I Nasi Forati volevano rendersi conto cosa ci fosse all’Est,
luogo da cui provenivano gli uomini bianchi con i loro favolosi tesori.
Fù così che Il Consiglio tribale scelse di agire nel 1831. I
Nasi Forati come sapete appartengono alla cultura del cavallo anche se abitano
le montagne e tutte le estati scendono nelle praterie per l’annuale caccia al
bisonte, quasi sempre insieme ai loro amici Teste Piatte; le pianure sono
pericolose, piene di nemici, di Piedi Neri di Sioux.
Gli indiani prescelti per il viaggio lasciarono gli
accampamenti di caccia per proseguire verso oriente, probabilmente con la mezza
brigata di Lucien Fontenelle; il clima delle pianure è terribile per gente di
montagna e due Teste Piatte che si erano unite al gruppo rinunciarono e
tornarono indietro, anche un Nasi Forati rinunciò, i rimanenti quattro indiani
continuarono e raggiunsero St. Louis, essi erano Uomo del Mattino un Teste
Piatte e tre Nasi Forati , il capo Aquila Nera, Niente corna in Capo e Ghette di Coniglio
Il loro viaggio era iniziato a maggio ed erano arrivati a
St. Louis in settembre, non è per noi immaginabile il loro pensiero quando
videro la città, avevano attraversato il Deserto Americano, vedevano enormi
magazzini delle Compagnie delle Pellicce rigurgitanti di merci, vedevano una
quantità di uomini enorme.
La città era piena di Indiani ma nessuno veniva da così
lontano, nessuno sapeva la loro lingua, proiettati dalla preistoria nel XIX
secolo, vera fantascienza.
Testa Rossa William Clark grande amico dei Nasi Forati conosciuti durante la spedizione al Pacifico
del 1802 capì tramite linguaggio dei segni cosa chiedessero, ma lo capì in
termini religiosi.
“Medicina” per l’indiano selvaggio è “potere magico”, esso
può trascendere nel Mistero, nello Spirito ma rimane differente da quello
inteso dall’uomo bianco.
Aquila Nera il Capo
Guerriero Nasi Forati morì a St. Louis il 31 ottobre, fu seppellito nel
cimitero cattolico dopo essere stato battezzato da Padre Saulinier, Uomo del
Mattino morì poco dopo e seppellito anche lui nel cimitero cattolico con
l’estrema unzione di Padre Rous.
Del gruppo rimanevano solo due vivi più soli e più spaesati
che mai.
Sembra che Catlin li abbia incontrati sul battello a vapore
Yellostone che risaliva il Missouri verso Ft. Pierre alla fine di marzo del
1832, cercavano di tornare nelle loro montagne, ma solo uno sopravvisse perché
Niente corna in Capo mori sull’alto Missouri, Gambali di Coniglio proseguì
verso occidente finche incontro una banda di caccia di Nasi Forati che cacciava a Est delle montagne, a
loro racconto il suo viaggio; non arrivo mai a casa: fu ucciso dai Piedi Neri
nell’autunno del 1832.
Le conseguenze di questo straordinario viaggio nello spazio
e nel tempo furono disastrose, i bianchi istruiti di St Louis capirono che
volessero essere convertiti al Cristianesimo, capirono male non avevano
mentalità per comprendere gli indiani e misero in azione un progetto per
inviare tra i Nasi Forati l’arma più pericolosa: missionari.
Interpellarono il Christian Advocate accendendo il fuoco sacro, essi inviarono uno stregone
bianco tra le Teste Piatte e i Nasi Forati nel 1834, ma questo non si fermò
divenne un imprenditore fondiario e proseguì all’Oregon, non fece danni ma ne
seguirono altri che “ ci credevano” quelli furono micidiali.
I Nasi Forati non volevano
essere convertiti, volevano apprendere la Medicina potente dell’uomo bianco.
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Niente Corna Sul Capo
Il ritratto è stato eseguito da Catlin nel marzo del
1832, è un documento eccezionale, i due uomini si erano incontrati
per caso sullo Yellowstone, il battello che risaliva il Missouri, infatti non
si sa se il ritratto sia stato fatto a St. Louis o più probabilmente durante
la sosta a Ft. Pierre
In ogni caso non sul battello, sul quale la confusione era
notevole.
Niente Corna Sul Capo, indossa una casacca decorata con bande ricamate
con aculei di porcospino come era in uso nel periodo precedente alla
diffusione delle perline di vetro, provenienti da Venezia, gli aculei sono probabilmente
tinti con colori di commercio,una decina di ciocche di scalpi ornavano
il girocollo.
Non è detto che la casacca appartenesse effettivamente
a Niente Corna Sul Capo, potrebbe essere stata nel bagaglio di Catlin e
usata per il ritratto, cosa non inusuale, comunque evidenzia
come erano le casacche dei nomadi in quei tempi ben diverse da
quelle dell’epoca delle riserve.
Il Nasi Forati stava rientrando nella sua terra, dopo aver
attraversato le pianure ed è una gran fortuna per noi che avesse incontrato
Catlin per caso, Niente Corna Sul Capo non riuscì a tornare a casa, morì per
malattia poco dopo aver posato per questo ritratto.
Due parole per inquadrare storicamente questo viaggio
I primi uomini bianchi che i Nasi Forati videro furono
probabilmente gli Americani della spedizione al Pacifico avvenuta nel 1804,
erano soldati che dovevano esplorare la Louisiana acquistata dalla Francia poco
prima e che avviò il commercio montano: lo sfruttamento delle pellicce
soprattutto di castoro.
L’affare era grosso e le compagnie che erano nate per
sfruttarlo si facevano una concorrenza spietata e spesso sanguinosa. Le
principali erano due l’American fur company e la Roky Mountain fur Company
entrambe Americane Lucien Fontenelle era uno della prima, appartenevano alla
seconda Smith, Bridger, Fitzpatrick sono i principali, poi cerano gli inglesi
della Baia di Hudson.
Sul Missouri correva la frontiera tra il paese di Dio: gli
Stati Uniti e il deserto americano oltre il quale si ergevano maestose le montagne.
All’epoca il bisniss era sulle montagne in quanto le pelli
di castoro avevano valore paragonabile al petrolio dei giorni nostri, i trapper
avevano buoni rapporti con i Nasi Forati e le Teste Piatte mentre i Piedi Neri
erano nemici. Vi era un flusso mercantile cospicuo che attraversava le pianure
e si svolgeva sulle montagne, esso riforniva sia le Brigate di trapper sia gli
indiani. I guadagni erano tali da coprire le enormi spese di trasporto delle
merci che partivano da St. Louis ormai città situata alla confluenza del
Missisipi col Missouri.
Per quanto rozzi i trapper, le loro armi e per mentalità
erano moderne, appartenevano all’era industriale gli indiani no. L’età della
pietra si confrontava con la tecnologia evoluta del XVIII secolo e ne era stupefatta,
lo scopo del viaggio all’Est dei Nasi Forati era per apprendere questa
tecnologia, questo “potere” che per la mentalità primitiva era “medicina” cioè
magia. Gli Americani capirono una cosa diversa, pensarono fosse una questione
religiosa
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