SOMMARIO

Anno VI
Numero 2
Ottobre 2016

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ARCHIVIO

 

 

 

 

Paul Kane
di Mirco  Luzietti

PAUL KANE  (1810 – 1871)
Paul Kane

- “ Sulla Soglia di un Sogno “ -

  Paul Kane, pittore anglo-canadese, divenne famoso per i suoi dipinti sugli Indiani.
Artista autodidatta, crebbe a Toronto, in Canada, si ispirò spesso agli antichi maestri italiani, che ebbe modo di studiare durante un suo viaggio in Europa. Partecipò a due grandi spedizioni attraverso le selvagge foreste del Canada. Il primo viaggio,nel 1845, lo portò da Toronto a Sault Ste.Marie. Dal 1846 al 1848, col supporto della celebre Hudson Bay Company, intraprese un secondo viaggio, molto più lungo, valicando le Montagne Rocciose, fino a Fort Victoria nel Distretto della Columbia, come i canadesi chiamavano l’attuale stato dell’Oregon. In entrambi i viaggi Kane disegnò e dipinse le popolazioni native. A Toronto realizzò più di cento dipinti a olio, basati sui suoi disegni. I suoi lavori, soprattutto gli schizzi fatti sul posto, si rivelarono importantissimi per gli etnologi. I disegni a matita di Kane sono oggi considerati una parte della storia del Canada, mentre i dipinti a olio, portati a termine nel suo studio, purtroppo, sono stati criticati dagli storici.
  Paul Kane nacque nel 1810 a Mallow, nella contea di Cork, in Irlanda, insieme a otto fratelli. Il padre, un soldato della milizia di Preston, Lancashire, aveva servito nella Royal Horse Artillery inglese. Nel 1819 la famiglia emigrò nell’Alto Canada e si stabilì a York, che nel 1834 cambiò nome in Toronto. Qui il padre di Paul si dedicò al commercio di vino e liquori. York, all’epoca, era una piccola cittadina con meno di cento abitanti. Finite le scuole primarie, Kane seguì qualche lezione di pittura da un insegnante dell’Upper Canada College. Nel 1834 riuscì a esporre alcuni suoi dipinti alla prima e unica mostra della Società degli Artisti di Toronto. Da giovane lavorò, come commesso, in un negozio di attrezzature per artisti a Cobourg, nell’Ontario. Qui conobbe James Bowman, un pittore già affermato, che lo convinse della necessità di recarsi in Europa per osservare le opere classiche dei grandi maestri del passato e trarne ispirazione. Purtroppo Kane non aveva i soldi per permettersi un viaggio così lungo, così, nei cinque anni seguenti lavorò come pittore ritrattista di strada a New Orleans. Finalmente, nel 1841, Kane salpò da New Orleans, a bordo di una nave diretta a Marsiglia, in Francia, dove arrivò dopo tre mesi di navigazione. Per due anni girò l’Europa, visitando musei, dove potè apprezzare e copiare i lavori degli antichi artisti. Nell’autunno del 1842 si recò in Italia, valicando a cavallo il Passo del Gran San Bernardo, come avevano fatto, molto prima di lui, Annibale, Carlo Magno e Napoleone, raggiunse Parigi e poi Londra. Qui incontrò George Catlin mentre stava presentando il suo libro “Letters and Manners, Customs and Conditions of the North American Indians”. Leggendo il libro Kane decise che anche lui si sarebbe occupato delle popolazioni del suo Paese, il Canada. Tornato in America, nel 1843, mise su uno studio a Mobile, in Alabama, dove lavorò ancora come pittore ritrattista per ripagare i debiti accumulati durante il suo viaggio in Europa. L’anno dopo, a Toronto, cominciò a pianificare una spedizione verso l’Ovest.
Ojibway camp
Ojibwa Camp
Paul Kane – 1846, olio su tela

