SOMMARIO

Anno XIV
Numero 23
Febbraio 2022

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ARCHIVIO

 

 

 

 

Le Termopili d'Italia
di Babara Hoffmann

Parte prima
Cassino - marzo 1944
Elogio alla 1ma Divisione Paracadutisti

Il 17 marzo alle 8 del mattino Cassino fu cancellata dal bombardamento aereo e dal susseguente bombardamento d’artiglieria che durò fino alle 2 del pomeriggio.

Erano trecento gli uomini del 3° Reggimento Paracadutisti.

Dopo il terrificante bombardamento erano rimasti in vita un centinaio di Paracadutisti, essi uscirono intontiti dalle rovine della città rasa al suolo si annidarono tra le macerie e fermarono gli Alleati.

Note

La resistenza dei Paracadutisti tedeschi a Cassino nella 3 battaglia non è facilmente comprensibile soprattutto ora e soprattutto dagli Italiani, dopo settant’anni di martellamento ideologico, dove i tedeschi erano i cattivi e gli alleati buoni, si stenta credere che essi potessero essere trecento spartani, già alle elementari per non parlare ai licei la propaganda democratica vincitrice insegna ad amare Atene.

Ogni discorso politico, ogni film illustra il “tedesco” malvagio, una marionetta, e non solo nei film americani di guerra ma anche nello splendido “mucchio selvaggio”, il malvagio era tedesco, giapponese, sovietico, arabo o comunista cinese.

Perché?

Chi si è posto la domanda ben lo sa.

Ritornando a Cassino si conosce bene la versione Alleata, tra l’altro piena di rispetto verso i difensori,  meno è conosciuto lo Spirito Tedesco, la terribile fatica dei portatori per rifornire i soldati annidati tra le rovine sia di Cassino sia dell’Abbazia, solo di notte e sotto il fuoco alleato, una la fila  ininterrotta; tre mesi di sacrifici e sangue aveva unito in maniera incredibile quei ragazzi, sì perfettamente addestrati dal severo e amato Comandante Richard Heidrich ma animati da un incrollabile ideale che i soldati Alleati non avevano, gli atti cavallereschi reciproci, barelle imprestate e riportate, l’abbandono della posizione di quota 435 diventata insostenibile per i Gurkha, sfilati indietro con vistosi bendaggi agitando bandiere della Croce Rossa, i Paracadutisti non spararono un colpo contro di loro e avanti così.

Quei ragazzi, erano giovani volontari, ben sapevano che l’avanzata alleata in Italia avrebbe offerto ottime basi per le incursioni aeree sulla Patria.

Molti li definirono esaltati, fanatici, erano solo ragazzi che credevano nell’importanza di quello che facevano e lo dimostrarono morendo a Cassino.

La 1 ma Divisione Paracadutisti era stremata, con Compagnie ridotte a tre uomini, restavano incrollabili davanti a uno spiegamento di uomini e mezzi inesauribile.

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Parte seconda

La fine del colonialismo storico

La sera del 17 maggio (1944) le staffette portarono l’ordine alla linea di ritirarsi, esse trovarono i miseri resti del 3° Reggimento Paracadutisti Tedesco ancora ai loro posti di combattimento. La 1 Compagnia si era trovata per sei giorni nel punto cruciale, di Lei restavano vivi un Ufficiale, un Maresciallo e un Soldato tutti gli altri erano morti sul Monte Calvario (Calvario era ed è il vero nome del monte).

I Paracadutisti abbandonarono il monte con la Morte nel Cuore, abbandonarono per ordine superiore la posizione tenuta con sangue unghie e denti per tre mesi, sorella Morte, neanche Lei restò lassù.

Note

Quando il 18 maggio il 12° Reggimento Podolski mosse l’attacco nell’Abbazia vi erano solo un paio di feriti gravi che non potevano essere evacuati.

La bandiera Polacca sventolava sui resti dell’Abbazia, la battaglia di Cassino era quasi terminata.

Era stata una vittoria degli Alleati o dei Tedeschi?

O di nessuno?

I Polacchi si erano schiantati contro Cassino, che erano morti anche loro a migliaia, che fine avrebbero fatto? E gli Indiani? Tornati in India? Avrebbero continuato ad amare gli Inglesi? E gli Algerini avrebbero continuato in futuro a combattere per o contro la Francia? I Neo Zelandesi sarebbero rimasti nel Commonwealth?

