SOMMARIO

Anno VI
Numero 2
Giugno 2014

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ARCHIVIO

 

 

 

 


Per gli amanti dei cavalli avere un medico veterinario di fiducia è estremamente importante.
Per coloro che, oltre che amarli dipendono da loro (i cavalli), ancora di più.
L’Alpitrek ha la grande fortuna di averne uno.
Ma non è uno qualsiasi. È preparato (molto) ed è un ricercatore.  L’Alpitrek lo sa per averlo provato.
Le informazioni contenute nell'articolo sono il risultato della ricerca fatta da Michela Bullone nel suo dottorato di ricerca.
Leggetelo è importante e rispondete al questionario  i dati raccolti sono necessari alla ricerca.
-MF-

Malattie infiammatorie delle vie aeree inferiori equine
Dr. Andrea Bertuglia
Dr.ssa Michela Bullone

 

I problemi respiratori sono secondi solo alle patologie ortopediche tra le cause di calo delle prestazioni sportive nel cavallo e, se trascurate, possono determinare ripercussioni a lungo termine sulla salute del sistema respiratorio.

 

Escludendo i disturbi ed eziologia infettiva, il gruppo di patologie più frequentemente riscontrato nella clinica medica respiratoria ippiatrica è costituito dalle patologie infiammatorie delle vie inferiori. Questo insieme di disturbi comprende tre patologie, meglio note come bolsaggine, malattia polmonare ostruttiva associata alla messa al pascolo e malattia infiammatoria delle vie aeree inferiori. Sebbene abbiano nomi diversi e siano trattati nella letteratura veterinaria come entità separate, è verosimile che questi disturbi condividano meccanismi fisiopatologici comuni, e non è escluso che si tratti in alcuni casi di fasi diverse di una stessa patologia.

 

Bolsaggine

 

La bolsaggine, o RAO (acronimo della definizione inglese Recurrent Airway Obstruction), è la patologia respiratoria più nota, anche tra i neofiti del mondo dell'equitazione. Si tratta di una malattia che colpisce i cavalli adulti, spesso di età maggiore uguale a 7 anni, ma casi sporadici di presentazione precoce sono stati riportati in cavalli di razza Quarter Horse. Il cavallo affetto da RAO, quando sintomatico, presenta un eccessivo sforzo respiratorio a riposo, un calo delle prestazioni sportive che spesso (ma non sempre) sono associate alla comparsa di tosse e scolo nasale bianco-giallastro. La RAO è una patologia infiammatoria cronica per la quale non esiste una cura definitiva. Tuttavia, gli episodi di ostruzione respiratoria, detti "esacerbazioni", sono reversibili con trattamento medico e/o variazioni nel protocollo gestionale del cavallo.

I periodi asintomatici della malattia, ossia quelli compresi tra una crisi e l'altra, possono essere anche molto lunghi, e vengono definiti come "fase di remissione" della patologia.


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La diagnosi

 

La RAO è una malattia infiammatoria delle vie aeree inferiori. I cavalli affetti da questa patologia presentano una risposta infiammatoria polmonare alterata a comuni antigeni ambientali, quali le polveri del fieno e della paglia, specialmente se non di ottima qualità. L'anamnesi ed i sintomi clinici sono generalmente sufficienti per diagnosticare la malattia, soprattutto se associati ad un miglioramento clinico evidente in seguito alla sospensione dell'esposizione costante agli stimoli immunitari. Si consiglia tuttavia di associare un lavaggio bronco-alveolare (BAL) al normale iter diagnostico al fine di determinare con esattezza quale popolazione di cellule infiammatorie sia preponderante. Il BAL consiste nell'instillare all'interno dei polmoni una quantità limitata di soluzione fisiologica sterile e riaspirarla, al fine di prelevare le cellule presenti all'interno del

parenchima polmonare. La RAO è una malattia caratterizzata de una forte componente neutrofilica nella sua forma più comune, ma in alcuni casi è stato descritto l'aumento di un'altra componente infiammatoria solitamente indicativa delle reazioni allergiche (mastociti). Sebbene la medicina respiratoria equina sia ancora ai suoi inizi dal punto di vista di terapia personalizzata, una migliore caratterizzazione della patologia potrà possibilmente portare in futuro ad una scelta mirata dei farmaci in base al tipo di infiammazione riscontrato.

