Racconto accurato e documentato sullo scontro tra Russia e Inghilterra
nel contenzioso sull’Asia centrale, opera basilare per capire
gli avvenimenti odierni, non solo dell’Afghanistan ma anche
del Tibet e dell’Hindo Kush. Sembra un vero racconto
d’avventura ma non è affatto un romanzo, penetri
nei vicoli di Kabul a quelli della Persia. Per gli amnti della storia
è opera importante.
L'IMPERO
DELLA LUNA D'ESTATE
di S.C.Gwynne
Oscar Mondadori
Libro di facile lettura scritto da un giornalista, non da storici o
antropologi, l’autore raccontando la storia di Cinzia Anna
Parker descrive la saga dei comanche, libro che può leggere
anche chi ha già letto i libri scritti dagli studiosi che si
sono occupati di questa tribù.
LA BATTAGLIA. STORIA DI WATERLOO
di Alessandro Barbero
Minuziosa descrizione del famoso avvenimento descritto da uno storico
contemporaneo.
MALEDETTI DA DIO di Sven Hassel
Longanesi
Uno dei romanzi più letti. Con edizioni esaurite, (la prima
intorno al 1960 credo), più denigrati, se guardate le
recensioni fanno “scassare” molti lettori si
vergognano nel dire d’averlo divorato, hanno studiato chi
è veramente il danese, hanno cercato risposte chiare. Primo
di una serie di libri strepitosi, scaduta col tempo in quanto
continuando la domanda il povero Sven doveva scrivere ancora.
Nel 1959 gionni aveva comprato il libro nella libreria della stazione
ferroviaria, affascinato dalla copertina e dal titolo, aveva racimolato
i soldi probabilmente elemosinandoli dalla nonna e l’aveva
letto senza tregua, ovviamente anche a scuola, lì
gliel’avevano sequestrato, verso metà anno, il
professore aveva spiegato ai genitori “ ecco cosa fa il
diletto in classe” ma non l’aveva ridato
neanche a loro. Gionni non vedeva l’ora che finisse
l’anno per finirlo.
Gionni non era aquila e fu bocciato anche quella volta, era in gamba a
collezionare bocciature, ma quel libro l’aveva letto
più volte lo stesso.
Amici poveracci non commentavano questa “sua”
passione mentre le conoscenze istruite scuotevano la testa alla vista
della lettura, gionni notava anche un certo disprezzo nei vari librai
dove acquistava i libri di Sven Hassel, qualcuno lo diceva ad alta
voce, in altri lo si leggeva negli occhi ( il disprezzo) certo lui (
Gionni) non era un intellettuale ma non era un grosso problema ( per
lui, Gionni)
Gionni era un poveraccio e come tutti i veri poveracci piuttosto
libero, poco condizionato da mode o opinioni dei ben pensanti che
allora come forse ora imperversano senza ritegno alcuno sul globo
sparando saccenti critiche letterarie.
I libri di Sven Hassel sono nella libreria della capanna in cui gionni
vive fuori dal “mondo moderno”, in
verità gli ultimi romanzi raccontano storie esauste e
sbiadite ma del primo di Maledetti da Dio ne possiede tre copie, la
prima con la copertina rigida deve essere di Longanesi ed era quella
sequestrata molti anni fa a scuola
Gionni è così dovete scusarlo legge solo quello
che gli piace
Mf.
Ps
I libri di Sven Hassel sono stati tradotti in 18 lingue dicono coloro
che sanno, hanno avuto un venduto esorbitante ma se chiedete in giro
pochi saranno quelli che ammetteranno d’averli letti.
È così
NOBEL PER BOB
Curioso è notare i commenti negativi di alcuni (parecchi)
intellettuali che hanno inveito e non solo in privato
all’assegnazione del Nobel, appaiono indispettiti; alcuni Nobel
“uomini e donne” di scienza e romanzieri si sentono
sminuiti nel vedere riconosciuti poeti e menestrelli. Ricordo le parole
amare di una fisica ( senatrice a vita) nei riguardi di Dario e quelle
sentite oggi per l’amico Bob, son persone che hanno una
“gran considerazione” di se, appartenenti alla cultura
padrona e forse un po serva del potere vigente.
E con piacere, con molto piacere gli spiriti libertari notano che
l’Istituzione del Nobel non è completamente asservita al
potere dominante ma conserva una vena lirica che a volte riaffiora
Mf.
Ps
La differenza tra Bob e alcuni altri è nel comportamento e nell’estrema lontananza dai luoghi comuni (credo)
LA
REGINA DEL DESERTO
di Werner Herzog con Nicole Kidman
Herzog racconta, a suo modo la storia di Gertrude Bell donna
inglese d’indubbia intraprendenza, viaggiatrice nei primi
anni del 900 nel vicino oriente, HERZOG piace agli
intellettuali che amano la complicazione “artistica"
“della realtà”, piace meno ai meno colti
anche se spesso nel passato hanno affermato un certo apprezzamento per
non essere considerati fuori moda. Il regista sa usare la cinepresa e
si dilunga negli interni con perizia, parla molto di lei e dei suoi
sentimenti, poco molto poco dei Beduini, al suo fianco “ El
Orence” è macchietta.
Gertude Bell e Winston Churchill tracciarono col righello i confine
degli stati del vicino oriente dopo la fine dell’impero
ottomano con i risultati che si vedono ancor oggi
Gertude Bell è rimasta fedele all’impero
Britannico.
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L'AMANTE
(1992)
di Jean Jacques Annaud
L'amante (L'amant) è un film del 1992 diretto da
Jean-Jacques Annaud, tratto dal romanzo omonimo e semi-autobiografico
di Marguerite Duras.
Tratta di una relazione sessuale illecita tra una ragazza francese ed
un facoltoso trentenne cinese. La vicenda si snoda intorno agli scenari
stupendi della foce del fiume Mekong e le vie trafficate di Saigon,
nell'Indocina francese degli anni trenta.
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IL
RITORNO DI HARRY COLLINGS (1971)
di Peter Fonda
Harry Collings è un cowboy vagabondo che ha abbandonato la
moglie per mettersi a vagare in compagnia d'un amico attraverso tutto
il West. Western dell’epoca di mezzo, interpretato
dal figlio di Herry Fonda: Peter, più che vedibile. Risente
l’influenza del “68”