SOMMARIO

Anno VI
Numero 2
Ottobre 2016

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ARCHIVIO

 

 

 

 

LIBRI e FILM


il grande gioco Peter Hopkirk

IL GRANDE GIOCO  di Peter Hopkirk
Adelphi

Racconto accurato e documentato sullo scontro tra Russia e Inghilterra nel contenzioso sull’Asia centrale, opera basilare per capire gli avvenimenti odierni, non solo dell’Afghanistan ma anche del Tibet e dell’Hindo Kush. Sembra un vero racconto d’avventura ma non è affatto un romanzo, penetri nei vicoli di Kabul a quelli della Persia. Per gli amnti della storia è opera importante.
impero della luna L'IMPERO DELLA LUNA D'ESTATE
di S.C.Gwynne
Oscar Mondadori

Libro di facile lettura scritto da un giornalista, non da storici o antropologi, l’autore raccontando la storia di Cinzia Anna Parker descrive la saga dei comanche, libro che può leggere anche chi ha già letto i libri scritti dagli studiosi che si sono occupati di questa tribù.
La battaglia storia di Waterloo Alessandro Barbero LA BATTAGLIA. STORIA DI WATERLOO
di Alessandro Barbero

Minuziosa descrizione del famoso avvenimento descritto da uno storico contemporaneo.
maledetti da Dio Sven Hassel MALEDETTI DA DIO di Sven Hassel
Longanesi

Uno dei romanzi più letti. Con edizioni esaurite, (la prima intorno al 1960 credo), più denigrati, se guardate le recensioni fanno “scassare” molti lettori si vergognano nel dire d’averlo divorato, hanno studiato chi è veramente il danese, hanno cercato risposte chiare. Primo di una serie di libri strepitosi, scaduta col tempo in quanto continuando la domanda il povero Sven doveva scrivere ancora.

Nel 1959 gionni aveva comprato il libro nella libreria della stazione ferroviaria, affascinato dalla copertina e dal titolo, aveva racimolato i soldi probabilmente elemosinandoli dalla nonna e l’aveva letto senza tregua, ovviamente anche a scuola, lì gliel’avevano sequestrato, verso metà anno, il professore aveva spiegato ai genitori “ ecco cosa fa il diletto in classe” ma non l’aveva  ridato neanche a loro. Gionni non vedeva l’ora che finisse l’anno per finirlo.
Gionni non era aquila e fu bocciato anche quella volta, era in gamba a collezionare bocciature, ma quel libro l’aveva letto più volte lo stesso.
Amici poveracci non commentavano questa “sua” passione mentre le conoscenze istruite scuotevano la testa alla vista della lettura, gionni notava anche un certo disprezzo nei vari librai dove acquistava i libri di Sven Hassel, qualcuno lo diceva ad alta voce, in altri lo si leggeva negli occhi ( il disprezzo) certo lui ( Gionni) non era un intellettuale ma non era un grosso problema ( per lui, Gionni)
Gionni era un poveraccio e come tutti i veri poveracci piuttosto libero, poco condizionato da mode o opinioni dei ben pensanti che allora come forse ora imperversano senza ritegno alcuno sul globo sparando saccenti critiche letterarie.
I libri di Sven Hassel sono nella libreria della capanna in cui gionni vive fuori dal “mondo moderno”, in verità gli ultimi romanzi raccontano storie esauste e sbiadite ma del primo di Maledetti da Dio ne possiede tre copie, la prima con la copertina rigida deve essere di Longanesi ed era quella sequestrata molti anni fa a scuola
Gionni è così dovete scusarlo legge solo quello che gli piace
Mf.
Ps
I libri di Sven Hassel sono stati tradotti in 18 lingue dicono coloro che sanno, hanno avuto un venduto esorbitante ma se chiedete in giro pochi saranno quelli che ammetteranno d’averli letti.
È così

NOBEL PER BOB
Curioso è notare i commenti negativi di alcuni (parecchi) intellettuali che hanno inveito e non solo in privato all’assegnazione del Nobel, appaiono indispettiti; alcuni Nobel “uomini e donne” di scienza e romanzieri si sentono sminuiti nel vedere riconosciuti poeti e menestrelli. Ricordo le parole amare di una fisica ( senatrice a vita) nei riguardi di Dario e quelle sentite oggi per l’amico Bob, son persone che hanno una “gran considerazione” di se, appartenenti alla cultura padrona e forse un po serva del potere vigente.
E con piacere, con molto piacere gli spiriti libertari notano che l’Istituzione del Nobel non è completamente asservita al potere dominante ma conserva una vena lirica che a volte riaffiora
Mf.
Ps
La differenza tra Bob e alcuni altri è nel comportamento e nell’estrema lontananza dai luoghi comuni (credo)

nobel x bob

LA REGINA DEL DESERTO
di Werner Herzog con Nicole Kidman



Herzog  racconta, a suo modo la storia di Gertrude Bell donna inglese d’indubbia intraprendenza, viaggiatrice nei primi anni del 900 nel vicino oriente, HERZOG  piace agli intellettuali che amano la complicazione “artistica" “della realtà”, piace meno ai meno colti anche se spesso nel passato hanno affermato un certo apprezzamento per non essere considerati fuori moda. Il regista sa usare la cinepresa e si dilunga negli interni con perizia, parla molto di lei e dei suoi sentimenti, poco molto poco dei Beduini, al suo fianco “ El Orence” è macchietta.
Gertude Bell e Winston Churchill tracciarono col righello i confine degli stati del vicino oriente dopo la fine dell’impero ottomano con i risultati che si vedono ancor oggi
Gertude Bell è rimasta fedele all’impero Britannico.

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L'AMANTE (1992) 
di Jean Jacques Annaud



L'amante (L'amant) è un film del 1992 diretto da Jean-Jacques Annaud, tratto dal romanzo omonimo e semi-autobiografico di Marguerite Duras.
Tratta di una relazione sessuale illecita tra una ragazza francese ed un facoltoso trentenne cinese. La vicenda si snoda intorno agli scenari stupendi della foce del fiume Mekong e le vie trafficate di Saigon, nell'Indocina francese degli anni trenta.

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IL RITORNO DI HARRY COLLINGS (1971)
di Peter Fonda

Harry Collings è un cowboy vagabondo che ha abbandonato la moglie per mettersi a vagare in compagnia d'un amico attraverso tutto il West.  Western dell’epoca di mezzo, interpretato dal figlio di Herry Fonda: Peter, più che vedibile. Risente l’influenza del “68”