SOMMARIO

Anno VI
Numero 2
Ottobre 2016

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ARCHIVIO

 

 

OGGETTI DI USO COMUNE
Brusca e striglia
 GOVERNO DEL CAVALLO

brusca e striglia

Brusca e striglia sono oggetti indispensabili. La necessità di pulire bene il mantello del cavallo prima di sellare è la stessa di avere sempre la biancheria e i calzini puliti per il cavaliere. La polvere mischiata al sudore è abrasiva e provoca fiaccature.
La striglia serve per alzare la polvere, si passa in contropelo in cerchi concentrici partendo dal collo, continuando di fianco al garrese e fino alla groppa, insistendo poi particolarmente nella regione del passaggio delle cinghie. Occorre decisione ma non brutalità. Non serve a niente fare numerosi passaggi leggeri. Bisogna avere la sensibilità per insistere con maggior forza su quelle aree dove sotto la pelle c’è carne e con maggior delicatezza su quelle aree dove sotto la pelle c’è l’osso. Quando la striglia è sporca, la si sbatte contro la schiena della brusca per far cadere la polvere.
Finito di strigliare il lato destro, si ricomincia sul sinistro.
Prima di cominciare a bruscare è un buon momento per spazzolare il muso e le guance con  la brusca che serve poi per allontanare la polvere. Si passa nel senso del pelo con colpi lunghi e decisi dal collo alla groppa, nella regione delle cinghie e sotto il ventre e si scende lungo gli arti insistendo fino a pulire quelle parti dove con la striglia è stato meglio passare leggeri. Quando la brusca è sporca, la si strofina contro i denti della striglia per far cadere la polvere.
Finito di bruscare il lato destro, si ricomincia sul sinistro.
Per pulire gli zoccoli, ci si avvicina appoggiando leggermente il peso contro la spalla del cavallo per l’anteriore e contro la coscia per il posteriore e si accarezza la zampa scendendo fino al ciuffo di peli del nodello, a quel punto un cavallo abituato alza il piede da solo, altrimenti lo si aiuta tirandoglielo verso l’alto. Si appoggia lo zoccolo nella mano sinistra e si incide la terra incastrata tra piede e ferro correndo lungo il margine interiore del ferro stesso, è poi la volta del fettone e della fessura tra i rami del fettone.
Un piede per volta: anteriore e posteriore, prima a destra e poi a sinistra.
La ritualità di questa serie di azioni non è casuale. Il cavallo è molto abitudinario e in viaggio le sue abitudini non possono essere legate a luoghi ma a momenti che si ripetono. Cominciare le manovre per la partenza con un rituale ripetitivo e preciso lo avvisa di cosa sta per succedere e lo tranquillizza. Avere uno o due momenti al giorno per controllare che non ci siano ferite, morsi o punture di insetti strani, prenderne atto e agire di conseguenza serve a tenere sotto controllo il suo stato di salute, le condizioni dei ferri e dei piedi. Non si rischia di lasciare alcune zone in sospeso.
Il giorno in cui viene in mente di fargli una bella treccia, perché non fargliela, mentre lo si pettina e si tira una ciocca per volta in un momento di sosta, lui respira sempre più piano, chiude gli occhi e gode di quel momento. Non serve a niente, è solo una coccola. -Quanto è preziosa una coccola!-. In breve si scioglierà e la criniera tornerà quella di sempre.
polvere