SOMMARIO

Anno VI
Numero 2
Settembre 2014

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ARCHIVIO

 

 

 

 

Logistica in breve
di Piervittorio Stefanone

Da sempre carriaggi e salmerie seguivano gli eserciti, da sempre gli eserciti saccheggiavano  i villaggi e le coltivazioni dei nemici, qualche volta intere popolazioni seguivano gli eserciti e qualche volta la guerra era sospesa per permettere ai contendenti di cacciare o di raccogliere le provviste per l’inverno: erano tutte situazioni organizzative miranti ad un unico obiettivo: assicurarsi i mezzi necessari per poter sostenere e continuare la guerra.

logistica

Nel 1666 re Luigi XIV, schierato con l’Olanda, volle  che il generale de Tracy guidasse i soldati francesi nella stessa zona d’operazioni dell'anno precedente, vicino ad Albany e a Schenectady. Per i Francesi era indispensabile sottomettere i Mohawk per evitare la costituzione di più fronti da parte delle forze inglesi e dei loro alleati Irochesi. La distruzione di quattro villaggi Mohawk fu il risultato più eclatante dell'impresa; tuttavia non ci fu nessun reale combattimento dato che i villaggi furono abbandonati dai nativi al sopraggiungere del reggimento francese.

Il reggimento Carignan-Selières avrebbe dovuto riorganizzarsi a Fort Sainte Anne il 28 settembre per poi spingersi in territorio Mohawk il giorno successivo.

 Il ritardato arrivo al forte di diversi elementi costrinse il reggimento a muovere su tre colonne con tre giorni di ritardo rispetto al piano di marcia. Il numero di uomini impiegati nella campagna fu di circa millequattrocento uomini tra soldati reggimentali, volontari civili costituenti la milizia e guerrieri nativi. Il generale de Tracy scelse di utilizzare in questa fase della campagna l'elemento sorpresa e per potersi muovere rapidamente nel territorio nemico ordinò ai suoi soldati di viaggiare leggeri.

Fin dall'inizio delle operazioni la situazione del reggimento Carignan-Salières sotto il profilo logistico assunse una condizione precaria: i soldati avevano al seguito viveri insufficienti e non avevano trasportato le attrezzature necessarie per un’operazione di lunga durata, comprese le racchette da neve. Come se non bastasse l’inclemenza del tempo si aggiunse alla difficoltà della missione, minacciando ulteriormente il successo della campagna.

Appena si mosse nell'entroterra il reggimento incontrò quattro villaggi Mohawk che erano stati abbandonati. Ciò fu un tocco di fortuna dato nei villaggi abbandonati in fretta le truppe francesi trovarono cibo, utensili, armi e altri rifornimenti.

Il reggimento si raggruppò nell'ultimo dei quattro villaggi e il de Tracy ordinò ai soldati di tornare verso Quebec bruciando e saccheggiando ciascun villaggio Mohawk attraversato.

L’ordine fu preso alla lettera così che oltre a bruciare le capanne furono anche distrutte le scorte alimentari e le coltivazioni.

Più di quattrocento anime morirono di fame durante l’inverno”, scrisse lo storico Perrot “i sopravvissuti andarono a mendicare cibo tra gli Onontagues, ma questi rifiutarono deridendoli e dicendo loro che il vento di nord-est aveva distrutto il grano per colpa loro”.

Ma facciamo qualche passo avanti.

Un tempo la Logistica era l’ “insieme delle attività dirette ad assicurare alle forze quanto necessario per vivere, muovere e combattere” poi, con l’andar del tempo tale definizione è stata modificata in: “scienza della pianificazione e condotta del movimento e mantenimento delle forze”.

In generale, quindi, la logistica si occupa degli aspetti delle operazioni militari che trattano di: 1) progettazione e sviluppo, 2) approvvigionamento, 3) immagazzinamento, 4) trasporto, 5) distribuzione, 6) mantenimento, sgombero e alienazione di materiali e mezzi, 7) equipaggiamento, benessere e cura del personale.

