Gli
abiti degli indiani delle pianure centrali
Le
pianure sono caratterizzate da un clima semiarido: le precipitazioni piovose e
nevose non sono abbondanti, i venti hanno libero sfogo non avendo ostacoli
naturali e possono portare calore o gelo in base alla direzione da cui
arrivano. Sembra comunque che arrivino prevalentemente da Ovest; non a caso le
porte dei tipì sono generalmente orientate dalla parte opposta, quindi ad est,
verso il sole che sorge.
Nelle
pianure il caldo supera spesso l’immaginazione, come d’altronde in tutte le
steppe del mondo.
Nel
caldo le coperture dei tipì vengono alzate dalla parte in cui non batte il sole
per creare una corrente refrigerante.
Gli
uomini vivono praticamente con il solo perizoma che consiste in un rettangolo
di pelle che passa tra le gambe, fissato in vita con una cintura, che ricade
sia davanti che dietro a gonnellino.
Le
donne hanno ampi vestiti legati in vita con una cintura.
I
mantelli di bisonte col pelo all’interno avvolgono i corpi degli uomini in
inverno e, nonostante siano molto caldi, non proteggono completamente.
L’indiano si muove per cacciare e spesso parti del suo corpo sono completamente
scoperte. I reumatismi sono fastidiosi amici, amici più che fastidiosi perché
portano artrosi e dolori terribili da sopportare anche per coloro che hanno la
pelle dura.
I
mocassini possono esser fatti con un solo pezzo di pelle o in due pezzi. Questi
ultimi, simili ai primi, hanno la suola in cuoio crudo cioè non
conciato quindi duro e resistente e una morbida tomaia. I mocassini si
consumano. Nelle spedizioni di guerra i guerrieri ne hanno sempre due o tre di
scorta. Quelli invernali hanno il pelo all’interno.
Il
perizoma, che abbiamo già visto, è comune a uomini e donne.
Sempre
comuni sono i leggins, gambali alti fino all’inguine fissati con lacci alla
cintura. Sono usati soprattutto d’inverno o nelle cerimonie, lasciano scoperta
la striscia di pelle tra gambale el perizoma.
Le
casacche sono poco diffuse nel quotidiano. Anche queste vengono usate
prevalentemente quando fa freddo o, quelle cerimoniali, in guerra o durante le
cerimonie rituali.
I
vestiti da donna sono semplici, eleganti, lunghi sino al polpaccio.
Ovviamente
nei vecchi tempi, prima che arrivasse l’uomo bianco, tutti questi capi erano
confezionati in pelle di bufalo. Per le casacche si preferiva il bighorn (capra
selvatica) o l’antilope in quanto sono più morbide. Per i mocassini e i leggins
invece si preferiva utilizzare la pelle sommitale dei tipi smessi in quanto il
fumo rendeva questa parte, fatta con pelle di bisonte, particolarmente morbida
e impermeabile.
Arte
e decorazioni
L’indiano
sa sempre che il suo corpo è composto di spirito e materia e sa che queste due
cose non sono prescindibili, pertanto è attento a proteggere sempre entrambe.
La pelle serve a proteggere la pelle, il simbolo
lo spirito.
Ecco
quindi che le casacche, i vestiti, i leggins si adornavano. L’uomo primitivo,
vicino spiritualmente al mondo animale, è condizionato e affascinato da
quest’ultimo. Tra uomo e animale avviene uno scambio culturale che può essere
di origine totemico, ma non solo. Per l’indiano non esiste il concetto di arte.
Tutto quello che usa, oggetti, vestiti, tende, deve essere anche bello: utile
per l’uso (grande valore d’uso), bello per l’occhio (il che rende più piacevole
il faticoso uso), propiziatorio (per la caccia e per la guerra) e voto di
ringraziamento (per ingraziare il Grande Spirito che ha permesso tutte queste
cose belle).
Questi
punti permettono di capire, almeno in parte, la ricchezza delle casacche, dei
vestiti, dei copricapo usati nelle grandi occasioni, che erano le
feste di ringraziamento propiziatorie e la guerra.
Siamo abituati a vedere i loro abiti nei
musei,e meravigliosi li troviamo MA così come li vediamo NON
SONO COMPLETI, ESSI HANNO BISOGNO DELLA LIBERTA’, ad essi occorre il vento
della prateria per essere completi occorre l’elegante andatura del cavallo per
dare il movimento
Questi
abiti si devono immaginare indossati da fieri guerrieri che in sella ai loro
cavalli cantano le gesta compiute per aumentare il coraggio del popolo solo
allora il vento si confonde con il movimento del cavallo le penne gli
scalpi le frange ondeggiano
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