Parte prima
Cassino - marzo 1944
Elogio alla 1ma Divisione Paracadutisti
Il 17 marzo alle 8 del mattino Cassino fu cancellata dal bombardamento aereo
e dal susseguente bombardamento d’artiglieria che durò fino alle 2 del
pomeriggio.
Erano
trecento gli uomini del 3° Reggimento Paracadutisti.
Dopo
il terrificante bombardamento erano rimasti in vita un centinaio di
Paracadutisti, essi uscirono intontiti dalle rovine della città rasa al suolo
si annidarono tra le macerie e fermarono gli Alleati.
Note
La
resistenza dei Paracadutisti tedeschi a Cassino nella 3 battaglia non è
facilmente comprensibile soprattutto ora e soprattutto dagli Italiani, dopo
settant’anni di martellamento ideologico, dove i tedeschi erano i cattivi e gli
alleati buoni, si stenta credere che essi potessero essere trecento spartani,
già alle elementari per non parlare ai licei la propaganda democratica
vincitrice insegna ad amare Atene.
Ogni
discorso politico, ogni film illustra il “tedesco” malvagio, una marionetta, e
non solo nei film americani di guerra ma anche nello splendido “mucchio
selvaggio”, il malvagio era tedesco, giapponese, sovietico, arabo o comunista
cinese.
Perché?
Chi
si è posto la domanda ben lo sa.
Ritornando a Cassino
si conosce bene la versione Alleata, tra l’altro piena di rispetto verso i
difensori, meno è conosciuto lo Spirito Tedesco, la terribile fatica dei
portatori per rifornire i soldati annidati tra le rovine sia di Cassino sia
dell’Abbazia, solo di notte e sotto il fuoco alleato, una la fila
ininterrotta; tre mesi di sacrifici e sangue aveva unito in maniera incredibile
quei ragazzi, sì perfettamente addestrati dal severo e amato Comandante Richard
Heidrich ma animati da un incrollabile ideale che i soldati Alleati non avevano,
gli atti cavallereschi reciproci, barelle imprestate e riportate, l’abbandono
della posizione di quota 435 diventata insostenibile per i Gurkha, sfilati
indietro con vistosi bendaggi agitando bandiere della Croce Rossa, i
Paracadutisti non spararono un colpo contro di loro e avanti così.
Quei ragazzi, erano
giovani volontari, ben sapevano che l’avanzata alleata in Italia avrebbe
offerto ottime basi per le incursioni aeree sulla Patria.
Molti li definirono
esaltati, fanatici, erano solo ragazzi che credevano nell’importanza di quello
che facevano e lo dimostrarono morendo a Cassino.
La 1 ma Divisione
Paracadutisti era stremata, con Compagnie ridotte a tre uomini, restavano
incrollabili davanti a uno spiegamento di uomini e mezzi inesauribile.
Parte seconda
La fine del colonialismo storico
La
sera del 17 maggio (1944) le staffette portarono l’ordine alla linea di
ritirarsi, esse trovarono i miseri resti del 3° Reggimento Paracadutisti
Tedesco ancora ai loro posti di combattimento. La 1 Compagnia si era trovata
per sei giorni nel punto cruciale, di Lei restavano vivi un Ufficiale, un
Maresciallo e un Soldato tutti gli altri erano morti sul Monte Calvario (Calvario
era ed è il vero nome del monte).
I
Paracadutisti abbandonarono il monte con la Morte nel Cuore, abbandonarono per
ordine superiore la posizione tenuta con sangue unghie e denti per tre mesi,
sorella Morte, neanche Lei restò lassù.
Note
Quando
il 18 maggio il 12° Reggimento Podolski mosse l’attacco nell’Abbazia vi erano
solo un paio di feriti gravi che non potevano essere evacuati.
La
bandiera Polacca sventolava sui resti dell’Abbazia, la battaglia di Cassino era
quasi terminata.
Era
stata una vittoria degli Alleati o dei Tedeschi?
O
di nessuno?
I
Polacchi si erano schiantati contro Cassino, che erano morti anche loro a
migliaia, che fine avrebbero fatto? E gli Indiani? Tornati in India? Avrebbero
continuato ad amare gli Inglesi? E gli Algerini avrebbero continuato in futuro
a combattere per o contro la Francia? I Neo Zelandesi sarebbero rimasti nel Commonwealth?
