SOMMARIO

Anno XIII
Numero 22
Maggio 2021

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ARCHIVIO

 

 

Casacca e abito Cheyenne
di Marco Tenenti

Casacca da uomo Cheyenne, 1860. Regioni del Colorado e Kansas.
Confezionata in pelle di daino, pelli di bisonte, perline di vetro, pelli di ermellino, tessuto di lana, capelli umani, pittura. Conservata nel “Detroit Institute of Arts”.

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Questa straordinaria casacca è un classico esempio del periodo aureo dei cacciatori nomadi a cavallo delle pianure. Nel 1860 le pianure del Kansas erano nere di bisonti e un cacciatore a cavallo poteva in un sol giorno procurarsi tanto cibo da mantenere la famiglia per un anno intero, permettendo di passare il resto del suo  tempo a pregare e far la guerra. I Southern Cheyenne si spostavano nelle immense pianure tra il Colorado e il Kansas seguendo le mandrie, combattendo  Comanche e  Kiowa. Avevano per alleati le “Nuvole Azzurre” e i Lakota.

Le bande ricamate in perline di vetro sono in pelle di bisonte e quindi attaccate alla casacca confezionata in pelle di daino. Il colore blu profondo della parte superiore della casacca è sacro per gli Cheyenne perché associato alla confusione spirituale tra Terra e Cielo. Le pelli di ermellino e l’immagine delle libellule sulle maniche rappresentano il dettaglio del coraggio del possessore guerriero. L’ermellino, raro come ornamento tra gli Cheyenne (più usato dai Blackfoot e dai Crow), è considerato per la sua ferocia e per il suo carattere un grande predatore, quindi rappresentava l’aggressività extraspecifica del guerriero. La libellula, per la sua abilità, evita danni quasi senza sforzo e rappresenta in qualche modo l’agilità e l’astuzia del possessore guerriero che guida la spedizione di guerra senza danno.

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Vestito femminile dei Southern Cheyenne. Agenzia di Fort Sill, Oklahoma. Anno1980. Questo abito è confezionato in pelle di daino ed è adornato con conchiglie di Ciprea, perline di vetro, coni di stagno e pittura. In questo momento appartiene e si può vedere al Buffalo Bill Historical Center a Cody nel Wyoming.

Questo modello di vestito è stato popolare tra le ragazze  Cheyenne e Arapaho meridionali e dei Kiowa durante i primi tempi della vita nelle riserve, quindi dal 1980 in poi. È costituito da due parti formate da tre pelli di cervo: due unite nel senso della lunghezza per formare la gonna sopra le quali è allacciata la terza come corpetto.

Molti vestiti di questo stile sono stati decorati con conchiglie di Ciprea, possiamo quindi affermare che i commercianti avevano una discreta richiesta di questo oggetto esotico e molto usato dalle popolazioni primitive dell’Africa. Possiamo affermare che nell’epoca delle riserve queste conchiglie abbiano sostituito i denti d’alce che servivano, quando le alci esistevano ancora, ad abbellire questi vestiti. Insieme alle conchiglie di Ciprea possiamo notare dei raffinati ricami di perline ovviamente, data l’epoca, in sead beed. Sembra che l’uso aggiuntivo della pittura sia caratteristica delle pianure meridionali in questo periodo

Nota

Nelle Riserve gli indiani vestivano come i bianchi, questi abiti erano esclusivamente cerimoniali



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