SOMMARIO
Anno XII
Numero 21 Febbraio 2020
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ARCHIVIO
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Pastoie argentine e chiodi da roccia
di Barbara Hoffman
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Sanno di Pampa al solo guardarle, cuoio crudo, materiale delizioso e
resistente. Gli Argentini montano in maniera diversa dalla mia e i loro
finimenti mi son sempre piaciuti ma non potevo cambiare metodo solo
perché i loro finimenti mi piacevano di più.
Ma
Le pastoie no quelle le potevo usare e sono diventate parte integrante
dell’equipaggiamento insieme ai moschettoni, chiodi da roccia, machete.
Quando esco mi sento a disagio se non ho attaccati al feltro della
sella questi oggetti estremamente funzionali al modo culturale del
viaggio sia esso di giornata o di un anno intero.
Le pastoie sono un patrimonio che i nomadi hanno lasciato a noi
cavalieri erranti nella penombra odierna, ve ne sono di varie forme e
vengono applicate in vari modi, sugli arti anteriori, alcune sui
posteriori, altre su tre gambe, altro modo ancora tra arto anteriore e
cavezza, conosco solo quello tradizionale: fissarle sul pastorale delle
gambe anteriori.
Vengono usate dai nomadi essenzialmente per far pascolare i cavalli
senza che si allontanino troppo, nei pressi delle tende Tuaregh si
vedono molti cammelli brucare arbusti, noi anche, sia nelle pause di
mezza giornata sia in quelle serali prima della notte foriera di buio,
la notte viene sempre passata dal cavallo legato all’albero, o alla
roccia se siamo in quota superiore alla colonizzazione arborea, le
pastoie vengono usate sempre sotto l’attenta coda dell’occhio, mai
quando si è nel sacco.
La prima volta che si mettono è bene che il cavallo non sia sellato e
il terreno sia piano, i miei amici quadrupedi non hanno mai avuto
problemi, avevano capito immediatamente la situazione, alcuni e non ha
torto lasciano quando mettono le pastoie la longhina alla capezza così
dopo un po’ il cavallo capisce lo star fermo quando è sellato con la
longhina per terra fissata al nulla.
Ovviamente tutto questo funziona nell’affiatamento che si ottiene con la vita passata insieme nel reciproco rispetto
Ps
Il chiodo da roccia è il comune chiodo che i rocciatori usavano un
tempo per arrampicare, lo trovo utilissimo quando devo legare il
cavallo ad una roccia o muro o a una vecchia fortezza diruta del nostro
Vallo, le fortezze Francesi sono ancora in piedi e spesso hanno nei
muri gli anelli per i muli delle salmerie
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