Il libro sulla someggiatura nelle montagne rocciose più conosciuto, con splendidi disegni illustrativi.
è da sempre la pietra miliare del wilderness americano.
Racconta in modo estremamente ironico situazioni molto serie.
I RACCONTI DI SEBASTOPOLI
di Lev Tolstoj
E' il racconto di un episodio della guerra di Crimea visto dalla parte
del nemico, che ha perso. Fra questi nemici c'è Leone Tolstoj,
che racconta con grande acume l'umanità della popolazione russa
durante l'assedio.
LA
BANALITA' DEL MALE
di Hannah Arendt
Hannah Arendt
invoca
la libertà del pensiero, esso esce dalla terra e libera dal
male, dal
male conformista e settario che avviluppa l’occidente e
ormai, purtroppo il globo intero, è un
inno all’umanità che l’uomo
dovrebbe avere.
Molti si son buttati sul “suo” pensiero ,
la banalità del regime specula sulla “
banalità del male”, ne trae profitto.
Hannah
Arendt impersona il coraggio del pensiero, del pensiero che non
può
essere eliminato, ma che si cerca di distruggere osannandolo, o
mettendolo in pasto agli intellettuali improvvisati e arroganti
scaturiti dal sistema, che imperversano nelle scuole e
nell’etere per
eliminare il pensiero stesso.
FILM
LA
BANALITA' DEL MALE
di Margarethe von Trotta con Barbara Sukowa, Axel Milberg, Janet Mc
Teer, Julia Jentsch, Ulrich Noethen
Se date uno sguardo su Y.T. vedrete la palude culturale che parla di
lei e su lei, costituita da filosofi, attori sepolti da quella
mediocrità che per Hannah è la radice
del male, quelle di Hannah sono perle che i banali non possono
comprendere.
EROI SENZA GLORIA (Home
of the Brave)
di Irwin Winkler
https://www.youtube.com/watch?v=LSWn3lROuUY
Potrebbe essere un film astuto e onesto, ricordiamo che gli americani
non sono italiani, loro non tollerano la mancanza di patriottismo,
ricordiamo la fine della United Artists, che è fallita dopo
i cancelli del cielo di Cimino.
Questo è un film del 2006 con distribuzione parallela,
uscito con il titolo “eroi senza gloria” non come
l’originale ma abbastanza azzeccato.
La realtà irakena è diversa da quella americana
per loro l’inferno è completo e costante, per gli
americani no, molti di loro quando vivono l’inferno non si
adattano più al ritorno normale paradiso, la storia
è raccontata con garbo con poche sbavature ( necessarie al
politicamente accettabile). Le sfumature di questa storia sfuggono
necessariamente al normale, comunque è girato bene con un
Samuel Jackson sempre strepitoso.