Da sempre carriaggi e salmerie seguivano gli eserciti, da
sempre gli eserciti saccheggiavano i
villaggi e le coltivazioni dei nemici, qualche volta intere popolazioni
seguivano gli eserciti e qualche volta la guerra era sospesa per permettere ai
contendenti di cacciare o di raccogliere le provviste per l’inverno: erano
tutte situazioni organizzative miranti ad un unico obiettivo: assicurarsi i
mezzi necessari per poter sostenere e continuare la guerra.
Nel 1666 re Luigi XIV, schierato
con l’Olanda, volle che il generale de
Tracy guidasse i soldati francesi nella stessa zona d’operazioni dell'anno
precedente, vicino ad Albany e a Schenectady. Per i Francesi era indispensabile
sottomettere i Mohawk per evitare la costituzione di più fronti da parte delle
forze inglesi e dei loro alleati Irochesi. La distruzione di quattro villaggi
Mohawk fu il risultato più eclatante dell'impresa; tuttavia non ci fu nessun
reale combattimento dato che i villaggi furono abbandonati dai nativi al
sopraggiungere del reggimento francese.
Il reggimento Carignan-Selières
avrebbe dovuto riorganizzarsi a Fort Sainte Anne il 28
settembre per poi spingersi in territorio Mohawk il giorno successivo.
Il ritardato arrivo al forte di diversi
elementi costrinse il reggimento a muovere su tre colonne con tre giorni di ritardo
rispetto al piano di marcia. Il numero di uomini impiegati nella campagna fu di
circa millequattrocento uomini tra soldati reggimentali, volontari civili
costituenti la milizia e guerrieri nativi. Il generale de Tracy scelse di
utilizzare in questa fase della campagna l'elemento sorpresa e per potersi
muovere rapidamente nel territorio nemico ordinò ai suoi soldati di viaggiare
leggeri.
Fin dall'inizio delle operazioni
la situazione del reggimento Carignan-Salières sotto il profilo logistico
assunse una condizione precaria: i soldati avevano al seguito viveri
insufficienti e non avevano trasportato le attrezzature necessarie per un’operazione
di lunga durata, comprese le racchette da neve. Come se non bastasse
l’inclemenza del tempo si aggiunse alla difficoltà della missione, minacciando
ulteriormente il successo della campagna.
Appena si mosse nell'entroterra il
reggimento incontrò quattro villaggi Mohawk che erano stati abbandonati. Ciò fu
un tocco di fortuna dato nei villaggi abbandonati in fretta le truppe francesi
trovarono cibo, utensili, armi e altri rifornimenti.
Il reggimento si raggruppò
nell'ultimo dei quattro villaggi e il de Tracy ordinò ai soldati di tornare
verso Quebec bruciando e saccheggiando ciascun villaggio Mohawk attraversato.
L’ordine fu preso alla lettera
così che oltre a bruciare le capanne furono anche distrutte le scorte
alimentari e le coltivazioni.
“Più di quattrocento anime morirono di fame
durante l’inverno”, scrisse lo storico Perrot “i sopravvissuti andarono a mendicare cibo tra gli Onontagues, ma questi
rifiutarono deridendoli e dicendo loro che il vento di nord-est aveva distrutto
il grano per colpa loro”.
Ma facciamo qualche passo avanti.
Un tempo la Logistica era l’ “insieme delle attività dirette ad assicurare alle forze quanto
necessario per vivere, muovere e combattere” poi, con l’andar del tempo tale
definizione è stata modificata in: “scienza della pianificazione e condotta del
movimento e mantenimento delle forze”.
In generale, quindi, la logistica si occupa degli aspetti
delle operazioni militari che trattano di: 1) progettazione e sviluppo, 2)
approvvigionamento, 3) immagazzinamento, 4) trasporto, 5) distribuzione, 6)
mantenimento, sgombero e alienazione di materiali e mezzi, 7) equipaggiamento,
benessere e cura del personale.
Qual è lo scopo della logistica? Mettere
le forze operative in condizione di portare a termine, nel modo più efficace
possibile,la propria missione.
