SOMMARIO
Anno XII
Numero 21 Febbraio 2020
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Lungo il tratturo Celano-Foggia:
appunti di viaggio
di Paolo Santoianni
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Ho deciso di ripercorrere, nel mese di marzo 2018, 90 dei 208 km del tratturo Celano-Foggia.
Un
viaggio intriso di storia, storia che si perde nella notte dei tempi.
Sui Tratturi, da secoli, affascinanti migrazioni di uomini e animali,
liberi e testardi, sottomessi solo dal ritmo delle stagioni, delle
stelle, delle lune.
Giorno 1
Alle sette il grigio Garcia è già sellato. Mi porto nelle bisacce
l'essenziale per le notti fuori e un pò di viveri. Nonostante siamo a
marzo la giornata è soleggiata e i campi di un verde brillante. Subito
vado incontro alla prima vallata, quella che mi porta nel letto del
Cigno, discesa e salita abbastanza impegnative. Nei primi km il
tratturo contrariamente alla sua solita direzione nord-ovest punta
verso sud-ovest riprendendo verso nord-ovest solo dopo Ripabottoni dove
son giunto a mezzogiorno quasi, un pò piu tardi del previsto, causa il
molto fango. Mi fermo sotto un albero, un pò di pane e salsiccia, un
goccio di vino, un ora di riposo per Garcia e ripartiamo. Nella
giornata odierna il tratturo presenta tanti dislivelli in quanto si
passa di valle in valle, da quella del torrente Cigno sotto Sant'Elia a
Pianisi sino a quella del fiume Biferno. Vegetazione caratterizzata da
arbusti, macchie alberate, uliveti e cereali. A Ripabottoni il tratturo
passa adiacente all'abitato e poco più avanti lascia Morrone sulla
destra in alto. Il tratturo qui è ricco di ginestra e rosa canina
mentre nei tratti dove esso è ancora nella sua integrale larghezza è
ricco di sulla. Guadare il Biferno non è semplice come per il torrente
Cigno, esso porta sempre molta acqua. Superato il fiume inizia la
risalita che ci porterà a Castelbottaccio, piccolo borgo molisano meta
della prima giornata di cammino (42 km). Qui a Castelbottacio il
sindaco (amico e veterinario) mi ha trovato sistemazione in stalla per
il cavallo e ha invitato a cena me e Teodoro, un amico che mi ha
raggiunto.
Giorno 2
Riparto alle otto da Castelbottaccio, a differenza di ieri oggi la
giornata si presenta più fredda e ventilata. Il tratturo sale verso
Colle Marasca, circa 900 m. slm, qui il tratturo è veramente integro e
largo per tutti i 111 metri, rende proprio l'idea di "gigante verde",
si passa qui dal bacino del Biferno a quello del Trigno. Trovo in
questa zone molte morge, passeremo a pochissimi metri da Morgia
Sant'Angelo. Scendere dopo Codacchio nella valle del Trigno è
emozionante, sembra quasi un piccolo canyon. Risalendo il tratturo
passa tra i due centri abitati di Salcito e Bagnoli del Trigno.
Bagnoli, definita la perla del Molise, ci fermiamo qui. (41 km)
il tratturo nella sua integrale larghezza
Giorno 3
Si inizia a toccare l'Alto Molise, il paesaggio cambia del tutto,
ettari e ettari di bosco, cerrete per la maggior parte. Siamo quasi a
1000 metri slm. Subito dopo Bagnoli ci sono passaggi che la vegetazione
rende impossibili da penetrare, sono costretto ad aggirare per un pò il
tracciato originario. Lasceremo il tratturo per addentrarci nel bosco
sino alla sede della struttura Altavia che sarà la meta di questo
viaggio (21 km)
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