SOMMARIO

Anno VI
Numero 2
Settembre 2014

____________ 

ARCHIVIO

 

 

 

 

EVENTI

> TERRA DI BETULLA - Scarica il PDF  

terra di betulla

*********************

CRO' 2014

Perché il crò?
Perché le marmotte vanno in letargo? Perché i salmoni salgono i fiumi? Perché le gru partono per l’africa lo stesso giorno?
Bastano le risposte della scienza per capire? O una parte del mistero rimane?
Il crò è un giorno, quello, il 22 novembre, può diluviare, esserci tempesta, affogare nelle foglie cadute, o esserci bufera di ghiaccio e neve
Dipende dagli anni, la Natura non è ai nostri ordini ( per fortuna)

Si arriva venerdì 21 novembre 2014

krò2014

Resoconto crò della merla – dall’1 al 3 febbraio 2013-02-04

Logistico: albertomasinotornato
venerdì : arrivo e sistemazione- cena ore 7,30
sabato : sveglia ore 6,30-profenda- preparazione equipaggiamento personale e materiale di gruppo- colazione- in sella ore 9.00.
arrivo al crò ore 3 pm - preparazione campo – 6,30  cena  – ore 21 saccopelo
domenica: sveglia ore 6,30- profenda- colazione- smontaggio campo- in sella ore 8,30- arrivo all’alpitrek ore 14

NOTE INFORMATVE

L’uscita al crò  è “ognitempo”  quindi una delle attività più impegnative dell’anno, il sistema normale invita a scappare non a stare, l’alpitrek ha una regola essa è : dove sono i cavalli sono i cavalieri, si dorme vicino sotto la pioggia sotto il freddo possibilmente al riparo dal vento

Il crò è un posto di frontiera a 1000 m di altezza esiste un rifugio nel caso d’emergenza, i cavalli sono legati nel boschetto, fuoco acceso e teiera fumante, se guardi verso sud vedi la pianura piemontese che riflette le luci rese tremule dal vento, se guardi dalla parte opposta vedi le creste brulle e frastagliate delle punte dell’aquila, verso ovest il monviso, sempre stupendo

Il campo: terreno in piano, al riparo dal vento, legna da ardere comoda da prendere, il freddo arriva sia dal terreno che dal cielo, occorre isolarsi di sotto come e più di sopra, ieri eravamo nel lusso avevamo la paglia, il letto era costituito da un telo steso sul terreno sul quale si dispone un buon strato di paglia sulla paglia le pelli di wapiti e di bisonte, su queste si stendono i sacchipelo che devono essere adeguati, normalmente lo scorridore del bosco al posto della paglia ammucchia sul terreno  foglie secche e sopra mette il sacco, in caso di neve per isolare si batte la neve e sopra si dispongono strati di rami di abete, un telo disposto sapientemente protegge la schiena e dal freddo delle stelle e riflette il calore che emana la fiamma danzante che brilla vicino ai piedi
I luoghi non sono immobili, cambiano  secondo le stagioni  e del tempo che fa, l’inverno proietta nella dimensione parallela, viverlo può essere “bello” ovviamente solo per alcuni.

Ps
Mi raccomando quelli lontani non si sentano impegnati, l’ak è una compagnia esclusivamente volontaria dove, come sapete, la presenza fisica non è necessaria basta l’altra.

****************

L'ULTIMA VOLTA di Mauro Ferraris

ultima volta I È possibile trovare il libro "L'ultima volta" curato da Mauro Ferraris edito da " I Quaderni dell'Alpitrek" in Torino da Progetto Immagine via Principe Amedeo 29/m tel. 0118127445  o direttamente all'Alpitrek 3391381299 mauro@alpitrek.com