo
dai capelli lunghi, con i pantaloni strappati, che, seduto su una cassa
di sapone, profetizzava senza tregua calamità e entrava in
trance alla vista di un uniforme. I personaggi de La grande illusione
non appartengono a questa categoria. Sono la replica esatta di come noi
eravamo, noi la «classe 14». Ero ufficiale durante
la grande guerra e ho conservato un vivo ricordo dei miei compagni.
Nessun odio ci animava nei confronti dei nostri nemici. Erano dei buoni
Tedeschi come noi eravamo dei buoni Francesi. Sono convinto che lavoro
per un ideale di progresso umano presentando sullo schermo una
verità non alterata. Attraverso la rappresentazione di
uomini che compiono il loro dovere, secondo le leggi sociali, nel
quadro delle istituzioni, credo di aver dato il mio umile contributo
alla pace mondiale. »
(Jean Renoir,Ecrits (1926-1971), pp. 326-327)
LA GUERRA DEI BOTTONI
di Yves Robert
magnifico film di Yves Robert del 1962,
trovatelo e guartatelo, i francesi non sono secondi a nessuno
quando parlano dei problemi dell’infanzia, la descrivono
sempre in modo mirabile seguendo la tradizione dei “
quattrocento colpi” e di “ cani perduti senza
collare”
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