Gli elementi di base che caratterizzano la logistica sono:
i principi della logistica, la ripartizione territoriale (che non interessa in
questo contesto) e l’organizzazione logistica che è disciplinata da concetti e
procedure e che si avvale di personale, mezzi e risorse.
Ne consegue che il supporto logistico non è una mera
concentrazione d’organi e materiali logistici, ma è l’allocazione puntuale ed
equilibrata di risorse nel momento, nel luogo e nella quantità necessaria. Lo strumento
logistico è pertanto costituito da mezzi (materiali di consumo e
d’impiego e risorse finanziarie) e da organi, rappresentati da personale
e da comandi. Gli organi logistici di comando sono tutti gli elementi di cui si
avvale il C.te per la soluzione dell’aspetto logistico del problema operativo;
gli organi logistici direttivi svolgono funzioni specialistiche che implicano
un elevato livello di conoscenza tecnico-scientifica; gli organi
logistici esecutivi sono responsabili dell’esecuzione delle attività logistiche
di competenza mediante l’impiego dei mezzi logistici.
Le attività logistiche sono
essenzialmente: attività per il personale, attività sanitarie,
approvvigionamenti, rifornimenti, mantenimento, movimento e trasporti, recuperi
e sgomberi. Per svolgere queste attività in maniera corretta, cioè aderente
all’operazione da svolgere è necessario aver presente quelli che sono i
principi della logistica: previsione, semplicità, bilanciamento,
specializzazione e flessibilità.
Previsione: consente di programmare le
attività preventivamente e, di conseguenza, di ridurre al minimo le richieste e
gli interventi urgenti, inoltre consente di verificare la fattibilità logistica
delle azioni pianificate.
Bilanciamento: ricerca del giusto equilibrio tra perseguimento degli
scopi, quantità e qualità delle risorse investite, modalità operative e
logistiche adottate. Il principio del bilanciamento è connesso con criteri di economicità:
impiego delle risorse senza sprechi, ridondanze, sottoutilizzazioni; efficacia:
soddisfacimento delle esigenze operative realizzando il miglior costo/beneficio
e selezionando le risorse più idonee e
rispondenti, efficienza: sfruttare al massimo le potenzialità delle risorse
disponibili. Le risorse eccedenti provocano l’aumento delle attività di
trasporto e di rifornimento, un dispendio di risorse per il recupero delle
scorte e l’abbandono delle scorte in caso di ritiro improvviso delle forze. Il
perseguimento del bilanciamento implica sovente l’accettazione di un rischio
calcolato nella condotta delle operazioni logistiche, l’assunzione del quale
deve avvenire solo se si è consapevoli delle sue dimensioni e delle potenziali
sue conseguenze. Semplicità: in termini di organizzazione e di procedure
adottate, in grado di gestire lo sviluppo lineare delle attività. Si realizza
evitando complesse relazioni gerarchiche e funzionali che rendano macchinoso e
incerto il funzionamento del sistema logistico. Flessibilità: è la
capacità di adattare l’organizzazione logistica e le procedure alla situazione
operativa ed al suo evolversi. Si
traduce nel controllo centralizzato delle risorse e esecuzione decentrata delle
attività .
Pre-requisito:
strutturazione delle capacità logistiche in moduli impiegabili singolarmente o
in un contesto di capacità complesse. Assegnazione all’unità operativa di risorse
pari alle esigenze minime e costituzione di scorte atte ad adeguare il sistema
logistico a specifici interventi.
Specializzazione: la concezione e l’organizzazione
del Supporto Logistico vanno affidate a professionisti della logistica con
preparazione specifica. La direzione delle attività va affidata a specialisti
del settore. Fatta questa premessa generale, affinchè l’apporto logistico ad
un’operazione abbia successo è necessaria una approfondita e attenta
RICOGNIZIONE.
Scopo della ricognizione è di acquisire le informazioni necessarie per
avviare la successiva fase organizzativa. La modalità implica la conoscenza di:
personale partecipante, mezzo di trasporto, orari ed itinerari.
Si svolge in tre fasi
distinte e consequenziali: organizzazione, esecuzione, relazione.