Qual è lo scopo della logistica? Mettere le forze operative in condizione di portare a termine, nel modo più efficace possibile,la propria missione.

Gli elementi di base che caratterizzano la logistica sono: i principi della logistica, la ripartizione territoriale (che non interessa in questo contesto) e l’organizzazione logistica che è disciplinata da concetti e procedure e che si avvale di personale, mezzi e risorse.

Ne consegue che il supporto logistico non è una mera concentrazione d’organi e materiali logistici, ma è l’allocazione puntuale ed equilibrata di risorse nel momento, nel luogo e nella quantità necessaria. Lo strumento logistico è pertanto costituito da mezzi (materiali di consumo e d’impiego e risorse finanziarie) e da organi, rappresentati da personale e da comandi. Gli organi logistici di comando sono tutti gli elementi di cui si avvale il C.te per la soluzione dell’aspetto logistico del problema operativo; gli organi logistici direttivi svolgono funzioni specialistiche che implicano un elevato livello di conoscenza tecnico-scientifica; gli organi logistici esecutivi sono responsabili dell’esecuzione delle attività logistiche di competenza mediante l’impiego dei mezzi logistici.

Le attività logistiche sono essenzialmente: attività per il personale, attività sanitarie, approvvigionamenti, rifornimenti, mantenimento, movimento e trasporti, recuperi e sgomberi. Per svolgere queste attività in maniera corretta, cioè aderente all’operazione da svolgere è necessario aver presente quelli che sono i principi della logistica: previsione, semplicità, bilanciamento, specializzazione e flessibilità.

Previsione: consente di programmare le attività preventivamente e, di conseguenza, di ridurre al minimo le richieste e gli interventi urgenti, inoltre consente di verificare la fattibilità logistica delle azioni pianificate.

Bilanciamento: ricerca del giusto equilibrio tra perseguimento degli scopi, quantità e qualità delle risorse investite, modalità operative e logistiche adottate. Il principio del bilanciamento è connesso con criteri di economicità: impiego delle risorse senza sprechi, ridondanze, sottoutilizzazioni; efficacia: soddisfacimento delle esigenze operative realizzando il miglior costo/beneficio e selezionando le risorse  più idonee e rispondenti, efficienza: sfruttare al massimo le potenzialità delle risorse disponibili. Le risorse eccedenti provocano l’aumento delle attività di trasporto e di rifornimento, un dispendio di risorse per il recupero delle scorte e l’abbandono delle scorte in caso di ritiro improvviso delle forze. Il perseguimento del bilanciamento implica sovente l’accettazione di un rischio calcolato nella condotta delle operazioni logistiche, l’assunzione del quale deve avvenire solo se si è consapevoli delle sue dimensioni e delle potenziali sue conseguenze. Semplicità: in termini di organizzazione e di procedure adottate, in grado di gestire lo sviluppo lineare delle attività. Si realizza evitando complesse relazioni gerarchiche e funzionali che rendano macchinoso e incerto il funzionamento del sistema logistico. Flessibilità: è la capacità di adattare l’organizzazione logistica e le procedure alla situazione operativa  ed al suo evolversi. Si traduce nel controllo centralizzato delle risorse e esecuzione decentrata delle attività .

tab risorse

Pre-requisito: strutturazione delle capacità logistiche in moduli impiegabili singolarmente o in un contesto di capacità complesse. Assegnazione all’unità operativa di risorse pari alle esigenze minime e costituzione di scorte atte ad adeguare il sistema logistico a specifici interventi.

Specializzazione: la concezione e l’organizzazione del Supporto Logistico vanno affidate a professionisti della logistica con preparazione specifica. La direzione delle attività va affidata a specialisti del settore. Fatta questa premessa generale, affinchè l’apporto logistico ad un’operazione abbia successo è necessaria una approfondita e attenta RICOGNIZIONE.

Scopo della ricognizione è di acquisire le informazioni necessarie per avviare la successiva fase organizzativa. La modalità implica la conoscenza di: personale partecipante, mezzo di trasporto, orari ed itinerari.