  Kane partì da solo il 17 giugno 1845, percorse le coste dei Grandi Laghi e visitò la riserva dei Saugeen. Dopo aver disegnato per settimane intere, si spostò a Sault Ste.Marie,tra il Lago Superior e il Lago Huron, durante l’estate. Aveva intenzione di proseguire verso ovest, ma il responsabile di un trading-post della Hudson Bay Company glielo sconsigliò, illustrandogli le difficoltà e i pericoli di un viaggio in solitaria in quegli immensi territori selvaggi. Dopo che la Hudson Bay Company ebbe il sopravvento sulle altre compagnie di pellicce rivali, come quella del Nord Ovest, l’intero territorio divenne di sua giurisdizione, dai Grandi Laghi all’Oceano Pacifico e dall’Oregon alla Baia di Hudson. Una enorme distesa di foreste, ancora in gran parte sconosciuta, con, dislocati al suo interno, un centinaio di isolati avamposti della compagnia situati lungo le principali piste usate dai trappers. Kane, tornato a Toronto, si dedicò per tutto l’inverno a dipingere su tela basandosi sugli schizzi fatti sul campo.

Kettle FallsKettle Falls of the Columbia River
Paul Kane – 1847, olio su tela
La pesca dei salmoni.

La primavera seguente Kane andò al quartier generale della Hudson Bay Company, a Lachin, l’odierna Montreal, per chiedere al governatore di farsi accompagnare nel suo prossimo viaggio. Il governatore Simpson rimase impressionato dalla capacità artistica di Kane, ma allo stesso tempo era preoccupato per le difficoltà a cui sarebbe andato incontro in quella spedizione. Avrebbe viaggiato sotto la scorta di una brigata di trappers della compagnia. Sarebbero andati in canoa fino al Lago Winnipeg, da lì sarebbero potuti tornare indietro se fossero sorti dei problemi. Quel giorno il governatore commissionò a Kane un quadro raffigurante una scena di vita quotidiana all’interno di un campo Indiano. Il pittore aveva un carattere molto deciso e quando si metteva in testa una cosa riusciva sempre a ottenerla.
  Il 9 maggio 1846 Kane partì da Toronto a bordo di un battello a vapore, dopo due settimane di navigazione incontrò, a Fort William, la brigata che lo avrebbe accompagnato con le canoe. Viaggiarono per via d’acqua fino alla colonia del Red River, l’odierna Winnipeg, da qui proseguirono con dei cavalli per altre tre settimane. Incontrarono una banda di Meticci che stava cacciando i bisonti in territorio Sioux, nel Dakota. Kane fu invitato ad unirsi alla caccia, in tutto furono abbattuti dieci bisonti, con grande rammarico dell’artista. La spedizione continuò, su imbarcazioni di fortuna, lungo il fiume Saskatchewan fino a Fort Carlton e da qui, di nuovo a cavallo verso Fort Edmont, dove si fermarono prima dell’autunno. Kane ebbe la possibilità di assistere a un’altra caccia al bisonte compiuta dai Cree, dai quali acquistò una pelle intera da portare con sé. A ottobre la brigata di trappers ripartì in canoa sul fiume Athabasca, diretta a Fort Assiniboin, dove cavalli e muli da trasporto, equipaggiati di tutto il necessario, li stavano aspettando. Intanto cominciò a nevicare, percorse solo poche miglia la neve divenne troppo alta, così decisero di proseguire a piedi, con le racchette, portandosi dietro solo lo stretto necessario e rimandando indietro i cavalli. Riuscirono faticosamente ad attraversare l’Athabasca Pass in pieno inverno e a raggiungere il fiume Columbia. Alla fine arrivarono sfiniti a Fort Vancouver, il più grande trading-post e quartier generale della Hudson Bay Company nel territorio dell’Oregon. Kane si fermò qui tutto l’inverno, visitando e disegnando gli Indiani Chinook che vivevano nelle vicinanze. Durante questo periodo ebbe modo di conoscere meglio i