 

Le cause

 

Le cause dello sviluppo di questa malattia sono tutt'oggi largamente sconosciute. Sicuramente una componente genetica ed una ambientale sono coinvolte, ma non si sa se né quanto ognuna di queste possa prevalere o influenzare l'altra. La componente ereditaria è stata dimostrata da pochi anni: cavalli nati da uno o entrambi i genitori bolsi hanno maggiori probabilità di sviluppare la patologia nel corso della loro vita, sebbene i geni coinvolti sembrino essere diversi in diverse famiglie di cavalli. Per quanto riguarda la componente ambientale, essa è sicuramente preponderante nel determinare l'insorgere di manifestazioni cliniche (esacerbazioni) della malattia, ma non si sa se l'esposizione ad ambienti polverosi nei primi anni di vita di un cavallo possa avere una prognosi negativa riguardo allo sviluppo della malattia in soggetti predisposti geneticamente. Negli ultimi anni è sempre più riconosciuta (pur non essendo stata ancora provata) l'ipotesi che infezioni respiratorie virali nei primi anni di vita possano avere un importanza nello sviluppo della RAO in età adulta, specialmente se non ben curate.

 

La terapia

 

Durante i periodi di esacerbazione della malattia, ossia quando il cavallo è sintomatico, esistono 3 fattori patologici che contribuiscono all'ostruzione respiratoria: l'eccessiva broncocostrizione in risposta a stimoli ambientali normalmente innocui (il diametro dei bronchi diminuisce), l'aumentata produzione di muco da parte delle ghiandole esistenti lungo il tratto respiratorio (che ostruisce ulteriormente il diametro dei bronchi, riempiendoli e impedendo il passaggio dell'aria), e l'inspessimento delle pareti bronchiali.

   

Il trattamento farmacologico è rivolto ai casi acuti, in cui la sintomatologia respiratoria è grave e condiziona significativamente la qualità della vita del cavallo. Un intervento d'urgenza è rivolto ad alleviare il broncospasmo, tramite la somministrazione di farmaci broncodilatatori a rapida azione (nel giro di pochi minuti il cavallo deve dimostrare un miglioramento della sintomatologia clinica). Detto questo, ed essendo la RAO una patologia infiammatoria, si deve instaurare una patologia antinfiammatoria, solitamente basata sulla somministrazione di farmaci corticosteroidei. Il trattamento farmacologico è adattato per un periodo limitato, dopodiché si deve pensare a provvedere per il cavallo bolso un ambiente di vita adeguato.

 

Il fulcro del trattamento della bolsaggine è un approccio gestionale adeguato del cavallo. Per questo motivo, nel caso di questa patologia, i proprietari possono fare molto di più per la salute del loro cavallo di quanto un veterinario non possa fare con la sua scorta di farmaci. È necessario mantenere il cavallo in un ambiente nel quale ci siano tassi di polveri i più bassi possibili. Come fare? Possiamo agire su 3 frangenti, ricordandoci che l'implementazione di più misure contemporaneamente non ha solo un effetto additivo sul

risultato finale ma un effetto sinergico. Alimentazione, lettiera e ventilazione della scuderia meritano di essere riviste nel caso in cui un cavallo bolso sia presente. Quando possibile, la scelta migliore è quella di mettere il cavallo al pascolo; in questo modo si eliminano le polveri associate a fieno e paglia e la scarsa ventilazione. Un cavallo bolso al prato presenta rare esacerbazioni della malattia e, per il periodo invernale in cui l'erba scarseggia, si può sopperire con fieno in pellet, fieno insilato o fieno bagnato (se tollerato). Nel caso in cui non sia possibile tenere il cavallo al prato, le indicazioni gestionali sono le seguenti:

alimentazione a base di fieno pellettato, fieno insilato o fieno bagnato (a seconda della severità della patologia e delle soglie di tolleranza dell'animale); lettiera in truciolo (non polverosa) o in carta; stoccare il fieno in un luogo distante dal box del cavallo bolso in modo che le polveri emanate durante le manipolazioni non raggiungano facilmente l'aria che respirerà; ed infine cercare di mantenere una buona ventilazione in scuderia ed un corretto scambio d'aria durante giorno e notte (meglio una coperta in più ma aria pulita da respirare per tutti!).


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Meccanismi patologici alla base della RAO. Le immagini sono state scaricate da www.biosphera.com.br e asthma.bsd.uchicago.edu, e successivamente modificate.


Malattia polmonare ostruttiva associata alla messa al pascolo

 

Questa patologia (conosciuta anche come SPAOPD, dalla sua definizione inglese Summer Pasture- Associated Obstructive Pulmonary Disease) è in tutto e per tutto simile alla RAO, ma si sviluppa in seguito all'esposizione ai pollini ambientali. Per questa ragione, i cavalli colpiti da questa patologia presentano esacerbazioni cliniche soprattutto in primavera/estate, quando nell'aria le concentrazioni di spore e pollini delle piante in fiore sono maggiori. Descritta per la prima volta nel 1990 in Gran Bretagna, presenta gli stessi caratteri fisiopatologici della RAO, dalla quale è clinicamente indistinguibile senza conoscere l'anamnesi del cavallo. I criteri di diagnosi e trattamento farmacologico sono gli stessi descritti per la RAO, ma a riguardo della gestione ambientale il cavallo affetto da SPAOPD beneficerà di ambienti salubri ma chiusi, che

diminuiscano la sua esposizione ai pollini aerei primaverili/estivi.

 

Spesso i cavalli affetti da SPAOPD possono presentare concomitante RAO, probabilmente proprio in conseguenza degli stessi meccanismi patologici alla base di entrambi i disturbi. In questo caso si dovranno bilanciare gli aspetti negativi di mantenere un cavallo al pascolo durante i mesi caldi con quelli di una gestione all'interno, che dovrà naturalmente essere la più attenta possibile a riguardo delle polveri di fieno e paglia.

 

Malattia infiammatoria delle vie aeree inferiori

 

La malattia infiammatoria delle vie aeree inferiori, anche nota come IAD (Inflammatory Airway Disease) è un'entità patologica recentemente riconosciuta come malattia a sé stante nel cavallo. In precedenza, si faceva riferimento ai soggetti affetti da IAD come "bolsi leggeri", sebbene fossero raramente diagnosticati. La IAD è una patologia "subdola", in cui l'infiammazione delle basse vie aeree deve essere correlata a segni clinici di problemi respiratori lievi/moderati (tosse, scolo nasale, calo delle performance), ma in cui il cavallo NON presenta sforzo respiratorio a riposo. È una patologia la cui prevalenza nei cavalli giovani in esercizio è stata stimata tra il 60% e il 90% in diversi paesi europei e nord-americani. Quale sia il significato clinico di tale infiammazione o la ripercussione a lungo termine sul sistema respiratorio non è ancora, completamente nota, sebbene si ipotizzi che cavalli affetti da IAD possano sviluppare la RAO con una maggiore probabilità nella loro vita adulta.

 

La diagnosi

 

Come per tutte le patologie infiammatorie delle vie aeree inferiori, è necessario ricorrere a un BAL per emettere una diagnosi di IAD. Inoltre, può essere eseguito anche un prelievo di muco tracheale (lavaggio tracheale=TW), per escludere la presenza di altre patologie infettive che possano causare la stessa sintomatologia (bronchite, polmonite).

