SOMMARIO

Anno VI
Numero 1
Marzo 2014

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ARCHIVIO

 

 

 

 

LIBRI 

endurance ENDURANCE
L'incredibile viaggio di Shakleton al Polo Sud
di Alfred Lansing


Racconto di una spedizione estrema in cui tutto quello che poteva andare storto è andato ancora più storto. L'avventura di attraversare l'Antartide via terra non ha raggiunto l'obiettivo ma si è risolta nel migliore dei modi grazie alla solida umanità del responsabile.
Ernest Shakleton, uomo di scrupolo, coraggioso e sereno ha saputo superare difficoltà che avrebbero portato chiunque alla disperazione, mettendosi in gioco in prima persona per portare in salvo tutti gli uomini che gli erano stati affidati.
Leggendolo sembra che la realtà sia in grado di superare confini che vanno ben oltre la fantasia.
il conquistatore del mondo IL CONQUISTATORE DEL MONDO
di Renè Grousset


Ci sono storie in cui non basta l'elenco degli eventi per comprendere la portata e il significato di cosa è successo.
Un giorno un pugno di pastori nomadi è diventato talmente potente da arrivare a minacciare il solido occidente.
Il cielo stesso gli copriva le spalle.
Renè Grousset ha riconosciuto il peso della leggenda nella successione di eventi che hanno portato Gengis Khan e i suoi uomini così lontano. L'ha trovata nella polvere sollevata dai cavalli al galoppo, nella cenere dei fuochi di bivacco spenti da secoli e tra le pagine di codici antichi scritti da uomini che non hanno inventato nulla.
Chi crede che la conquista del mondo sia un'idea da film di fantascienza e che dietro ci possa essere solo una mente subdola cattiva e violenta, può trovare in questo libro un'altra realtà e altre ragioni.
incontri con uomini straordinari INCONTRI CON UOMINI STRAORDINARI
di Georges I. Gurdjieff


L'azzardo di investire una vita intera a indagare sullo spirito cercando di scoprire nei rapporti con gli altri uomini e con il mondo visibile qualcosa che nessuno vedrà mai, non è da tutti.
L'utilizzo del metodo scientifico per andare avanti in questa indagine richiede un cuore potente.
Le conclusioni di una ricerca come questa sono suscettibili di grandi critiche se seguite in modo razionale.
Chi ha conosciuto Gurdjieff lo ha amato o odiato senza mezzi termini a seconda della sua inclinazione a causa della sua personalità molto forte. Il suo pensiero trasportato al futuro dai suoi scritti è soggetto allo stesso destino.

FILM

I CANCELLI DEL CIELO
di  M. Cimino

la faccia del west, l’altra, cercatelo guardatelo se siete uomini di buona volontà
M. Cimino con questo lavoro vi ha rimesso la carriera
Sia lode a lui




LA GRANDE ILLUSIONE

di  Jean Renoir

Magnifico lavoro di Jean Renoir uscito nel 1937, non convenzionale, lontanissimo dall’idea conforme, esso dà speranza a quelli che si sentono e vivono isolati, coloro che han capito il meccanismo che stritola situazioni sentimenti e cose, la liricità tragica diventa sublime nella rappresentazione dell’amicizia travalicante barriere nazionali e nel superamento delle classi sociali.
Rari sono i racconti che invocano la pace, moltissimi quelli pacifisti, su questo proposito riporto testualmente uno scritto del regista,

eccolo:

« Ne La grande illusione mi sono sforzato di mostrare che in Francia non si odiano i Tedeschi. Il film ha avuto un grosso successo. No, non è migliore di un altro film, ma traduce semplicemente quello che un Francese medio, mio fratello, pensa della guerra in generale.

Si è per lungo tempo rappresentato il pacifista come un uomo dai capelli lunghi, con i pantaloni strappati, che, seduto su una cassa di sapone, profetizzava senza tregua calamità e entrava in trance alla vista di un uniforme. I personaggi de La grande illusione non appartengono a questa categoria. Sono la replica esatta di come noi eravamo, noi la «classe 14». Ero ufficiale durante la grande guerra e ho conservato un vivo ricordo dei miei compagni. Nessun odio ci animava nei confronti dei nostri nemici. Erano dei buoni Tedeschi come noi eravamo dei buoni Francesi. Sono convinto che lavoro per un ideale di progresso umano presentando sullo schermo una verità non alterata. Attraverso la rappresentazione di uomini che compiono il loro dovere, secondo le leggi sociali, nel quadro delle istituzioni, credo di aver dato il mio umile contributo alla pace mondiale. »
(Jean Renoir,Ecrits (1926-1971), pp. 326-327)


LA GUERRA DEI BOTTONI
di Yves Robert

magnifico film di  Yves Robert del 1962,

trovatelo e guartatelo, i francesi non sono secondi a nessuno  quando parlano dei problemi dell’infanzia, la descrivono sempre in modo mirabile seguendo la tradizione dei “ quattrocento colpi” e di “ cani perduti senza collare”