A Cassino iniziò la fine del vecchio colonialismo e iniziò quello economico che sarebbe diventato globale e ben più nocivo per l’umanità.

Gli inglesi si erano sforzati per perdere l’Impero, gli Americani avevano pagato e “molto” guadagnato.

Tanto a crepare erano i poveracci.


Parte terza

Cassino 1944
Lo stupro di Esperia

Chi sono i Barbari?

Il C.E.F. con aspri combattimenti si era aperto la strada tra i Monti Aurunci, di fatto sfondando la linea Gustav e determinando l’inizio dell’abbandono di Cassino, i Paracadutisti evacuarono invitti per non finire intrappolati. L’ala destra della 10ma Armata Tedesca cedeva terreno, combatteva da mesi, ostacolando Forze immense contrarie, era stremata. Grazie alla sua avanzata sugli aspri monti aveva determinato l’abbandono della valle dell’Iri da parte dei Tedeschi che per tanto tempo l’avevano difesa.

Note

Il C.E.F. era il Corpo di Spedizione Francese, era l’Armèe ed era formata da Divisioni Coloniali i cui effettivi erano costituiti da truppe arruolate tra  montanari Marocchini e Algerini e Tunisini, la totalità degli Ufficiali superiori era Francese anche se alcuni ufficiali subalterni erano nord africani; pochi.

La vulgata attribuisce lo scempio ai “Marocchini”, sì loro l’avevano commesso ma la responsabilità era del Comando dell’Esercito Francese che non solo l’aveva permesso ma addirittura incentivato promettendolo come “premio”.

I polacchi erano correttissimi, corretti gli Indiani, per non parlare dei Canadesi che avevano assistito a episodi orripilanti con disgusto.

I Marocchini si presero la colpa dei loro misfatti dal mondo intero Alleati compresi.

Ma la responsabilità di chi era?

Ascoltando le parole di Ahmed Ben Bellà si capisce, Lui era là e dice chiaro chi erano i responsabili.

Tanto a crepare erano i poveracci

Ps

Stupro e saccheggio fenomeno diffuso anche ai giorni nostri non solo in Italia o a Berlino a quei tempi.

 

Parte quarta
Cassino 1944
Conseguenze

Cassino fu molto più di un episodio, Stalingrado ebbe enorme importanza militare, si confrontavano Russi e Tedeschi; davanti a Cassino vi era il Mondo: Inglesi,Canadesi, Indiani, Maori, Neo Zelandesi, Gurkha, Francesi, Nord Africani, Polacchi, Americani, Brasiliani.

Le quattro battaglie di Cassino ebbero un valore tattico enorme, enorme anche dal punto di vista strategico ma ancora più enormi furono le conseguenze politiche.

L’Inghilterra voleva i Balcani per arginare l’espansione Comunista, gli Stati Uniti allora non compresero l’importanza dei Balcani.

I Tedeschi nel '43 non avevano quasi nessuno in Italia e quei pochi erano stati richiesti dall’Italia stessa per difendere la Sicilia, loro avevano perso tutto l’Esercito da Combattimento in Tunisia, perdita dal punto di vista militare che fu vera catastrofe. Il Feldmaresciallo Albert Konrad Kesselring era un Generale dell’Aria e la sua visione della guerra era aerea a differenza di quella di Rommel che era terrestre, (i Paracadutisti Tedeschi appartenevano alle Forze dell’Aria).

Kesselring era un magnifico soldato, idolatrato anche dall’ultimo dei suoi soldati  (lo so per certo). Condusse la Campagna d’Italia con inconfutabile bravura fino alla resa della Germania senza condizioni.

I “vincitori” credevano e credono tutt’ora di essere moralmente migliori, che i loro non valori fossero valori universali, validi anche per la Russia e per la Cina.

Ma per dirla alla Marx:

chi di economia colpisce di economia perisce.

Dopo aver raso al suolo l’intera Germania i “vincitori” distrussero lo Spirito Tedesco, lo fecero con metodo e mezzi e vi riuscirono perfettamente, finirono quello che avevano iniziato dopo guerra del 14.

Ma distruggendo la Germania hanno asportato il cuore dell’Europa riducendola a quello che ora è.

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