A
Cassino iniziò la fine del vecchio colonialismo e iniziò quello economico che
sarebbe diventato globale e ben più nocivo per l’umanità.
Gli
inglesi si erano sforzati per perdere l’Impero, gli Americani avevano pagato e “molto”
guadagnato.
Tanto
a crepare erano i poveracci.
Parte terza
Cassino 1944
Lo
stupro di Esperia
Chi
sono i Barbari?
Il
C.E.F. con aspri combattimenti si era aperto la strada tra i Monti Aurunci, di
fatto sfondando la linea Gustav e determinando l’inizio dell’abbandono di
Cassino, i Paracadutisti evacuarono invitti per non finire intrappolati. L’ala
destra della 10ma Armata Tedesca cedeva terreno, combatteva da mesi, ostacolando
Forze immense contrarie, era stremata. Grazie alla sua avanzata sugli aspri
monti aveva determinato l’abbandono della valle dell’Iri da parte dei Tedeschi
che per tanto tempo l’avevano difesa.
Note
Il
C.E.F. era il Corpo di Spedizione Francese, era l’Armèe ed era formata da
Divisioni Coloniali i cui effettivi erano costituiti da truppe arruolate
tra montanari Marocchini e Algerini e Tunisini, la totalità degli
Ufficiali superiori era Francese anche se alcuni ufficiali subalterni erano
nord africani; pochi.
La
vulgata attribuisce lo scempio ai “Marocchini”, sì loro l’avevano commesso ma
la responsabilità era del Comando dell’Esercito Francese che non solo l’aveva
permesso ma addirittura incentivato promettendolo come “premio”.
I
polacchi erano correttissimi, corretti gli Indiani, per non parlare dei
Canadesi che avevano assistito a episodi orripilanti con disgusto.
I
Marocchini si presero la colpa dei loro misfatti dal mondo intero Alleati
compresi.
Ma
la responsabilità di chi era?
Ascoltando
le parole di Ahmed Ben Bellà si capisce, Lui era là e dice chiaro chi erano i
responsabili.
Tanto
a crepare erano i poveracci
Ps
Stupro
e saccheggio fenomeno diffuso anche ai giorni nostri non solo in Italia o a
Berlino a quei tempi.
Parte quarta
Cassino 1944
Conseguenze
Cassino
fu molto più di un episodio, Stalingrado ebbe enorme importanza militare, si
confrontavano Russi e Tedeschi; davanti a Cassino vi era il Mondo:
Inglesi,Canadesi, Indiani, Maori, Neo Zelandesi, Gurkha, Francesi, Nord
Africani, Polacchi, Americani, Brasiliani.
Le
quattro battaglie di Cassino ebbero un valore tattico enorme, enorme anche dal
punto di vista strategico ma ancora più enormi furono le conseguenze politiche.
L’Inghilterra
voleva i Balcani per arginare l’espansione Comunista, gli Stati Uniti allora
non compresero l’importanza dei Balcani.
I
Tedeschi nel '43 non avevano quasi nessuno in Italia e quei pochi erano stati
richiesti dall’Italia stessa per difendere la Sicilia, loro avevano perso tutto
l’Esercito da Combattimento in Tunisia, perdita dal punto di vista militare che
fu vera catastrofe. Il Feldmaresciallo Albert Konrad Kesselring era un Generale
dell’Aria e la sua visione della guerra era aerea a differenza di quella di
Rommel che era terrestre, (i Paracadutisti Tedeschi appartenevano alle Forze
dell’Aria).
Kesselring
era un magnifico soldato, idolatrato anche dall’ultimo dei suoi soldati
(lo so per certo). Condusse la Campagna d’Italia con inconfutabile bravura fino
alla resa della Germania senza condizioni.
I
“vincitori” credevano e credono tutt’ora di essere moralmente migliori, che i
loro non valori fossero valori universali, validi anche per la Russia e per la
Cina.
Ma
per dirla alla Marx:
chi
di economia colpisce di economia perisce.
Dopo
aver raso al suolo l’intera Germania i “vincitori” distrussero lo Spirito
Tedesco, lo fecero con metodo e mezzi e vi riuscirono perfettamente, finirono
quello che avevano iniziato dopo guerra del 14.
Ma
distruggendo la Germania hanno asportato il cuore dell’Europa riducendola a
quello che ora è.
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