SOMMARIO
Anno X
Numero 1
Novembre 2018
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ARCHIVIO
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Raffaele Cadorna
di Corrado Piccoli
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Quello che vedete nell’immagine è Raffaele Cadorna Comandante della
Scuola Militare di Cavalleria di Pinerolo nel 1942, non sono sicuro che
lo scivolo sia quello di Baldissero ma potrebbe esserlo, è una foto
cara all’Alpitrek non solo perché Cadorna aveva forgiato “Savoia”
Reggimento che aveva comandato nel 1937 e di cui abbiamo seguito le
orme fino a Isbuscenskij nel 98, ma perché è lo zio di un amico scout
di Luciano e conseguentemente grande amico dell’Alpitrek.
Tra l’altro il suo assetto è spettacolare, perfettamente caprilliano
con le migliorie del grande cavaliere Lequio, l’incollatura del cavallo
attento e sereno, il continuo dialogo della mano mantenendo le redini a
giusta misura, il contatto del corpo che permette l’azione della gamba,
i posteriori richiamati da quell’azione ben cacciati sotto ma è
soprattutto osservando gli anteriori che non scivolano che si vede la
perizia e l’affiatamento.
Certo nei primi anni quaranta l’equitazione militare italiana insegnava ancora al mondo intero l’arte dell’andare a cavallo.
Ora i tempi sono cambiati
Raffaele Cadorna (nato a Pallanza nel 1889, diventò Ufficiale di
Cavalleria nei tempi gloriosi dell’equitazione italiana dopo aver
frequentato l’Accademia Militare di Modena, prese parte alla prima
guerra mondiale, divenne Comandante di “Savoia” nel 1937, nel 1942
comandò la Scuola Militare di Cavalleria di Pinerolo, nel 1947 diede le
dimissioni dall’Esercito e divenne senatore indipendente tra le fila
della Democrazia Cristiana – Verbania, 20 dicembre 1973) è stato un
generale, politico e antifascista italiano, comandante del Corpo
Volontari della Libertà.
Fu decorato dagli Stati Uniti con la Bronze Star Medal
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