Risolviamo i
problemi, un passo indietro per farne tanti avanti.
Una delle
situazioni più frequenti che ci troviamo a gestire nei nostri corsi è la
mancanza di comunicazione tra cavalli e cavalieri.
Frasi come “mi prende in giro”, “non vuol fare ciò che gli chiedo”, “ …il mio
cavallo è pigro, non vuole andare avanti..”, “…questo cavallo è duro in
bocca..” e via andando all’ infinito, tutte frasi che evidenziano l’abisso che
esiste in molti rapporti tra uomo e cavallo.
Poco frequentemente ci capita di conoscere cavalieri che “pensano”e si chiedono
perché il loro cavallo manifesti degli atteggiamenti simili.
Il problema
fondamentale è che, nella maggior parte dei casi, per il cavaliere, la colpa è
sempre del cavallo.
Il nostro grande
mentore Ray Hunt, apriva sempre i suoi corsi dicendo questa frase “…non sono
qui per risolvere i problemi dei vostri cavalli, bensì per risolvere i problemi
che voi avete creato nei vostri cavalli, se qualcuno non è d’accordo con
questo, è pregato di andarsene”.
Ray non era un uomo
di mezze parole.
Diceva ciò che pensava e senza tanti filtri.
Il suo amore e rispetto per i cavalli era assoluto e non tollerava su di loro
violenze o soprusi.
Usava dire
spesso…”i cavalli non sbagliano mai, i cavalli hanno sempre ragione.”
Noi crediamo
fermamente in questa idea e la constatiamo sul campo ogni giorno. I danni che
una doma approssimativa può creare in un cavallo sono immensi e spesso
difficili da risolvere. L’estrema diffusione di video e testi sulla doma e
l’addestramento dei puledri ha, da una parte favorito e diffuso la comprensione
di alcune tecniche, dall’altra ha dato a molti l’illusione che domare ed
educare un puledro sia cosa semplice e rapida e non richieda invece una competenza
specifica.
Molti addestratori
“fai da te” si sono improvvisati professionisti, generando una stirpe di
cavalli maleducati, impauriti, rigidi e, a volte, pericolosi.
Situazione bene
evidenziata nello splendido film-documentario BUCK, dove una troupe cinematografica
ha seguito il nostro grande amico e Maestro Buck Brannaman per due lunghi anni,
durante i suoi clinics in giro per il Nordamerica. Nel film Buck puntualizza
proprio questo argomento, ovvero la tendenza generale di inventarsi metodi di
addestramento o peggio autoproclamarsi “uomini di cavalli “ (horsemen) senza
avere l’esperienza e le conoscenze adeguate.
In molti casi
questo errore deriva da problemi di ego del cavaliere, che vuole salire di
“rango” fingendo di essere in grado di addestrare da solo il proprio cavallo
oppure, nei casi peggiori, addestrarne altri per amici, conoscenti o clienti.
Inevitabilmente
questi poveri puledri, usciti dalle mani poco esperte di individui privi di
competenza, rimangono con grosse lacune educative, manifestano segni di
squilibrio in materia di comprensione e comunicazione e quindi sviluppano
difese importanti.
Ci troviamo spesso
a lavorare con cavalli del genere.
Cavalli che sgroppano, si impennano, recalcitrano, scartano, mordono ,
calciano.
Soggetti che oramai hanno perduto la voglia di collaborare con l’uomo perché
sono stati traditi, picchiati, umiliati oppure viziati e trattati come bambole
dai vari proprietari.
Quante volte
dobbiamo sentire la frase …”questo cavallo l’ho fatto io “…ebbene la nostra risposta
è “ questo cavallo lo ha fatto sua mamma, quello che hai fatto tu è combinare
dei grossi guai…”
Molti proprietari
acquistano puledri oppure cavalli che già hanno sviluppato diverse difese e
pensano di “mettere a posto” i vari soggetti senza averne la minima idea.
Questi personaggi,
spesso fanno un altro lavoro, di conseguenza non hanno mai maturato
l’esperienza di anni ed anni di chi invece di questa passione ne ha ricavato un
mestiere.
Mestiere difficile
che necessita conoscenze approfondite e lunghi tempi di apprendimento.