ESEMPIO Ambiente
naturale: L’ambiente è prevalentemente pianeggiante, con canali irrigui e di
bonifica e vegetazione mista :pinete e eucalipti sulla costa, arbusti ed alberi
di piccolo fusto, intervallati da coltivazioni (ulivi e vigneti) mano a mano
che ci si spinge verso l’entroterra. Quindi la ricognizione è un’attività
diretta ad accertare, in una zona stabilita, lo stato del terreno e dei suoi
elementi costitutivi, tenendo conto delle incidenze meteorologiche, ai fini
della risoluzione di problemi tattici/logistici.
Organizzazione:
analisi dello scopo, determinare ciò che
interessa conoscere in relazione allo scopo, raccogliere e consultare la
documentazione, classifica
degli elementi costitutivi della ricognizione secondo il grado di conoscenza
acquisito dalla documentazione (noti, incerti, ignoti), determinazione degli
itinerari e delle località di sosta, determinazione dei tempi e compilazione
del programma.
Esecuzione: consiste nel
riconoscere l’oggetto della ricognizione, nell’accertare lo stato dei suoi
elementi costitutivi e nel rilevare le caratteristiche relative a ciascun
elemento. Relazione: deve contenere tutti gli elementi utili ai fini
della risoluzione del problema e deve riportare espliciti giudizi, proposte
concrete e quanto necessario per una chiara valutazione della situazione.
Guida per una ricognizione in zona di
stazionamento: scopo.
Carattere generale:
riconoscere/esaminare tutti gli elementi caratteristici di una zona che
condizionano la soluzione dei possibili problemi di stazionamento una volta
definito se si tratta di accantonamento o attendamento;
Carattere particolare: riconoscere/esaminare
gli elementi che condizionano la soluzione di un determinato problema di
stazionamento. Da qui, definire gli elementi di carattere generale coinvolgenti
tutti i problemi di stazionamento: zone idonee allo stazionamento delle unità e
allo schieramento di determinati organi log., zone favorevoli allo
stazionamento e al movimento dei veicoli, rete stradale tra le varie località
di stazionamento, zone da evitare per particolari condizioni climatiche (insalubri)
o geologiche (franabili), incidenza ambientale sulla funzionalità delle
trasmissioni (copertura rete), risorse locali.
Elementi trattati nella ricognizione:
SISTEMAZIONE
BAGNI E DOCCE
|
accantonamento
|
attendamento
|
Alloggi
Sono a
norma
Letti
per tutti
Effetti
letterecci
Locali
chiudibili
Acqua
potabile
Vie di
collegamento
|
Analisi
del terreno; come posizionare le tende
Schizzo
per programmare la sistemazione del
campo
Aspetto
climatico
Materiale
per la sicurezza del campo
Acqua
potabile; vie di collegamento
|
Vi
sono e sono a norma
Per le
donne
Materiali
di pulizia
|
Dove
posizionarli
Cosa è
necessario postare al seguito
|
Per il vettovagliamento:
accantonamento
|
attendamento
|
C’e un
catering
Locali
idonei alla distribuzione
Servizi
di ristorazione
|
C’e un
catering nei pressi
Svolto
nell’accampamento
Servizi
di ristorazione / distribuzione
|
Se
svolto nell’accampamento: punto cottura attrezzato (materiali da cucina),
conservazione alimenti (freschi, refrigerati, congelati), acquisti giornalieri
e/o rifornimento in loco, smaltimento rifiuti, acqua, etc
Aspetti
sanitari:
accantonamento
|
accampamento
|
C’è
un’infermeria attrezzata
C’è un
medico
Ospedale
più vicino (itinerari, contatti)
Ambulanza,
|
C’è
un’infermeria attrezzata in un ente vicino
C’è un
medico
Ospedale
più vicino (itinerari, contatti)
Ambulanza
Dove
allestire l’infermeria
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Inoltre considerare: parcheggi, lisciviatura,
opportunità di corrente elettrica, eventuali recuperi/sgomberi (ditte,
viabilità, attrezzatura), itinerari da/per, aree di sosta, scorte
carburante/distributori, carte topografiche aggiornate.
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