SOMMARIO

Anno IX
Numero 2
Giugno 2017

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L'arte del condurre
di Mauro Ferraris
sentieo militare
tratto di sentiero militare del 1940 franato nel tratto sotto la Guglia di Mezzodì, la compagnia si muove sul Barabas, tratto franato per 30 metri

chi si muove a cavallo non è sempre in sella; anche i mongoli qualche volta ( poche) scendevano a terra
chi viaggia con quadrupedi lo sa
per viaggiare si deve saper camminare
per viaggiare a cavallo non solo si deve camminare ma anche saper condurre oltre  a saper stare in sella
quando si è in maneggio gli spostamenti a piedi sono minimi, la spalla destra del cavaliere sfiora quella  sinistra del cavallo, le redini nelle due mani
quando si cammina in montagna il cavaliere diventa conducente ponendosi davanti al cavallo per due motivi:  sentieri  stretti e per sicurezza, il cavallo nei punti difficili deve SAPER mettere il piede sull'orma lasciata dal conducente, ciò avviene quando il quadrupede acquista esperienza e fiducia nell'uomo che sta con lui
la fiducia si ottiene con la ripetizione del movimento specifico per  renderle abitudinali anzi che  eccezionali.
Osservate la tranquillità con cui i cavalli che vedete nelle foto attraversano situazioni inconsuete, loro i cavalli hanno :
-primo  fiducia nel conducente,
-secondo sono arrivati gradualmente al superamento delle difficoltà.
Mi riferisco a cavalli normali quelli che abbiamo ora nel nostro paese, in Afganistan Marocco e altri paesi tutti questi , chiamiamoli, problemi non esistono, comunque anche  nei nostri alpeggi estivi ho visto puledri e cavalli galoppare  in posti dove non vi sarei andato a piedi.
Il conducente- cavaliere deve sapere se la difficoltà è superabile senza rischio per la propria cavalcatura,  quando  non è accettabile non lo affronta.
L'uomo non deve aver paura, mai, e se là deve assolutamente superarla nell'intimo per non trasmetterla
ovvio che la soglia di” rischio superabile” non è uguale per tutti, quella ( soglia)  di Walter Bonatti può essere diversa da quella di un comune cittadino che passa l'estate a Riccione, il segreto è di non pretendere che l'uomo di Riccione diventi Bonatti, regola che vale come vedete per tutti anche, ovvio, per i cavalli
mauroferraris
nota
condurre permettetemi è arte, alcuni penseranno sia minore di altre e forse han ragione, sicuramente è arte umile, arte da soldati e montanari, ma un “hombre” che sa camminare leggero con il suo o i suoi cavalli che lo seguono sull’ esposto impervio ardito sentiero può essere spettacolo superbo. Le “grandi” montagne non fanno e non sono affatto cornice, sono le terre al confine del cielo

distanza di sicurezza la conduzione quando  è in batteria deve osservare le distanze di sicurezza, una volta mi son preso una doppia doppietta per non averlo fatto, prendersi un calcio in faccia non è bello soprattutto quando si è lontano dalla base, non solo occorre mantenere le giuste distanze ma è basilare conoscere il carattere del cavallo che cammina davanti