SOMMARIO

Anno XIII
Numero 22
Maggio 2021

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ARCHIVIO

 

 

 

 

Schiavitù e cannibalismo tra gli indiani del nordamerica
di Babara Hoffmann

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L’avvento del cavallo arabo-berbero aveva modificato radicalmente le relazioni tra le popolazioni residenti ai bordi delle pianure centrali, tale diffusione è ovviamente legata all’elemento bianco in questo caso spagnolo, come si sa prima di loro le pianure erano esclusivamente il regno dei bisonti.
Per trovare qualche insediamento occorre andare a Quivira sulle rive del Mississippi tra gli agricoltori Caddo che vivevano abbastanza serenamente coltivando mais zucche e meloni in primitive fattorie sparse costituite da capanne rettangolari circondate dagli appezzamenti coltivati, sembra che avessero scambi commerciali con i Pueblo confortati da ritrovamenti di loro ceramiche, scambi che presumibilmente avvenivano lungo l’Arkansas.

Poi venne l’inferno

I Paduca del Nuovo Messico acquisirono l’arte equestre e per soddisfare la richiesta di schiavi degli spagnoli attraversavano le pianure devastando Quivira, uccidevano gli uomini, catturavano donne e bambini che vendevano in Messico e bruciavano le abitazioni. I Paduca erano gli Apache della Prateria, avevano cavalli e armi di ferro spagnole, per sopravvivere i Caddo si riunirono in grossi villaggi fortificati e le loro dimore divennero solide capanne di terra circolari.

Un dettagliato resoconto spagnolo del 1692 è istruttivo, gli schiavi Quivira venivano venduti non solo ai Bianchi ma anche a indiani Pueblo in cambio di cavalli e armi di ferro per continuare le razzie. Nel  mese di maggio 1694 i Paduca tornarono, trionfanti di bottino da vendere dopo un’incursione, alla fiera del Nuovo Messico, ma per qualche ragione non vi fu domanda e gli Apache  sgozzarono per rabbia gli schiavi ,che erano molti  facendo inorridire gli stessi spagnoli.

I Caddo abbandonarono il territorio, andarono a Nord e fecero i loro villaggi sul Loup e sul Missouri e sono conosciuti  come Pawnee, Skidi e Arikara.

Non si hanno notizie certe sulla schiavitù prima dell’epoca storica nelle pianure centrali, se esisteva era in forma ridotta mentre a Sud tra i Precolombiani era più diffusa in quanto alla base dei sacrifici umani religiosi: nel periodo immediatamente successivo i Pawnee riorganizzati reagirono respingendo i Paduca vendendo i prigionieri catturati ai Francesi del Mississippi in cambio di armi di ferro, il commercio di schiavi indiani fu fiorente fino a fine 800 nelle pianure non solo tra bianchi del Messico o del Texas ma anche tra le tribù indiane. Il mondo era piuttosto crudele da quelle parti ma lo era anche su una nave da guerra inglese.

Il cannibalismo era ed è meno pubblicizzato credo per pudore, ma altrettanto diffuso soprattutto tra gli agricoltori di lingua Caddo, cospicui ritrovamenti di ossa umane emerse da siti archeologici sono state esaminate, molte ossa ritrovate sono spezzate probabilmente per succhiarne il midollo. I siti sono in genere in resti di villaggi permanenti sull'Arkansas in prossimità del Missouri, non sappiamo  esattamente se si tratti di cannibalismo magico, rituale o profano, probabilmente essendo primitivi agricoltori è probabile quella rituale a scopo propiziatorio.
Il rito del sacrificio umano è stato praticato dai Pawnee per quasi tutto l’800, solevano uccidere una vergine alla “stella del mattino” per aver un buon raccolto. Il cannibalismo profano veniva sicuramente praticato dai Tonkawa che essendo mortali nemici dei Comanche avevano l’abitudine di mangiarli ma credo più per spregio che per fame.

Nota

L’antropofagia era diffusa tra i popoli primitivi delle foreste equatoriali con vocazioni agricole, poteva essere magica, rituale, giudiziaria, ma  anche profana. Nel Nord America esisteva soprattutto tra le genti dell’est ma  meno conosciuta perché spesso è stata sottaciuta

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A proposito dei Pawnee
Senti un po’ cosa scrive George Hide

"Le donne che sgobbavano dal mattino alla sera, che svolgevano il lavoro agricolo solo loro, costruivano capanne, tagliavano e trasportavano la legna ed eseguivano tutti i lavori manuali, si sentirono molto offese quando i missionari governativi tentarono di trasformare in sgobboni i loro guerrieri " nel 1862
curioso no?
Nota
L’Esercito fu per gli indiani il male minore, furono i missionari quello peggiore, essi volevano farli diventare come i bianchi, distruggendo con mezzi ben più violenti dei fucili la loro cultura, i loro mezzi erano di una tremendi, si basavano su fame e ricatto ,e si ritenevano ben più pacifici dei soldati.
Per i soldati gli indiani “ostili” erano nemici da combattere per i missionari non erano uomini ma anime.
La tragedia era:
° insediamenti
° Esercito per difendere gli insediamenti
° i missionari
Ma l’ultimo flagello era ed è costituito dal turismo, la piaga del turismo elimina i brandelli di cultura superstite nel mondo.
Le femministe , gli amici odierni degli indiani non li amano affatto per quello che erano, non li conoscono leggono i libri di Zucconi, amano il film della loro bianca mente, se conoscessero il loro comportamento li detesterebbero.
Infatti i libri che leggono sono di ignorante banalità, assomigliano a Balla coi lupi, amano i vestiti ricamati con le perline di vetro, i dorsi a tartaruga, ben si guardano dalle letture oneste e sincere.
Detestano i Pawnee del film perché cattivi, non sanno neanche chi sono

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