SOMMARIO

Anno V
Numero 2
Ottobre 2015

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Mio padre mi ha insegnato che in discesa devo tenere le gambe in avanti e le spalle indietro, ho notato che voi fate l'esatto opposto. Come mai?
Non siamo noi a dire che, sia nelle salite che nelle discese, il cavallo tende a spostare il suo baricentro
sugli anteriori per conservare il suo equilibrio nella pendenza. La posizione del cavaliere può ostacolare o agevolare la spinta del posteriore. Un animale generoso e allenato riesce comunque a trovare -a proprie spese- il modo di procedere contrastando, oltre alla pendenza, anche lo sbilanciamento dovuto alle più varie opinioni degli istruttori di ogni maneggio. La scuola di equitazione naturale era giunta a una conclusione semplice (quasi) che trovava nell'assetto la soluzione più comoda sia per il cavallo che per il cavaliere (cavaliere che ha il desiderio di rispettare il metodo).

02 assetto a
L’ASSETTO
è la posizione corretta che il cavaliere assume quando è in sella. Questo portamento è riassunto nei seguenti principi:
– testa alta e mai rigida
– sguardo in avanti e alla propria altezza
– spalle appena aperte – petto in fuori
– busto lievemente inclinato in avanti
– reni spinte in avanti
– braccia naturalmente cadenti
– gomiti aderenti al corpo e leggermente piegati
– polsi arrotondati
– mano chiusa ed elastica
– sedere al centro della sella con leggerezza
– ginocchia aderenti ferme ed elastiche
– gambe naturalmente cadenti
– tallone in basso
– suole leggermente in fuori
– piede nella staffa lievemente oltre la pianta

Tutto senza rigidezza.

assetto

In questa foto notiamo l’approssimativo assetto del cavaliere, l’abbandono del metodo è evidente:

-       assenza totale del contatto
-       assenza totale del dialogo della mano
-       assenza totale dell’azione della gamba
L’assetto è fondamentale nell’equitazione naturale, non è facile mantenerlo soprattutto quando il terreno è aspro.