Si svolge in tre fasi distinte e consequenziali: organizzazione, esecuzione, relazione.

ESEMPIO Ambiente naturale: L’ambiente è prevalentemente pianeggiante, con canali irrigui e di bonifica e vegetazione mista :pinete e eucalipti sulla costa, arbusti ed alberi di piccolo fusto, intervallati da coltivazioni (ulivi e vigneti) mano a mano che ci si spinge verso l’entroterra. Quindi la ricognizione è un’attività diretta ad accertare, in una zona stabilita, lo stato del terreno e dei suoi elementi costitutivi, tenendo conto delle incidenze meteorologiche, ai fini della risoluzione di problemi tattici/logistici.

Organizzazione: analisi dello scopo, determinare ciò che  interessa conoscere in relazione allo scopo, raccogliere e consultare la documentazione, classifica degli elementi costitutivi della ricognizione secondo il grado di conoscenza acquisito dalla documentazione (noti, incerti, ignoti), determinazione degli itinerari e delle località di sosta, determinazione dei tempi e compilazione del programma.

Esecuzione: consiste nel riconoscere l’oggetto della ricognizione, nell’accertare lo stato dei suoi elementi costitutivi e nel rilevare le caratteristiche relative a ciascun elemento. Relazione: deve contenere tutti gli elementi utili ai fini della risoluzione del problema e deve riportare espliciti giudizi, proposte concrete e quanto necessario per una chiara valutazione della situazione.

Guida per una ricognizione in zona di stazionamento: scopo.

Carattere generale: riconoscere/esaminare tutti gli elementi caratteristici di una zona che condizionano la soluzione dei possibili problemi di stazionamento una volta definito se si tratta di accantonamento o attendamento;

Carattere particolare: riconoscere/esaminare gli elementi che condizionano la soluzione di un determinato problema di stazionamento. Da qui, definire gli elementi di carattere generale coinvolgenti tutti i problemi di stazionamento: zone idonee allo stazionamento delle unità e allo schieramento di determinati organi log., zone favorevoli allo stazionamento e al movimento dei veicoli, rete stradale tra le varie località di stazionamento, zone da evitare per particolari condizioni climatiche (insalubri) o geologiche (franabili), incidenza ambientale sulla funzionalità delle trasmissioni (copertura rete), risorse locali.

Elementi trattati nella ricognizione:

 

 

 

SISTEMAZIONE

 

 

 

 

BAGNI E DOCCE

accantonamento 

 attendamento

Alloggi

Sono a norma

Letti per tutti

Effetti letterecci

Locali chiudibili

Acqua potabile

Vie di collegamento

Analisi del terreno; come posizionare le tende

Schizzo per programmare la   sistemazione del campo

Aspetto climatico

Materiale per la sicurezza del campo

Acqua potabile; vie di collegamento

Vi sono e sono a norma

Per le donne

Materiali di pulizia

Dove posizionarli

Cosa è necessario postare al seguito

Per il vettovagliamento:

accantonamento

attendamento

C’e un catering

Locali idonei alla distribuzione

Servizi di ristorazione

C’e un catering nei pressi

Svolto nell’accampamento

Servizi di ristorazione / distribuzione 

 Se svolto nell’accampamento: punto cottura attrezzato (materiali da cucina), conservazione alimenti (freschi, refrigerati, congelati), acquisti giornalieri e/o rifornimento in loco, smaltimento rifiuti, acqua, etc

 Aspetti sanitari:

accantonamento

accampamento

C’è un’infermeria attrezzata

C’è un medico

Ospedale più vicino (itinerari, contatti)

Ambulanza,

 

C’è un’infermeria attrezzata in un ente vicino

C’è un medico

Ospedale più vicino (itinerari, contatti)

Ambulanza

Dove allestire l’infermeria 

 Inoltre considerare: parcheggi, lisciviatura, opportunità di corrente elettrica, eventuali recuperi/sgomberi (ditte, viabilità, attrezzatura), itinerari da/per, aree di sosta, scorte carburante/distributori, carte topografiche aggiornate.