mountain-men che lo accompagnavano, guadagnandosi il loro rispetto. Nella primavera del 1847 la brigata ripartì ancora in canoa. Si fermarono sul nuovo confine stabilito tra Canada e Stati Uniti per costruire un altro avamposto della compagnia. Kane soggiornò per una settimana dalle tribù della zona, poi proseguì il suo viaggio a cavallo da solo. Si fermò due mesi sull’isola di Vancouver per disegnare le popolazioni native. A luglio cominciò il viaggio di ritorno verso Toronto, cercando di variare il percorso dell’andata. Visitò la missione del reverendo Marcus Whitman, nella valle Walla Walla, costruita con lo scopo di evangelizzare i Cayuse. Per ironia della sorte Kane dipinse proprio il ritratto di Tomahas, l’Indiano che pochi mesi dopo uccise il reverendo e sua moglie assalendoli nella loro casa. Kane ingaggiò una guida indiana e rimontarono in sella. Durante il tragitto poté ammirare e dipingere gli Indiani dell’Altopiano intenti a pescare i salmoni alle Kattle Falls, nel periodo in cui questi pesci risalgono i fiumi. In autunno si ricongiunse con la sua brigata di trappers, che per sicurezza si erano portati dietro alcune canoe caricandole sui cavalli da trasporto. In tutto avevano cinquantasei cavalli, di cui più della metà erano animali da soma. L’inverno li ostacolò di nuovo, con la neve alta e il freddo intenso. Proseguirono faticosamente con le racchette da neve, poi riuscirono a procurarsi, dagli Indiani, delle slitte trainate da cani. Arrivarono stremati a Fort Assiniboin, non mangiavano da due settimane. Kane disegnò gli Indiani Cree del Subartico. All’inizio dell’estate ripartirono con delle barche. Incontrarono una grossa spedizione di guerra composta da circa millecinquecento guerrieri Piedi Neri che stava marciando contro i villaggi Cree e Assiniboin. Kane dipinse il capo Grosso Serpente. A giugno poterono partecipare all’annuale raduno dei cacciatori della Hudson Bay Company. Kane tornò a Toronto dopo due anni di vagabondaggi nella natura selvaggia. Scrisse nel suo diario:”la più grossa difficoltà che adesso devo affrontare è riabituarmi a dormire in un letto”.   
  Paul Kane si stabilì definitivamente a Toronto, tornò all’Ovest solo più una volta, per accompagnare una delegazione del governo inglese, nel ruolo di guida e interprete. Espose i suoi duecentoquaranta disegni e otto dipinti a olio in una mostra a Toronto, riscuotendo un gran successo. George William Allan divenne il suo più importante mecenate, commissionandogli cento dipinti per il prezzo di ventimila dollari canadesi nel 1852. Kane poté ormai ritenersi un artista affermato. Inoltre il Parlamento Canadese gli commissionò altri dodici dipinti. Nel 1853 Kane sposò Harriet Clench, una pittrice e scrittrice, ed ebbero quattro figli. Allestirono una grande mostra a Parigi, nel 1855, accolta molto favorevolmente dai critici d’arte. Portò a termine tutti i suoi lavori nel 1857, più di centoventi dipinti a olio commissionatigli da Allan, dal Parlamento e dal Governatore Simpson della Hudson Bay Company. Nel 1858 un suo quadro fu acquistato dalla Regina d’Inghilterra ed esposto a Buckingham Palace. Kane scrisse anche un libro,”Wandering of an Artist Among the Indians of North America”, basato sul diario dei suoi viaggi, pubblicato a Londra nel 1859, splendidamente illustrato da lui stesso. Il libro ebbe un immediato successo e fu distribuito anche in Francia, Danimarca e Germania. Purtroppo Paul Kane stava ormai perdendo rapidamente la vista, abbandonò del tutto la pittura nel 1860.
Tum-se-ne-ho (L-Uomo-Senza-Sangue) Spokane Chief
Tum-se-ne-ho (L-Uomo-Senza-Sangue) Spokane Chief
Paul Kane – 1848, acquerello