 

Le cause

 

Le cause di IAD non sono attualmente ben definite. Esiste il forte sospetto che le infezioni respiratorie virali possano predisporre allo sviluppo di IAD, ma non è un'ipotesi confermata. Inoltre, un'elevata percentuale di cavalli con IAD è stata ritrovata tra i cavalli aventi patologie ostruttive delle vie aeree superiori (dislocazione dorsale del palato molle, emiplegia laringea). Tuttavia, il rapporto causa-effetto tra queste diversi disturbi, se effettivamente esistente, non è noto.

La terapia


La terapia si basa sugli stessi principi esposto riguardo la RAO. In primo luogo si cerca di migliorare l'ambiente di vita del cavallo diminuendo l'esposizione a irritanti e contaminanti ambientali (spesso con ottimi risultati e senza "ricadute" al momento del ritorno alla gestione iniziale). È possibile poi associare a queste misure terapeutiche gestionali la somministrazione temporanea di farmaci antinfiammatori e/o broncodilatatori, preferibilmente per via inalatoria.


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FAQs

 

Che fine ha fatto la COPD?

 

La COPD (Chronic Obstructive Pulmonary Disease) è il vecchio termine usato dalla comunità veterinaria per definire quella che oggi è la RAO (dal 2001). Questo termine, usato in medicina respiratoria umana per descrivere gli aspetti patologici polmonari del fumo di sigaretta, è stato sostituito in medicina equina a causa dei diversi meccanismi fisiopatologici alla base delle due malattie.

 

Ci sono razze di cavalli predisposte?

 

Alcuni studi riportano una più elevata incidenza della RAO in cavalli trottatori e Quarter Horse. Tuttavia, non esistono studi svolti in Italia. Per quanto riguarda SPAOPD, non vi sono razze di cavalli considerate predisposte. Sono invece i giovani trottatori e galoppini gli individui più predisposti allo sviluppo di IAD.

 

La bolsaggine è ereditaria?

 

Esistono componenti ereditare della RAO, per cui sarebbe meglio non ingravidare giumente affette da RAO né utilizzare seme di stalloni affetti.

 

Qual è la migliore strategia terapeutica?

 

Luna corretta gestione dell'ambiente è alla base di tutte le patologie respiratorie, e può essere sufficiente per evitare episodi di esacerbazioni cliniche in cavalli affetti da malattie respiratorie delle vie inferiori (RAO, SPAOPD, IAD).

 

E' utile bagnare il fieno prima di somministrarlo a un cavallo bolso?

 

Si, bagnare il fieno diminuisce le polveri presenti al suo interno. È stato dimostrato che è sufficiente ricoprire il fieno di acqua fredda/tiepida in una vasca e lasciarlo in ammollo per 5-30 minuti per avere una significativa diminuzione delle polveri. La temperatura consigliata dell'acqua è di 8-16°C. Con temperature elevate e/o tempi di ammollo esageratamente lunghi, si rischia di favorire la proliferazione di batteri e funghi all'interno del fieno, con risvolti negativi sulla salute del sistema respiratorio del cavallo.

 

È possibile prevenire l'insorgenza della RAO?

 

Purtroppo non si conosce la risposta a questa domanda, ma sicuramente mantenere un ambiente pulito e ben ventilato avrà un risvolto positivo sulla salute del sistema respiratorio del vostro cavallo!

 

Che cosa può scatenare una crisi acuta?

 

Sebbene i contaminanti ambientali siano la prima causa di esacerbazione di RAO e SPAOPD, si ritiene che fasi sintomatiche possano scaturire da violenti cambi di temperatura (caldo e umidità favoriscono gli episodi di esacerbazione, il freddo improvviso può favorire fenomeni di broncocostrizione e infiammazione) o ancora da infezioni virali delle vie aeree, sebbene meno comuni nel cavalli adulti rispetto ai puledri.


Le informazioni sulle cause di sviluppo delle patologie respiratorie equine sono ancora molto limitate, aiutaci a scoprirne di più!

Se hai un cavallo rispondi al nostro
 questionario, ci aiuterai ad ottenere informazioni preziose per la ricerca sulle patologie respiratorie equine.

 

link vie aeree inf