Passare le notti da soli crea sicuramente dell’ansia, è una situazione da non
prendere sottogamba soprattutto all’inizio, il rapporto che si ha con il
cavallo deve essere solido, collaudato e la fiducia che deve riporre nel suo
cavaliere quasi totale.
Come
molti siamo abitudinari ma se noti coloro che hanno l’abitudine di
passar notte da soli vicino al proprio cavallo non son molti, la
letteratura è piena di casi
in cui i cavalli son fuggiaschi.
Quando
si è in due o più l’ansia diminuisce fino a sparire, da soli un po’ meno, le
notti passate all’aria aperta sono innumerevoli ma quelle passate da soli si
possono contare: non sono molte, credo che Arianna ne abbia passate più di me.
Consigli?
Il
bivacco deve essere situato in un posto sereno ,è importante che emani una
buona energia, gli devi dormire vicino e deve sentirti, dopo il
pascolo quando ritorna è il momento di legarlo in modo definitivo per la notte,
si cerca distar lontano dai luoghi pieni d’insetti che indispettiscono l’amico.
Poi
arriva il buio, la sella diventa cuscino , tutto quello che hai si mette tra il
terreno e il sacco per frenare l’umidità che astuta tende a trovar la via per
entrarti nel corpo, la notte per alcuni porta inquietudine, a volte la paura
arriva silenziosa portandoti sogni o orrori, puoi aggrapparti al ricordo di
persone care, ma quando sei solo con il tuo cavallo a bivaccare oltre la
barriera a me torna la paura primordiale di quando l’umanità si era raggruppata
intorno all’urlo di terrore.
Note:
luogo
riparato
destriero
ben legato
essere
affiatati
poi passa anche la notte
più ansiosa
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