  L’intera produzione dell’opera di Kane comprende più di settecento disegni a matita fatti durante i suoi due viaggi e più di centoventi quadri a olio dipinti in seguito nel suo studio a Toronto. Scrissero dei suoi lavori:”sembrano approcci primitivi, ma hanno un impatto diretto e dei colori caldi che li rendono attraenti”. Kane è ricordato più che altro per i ritratti degli Indiani d’America. Disegnava con matite, acquarelli, e colori a olio su carta. Al ritorno dai suoi viaggi portava sempre vari oggetti d’artigianato, come maschere di legno, pipe di pietra o vestiti di pelle decorati con perline o aculei di porcospino, alla maniera del Subartico. I suoi schizzi hanno sempre costituito una valida risorsa per gli etnologi e gli studiosi, ma i dipinti a olio sono stati ritenuti inattendibili, imprecisi, con degli errori. Potevano essere sbagliati certi dettagli che appartenevano a una determinata tribù piuttosto che a un’altra oppure poteva essere sbagliata l’ambientazione geografica di una scena. Come era possibile se Kane conosceva così bene gli Indiani? Questo accadeva perché l’artista metteva insieme diversi schizzi fatti in luoghi lontani tra loro e in altri tempi. Un esempio potrebbe essere il dipinto “Flathead woman and child”, dove rappresenta un bambino Chinook con la testa fasciata da bende, legato in un’apposita culla. Dietro ritrae il profilo di una donna Cowlitz che avrebbe dovuto vivere in un’altra zona, con altre abitudini. Da notare l’usanza di deformarsi il cranio, tipica delle popolazioni della Costa Nordoccidentale. Ancora, crea una scena finta,basandosi sui suoi schizzi, nell’olio su tela ”Mont St.Helen erupting”. Dipinge la visione drammatica di un vulcano in eruzione. Quel vulcano era stato veramente visto da Kane, ma era già spento da almeno tre anni. In un altro dipinto, ”The Death of Big Snake”, mostra la scena di un funerale indiano, ma quel capo dei Piedi Neri morì più di due anni dopo il completamento della tela. In ”Assiniboin hunting buffalo”, uno dei dodici dipinti per il parlamento, i critici hanno notato che i cavalli somigliano molto a dei Purosangue Arabo, piuttosto che a dei Mustang indiani. Qui Kane si ispirò, coi suoi ricordi italiani, a una pittura classica con due Romani che cacciano un toro. In sua difesa fu detto che le sue opere sono ”pura interpretazione della vita nel selvaggio ovest”e”bisogna avere rispetto dell’alto valore dell’arte”. “Kane era un ricercatore scientifico sul campo e un’artista nel suo studio”. C’è anche una ragione economica per giustificare l’operato di Paul Kane, egli sapeva cosa volevano i suoi committenti. Erano più interessati a scene di forte impatto emotivo, piuttosto che alla resa logica e scientifica dei dettagli di un quadro e visto che sarebbero stati proprio loro, alla fine, a pagarlo, non si può dar torto all’artista se escogitò certi accorgimenti per accontentare i gusti del pubblico di quel periodo.
Caw Wacham
Caw Wacham, Flathead Woman and Child
Paul Kane – 1853, olio su tela

  Kane è oggi unanimemente considerato il più importante pittore canadese. Le immagini dei suoi dipinti, insieme a quelli di Catlin e Bodmer, sono presenti su quasi tutti i libri che parlano degli Indiani d’America. Una collezione di duecentoventinove disegni originali è stata venduta, nel 1957, dal nipote Paul Kane III, per centomila dollari, allo Stark Museum of Art, in Texas. Nel 2002 un dipinto a olio di Kane, ”Scene in the Northwest”,è stato venduto all’asta per la cifra record di cinque milioni di dollari canadesi. Durante la sua carriera vinse numerosi premi per i suoi lavori. Kane è stato il primo esploratore a documentare il nord-ovest del Canada. Attraverso i suoi disegni e dipinti, e più tardi col suo libro, il pubblico canadese riuscì a comprendere, per la prima volta, l’atmosfera e l’ambiente naturale che circondano un Paese così grande che nemmeno loro conoscevano. Kane era animato da un desiderio sincero di portare alla luce le sue esperienze, i paesaggi, le popolazioni e le loro tradizioni. Nel 1937 Kane fu dichiarato Personaggio Nazionale, una targa a lui dedicata lo commemora nella Rocky Mountain House dal 1952.




DIDASCALIE delle immagini:


2)    Ojibwa Camp
Paul Kane – 1846, olio su tela
3)    Kettle Falls of the Columbia River
Paul Kane – 1847, olio su tela
La pesca dei salmoni.
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