EDITORIALE di Mauro Ferraris

Il cavallo può essere il passaporto per raggiungere il mondo parallelo, quello a fianco, vicino ma non a contatto Ma Non è rilasciato dalla Questura Per ottenerlo occorre avere interesse per “l’altro mondo” i Sioux pensano che la vita sulla terra sia solo la proiezione dell’altra: quella vera, non tutti gli uomini la vogliono raggiungere. Sempre i Sioux cercano il contatto tramite la “visione” per Loro è importante. La Visione, sempre per loro, è “presenza” non esattamente in questo mondo ma soprattutto in quello “reale” Questa non è fantasia creativa, è Magia Alcuni uomini bianchi non si assumono la responsabilità di essere tali, coscienti di non aver partecipato al crimine culturale compiuto nel passato contro l’umanità e come non bastasse lo compiono ancora sperando di poter continuare  anche in futuro Siamo miseri ma sappiamo che anche i Santi hanno commesso crimini anche se in misura minore di noi, tuttavia non possiamo essere colpevoli di atti compiuti da altri, non siamo stati noi a sterminare i bisonti, ne ora ne l’avremo fatto allora, abbiamo lasciato alle spalle presunzione e arroganza, alle spalle potere e turismo neanche apparire interessa, vogliamo vivere nascosti nella foresta ridiventare forestieri, ammirare le “scogliere di marmo”. Per questo abbiamo bisogno del nostro cavallo Solo la Magia può redimerci almeno in parte