SOMMARIO
Anno IX
Numero 1
SPECIALE
I cavalieri cosacchi
in Carnia
1945
Febbraio 2017
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ARCHIVIO
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EDITORIALE
di Mauro Ferraris
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Sono
passati molti anni da quando Franco Faggiani allora direttore
dell’unica rivista di settore “ Lo
Sperone”inviò Mauro Ferraris in Carnia per documentare la
presenza Cosacca in quei luoghi durante la guerra del 45, aveva letto
per caso un libro di un friulano certo Sgorlon che scriveva di loro e
dei loro cavalli, si era interessato ai fatti descritti e aveva spedito
il suo collaboratore lassù. Si scopri che la “
storia” era troppo grossa per il solito articolo; Mauro Ferraris
organizzò allora una spedizione vera e propria, tornò con
i cavalli e ripercorse in sella la strada della tragica ritirata, da
Villa Verzegnis a Lienz.
La spedizione fu un “ brutto affare” era composta da
elementi dell’Alpitrek, cui si erano aggiunti cavalieri cuneesi
e friulani, errore che Ferraris non fece mai più, la
mentalità era troppo differente sia per cultura e soprattutto
come stile, l’Alpitrek seguiva una Memoria di dolore gli altri la
cosa peggiore la “ notorietà”( tra l’altro
inesistente) l’unico cavalieri che si era dimostrato
all’altezza della situazione era Massimo Peresson, per il
resto il trionfo dell’ignoranza e della maleducazione era
stato totale.
Nonostante i disgustosi comportamenti dei “ qualunquoidi”
L’Alpitrek apprese dalle testimonianza raccolte lungo la
strada e documentate da “Pit” Formento la tragedia dei
Cosacchi, di questi esseri umani e le porto , per quanto possibile nel
cuore.
Barbara Hofman
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