Purtroppo è abitudine diffusa credere che invece qualsiasi cavaliere “della
domenica” sia in grado di gestire un cavallo con problemi o domare un puledro.
Sovente il problema nasce anche dalla voglia di risparmiare sulla doma, ma come
dice il proverbio…”se pensi che sia costoso affidarti ad un
professionista…prova con un dilettante e te ne accorgerai..” Insomma alla fine
della storia, frequentemente nei nostri corsi ci troviamo a dover risolvere
tutti questi guai e lavorare con cavalli praticamente sdomi, arrabbiati,
contratti, aggressivi.
Spesso questi
soggetti hanno già cambiato diversi proprietari, girato per mille maneggi,
conosciuto molti commercianti.
Cavalli senza più
voglia di vivere.
Cavalli infelici.
Per noi aiutare questi cavalli a recuperare un sano rapporto con l’uomo basato
su comprensione, fiducia e rispetto è una missione.
Con dedizione ci impegniamo a restaurare le parti psicologiche danneggiate, a
ricucire gli strappi dell’addestramento, a colmare i buchi della doma
approssimativa.
Non è un lavoro
semplice.
A volte è anche
pericoloso.
Ma è il nostro
mestiere e lo facciamo con gioia.
Uno dei consigli che possiamo dare ai lettori è quello di pensarci bene due
volte prima di acquistare un puledro e se si rimane di questa idea è bene
affidarsi ad un professionista che sappia il fatto suo.
Ricordatevi inoltre che una volta domato, un puledro è ancora in una fase
delicata della sua vita e necessita di una progressione educativa solida.
Questa
progressione difficilmente sarà in grado di essere condotta da un cavaliere
principiante.
E’ buona cosa
evitare un’altra cattiva abitudine, ovvero acquistare un puledro per un bambino
perché …”così crescono insieme…”, non funziona quasi mai.
Non dimenticate
inoltre che i cavalli, per essere gestiti nella maniera corretta hanno bisogno
di equilibrio. Cercate di non essere aggressivi ma assertivi ma evitate, nello
stesso modo di essere troppo deboli e inclini a viziare i vostri cavalli. Un
cavallo ha bisogno di chiarezza, deve sapere chi seguire, voi dovreste essere
dei buoni capi per i vostri cavalli, dovreste dare loro l’esempio. Tutte le
altre strade, troppe coccole o troppe frustate, portano inevitabilmente a
generare grossi guai.
Spesso il problema
dei cavalieri è non aver chiaro il modo di comunicare col proprio cavallo, tra
i due si inizia ad instaurare nel tempo una grande confusione. La confusione
genera insicurezza, l’insicurezza genera paura. Dalla paura nascono i problemi
e la perdita della fiducia reciproca. Il rapporto è compromesso, a volte per
sempre.
Se avete dei
problemi di comunicazione con i vostri cavalli, cercate qualcuno che sia in
grado di aiutarvi, non andate a tentativi, sperimentare senza avere esperienza
e conoscenza è del tutto inutile.
Affidatevi a professionisti, mettete da parte, per un periodo l’idea del
raggiungimento di un traguardo sportivo e disegnate nella vostra mente un nuovo
traguardo…l’Armonia con i vostri cavalli.
Ray Hunt, DOCET !
La vostra vita
cambierà. Inizierete a capire i cavalli.
Smetterete di dire “…questo cavallo lo uso per…”, piuttosto sarete lieti di
parlare in un altro modo “…il mio cavallo ed io lavoriamo insieme…”.
I cavalli non si
usano, si montano.
I cavalli non sono
mezzi, attrezzi ma compagni di vita dotati di grande sensibilità.
Se vi accorgete
che il vostro cavallo sta sviluppando delle difese sempre più evidenti
chiedetevi qual è la causa, non cercate di risolvere l’effetto, andate a monte
del problema.
Tornate indietro
non cedete alla tentazione di andare in selleria a comprare un’imboccatura più
severa, un finimento coercitivo, non crediate che una frusta o uno sperone
possano aiutarvi.
Usate la testa,
usate il cuore, chiedetevi perché il cavallo si comporta in quel modo.
Qualcuno con lui
oppure voi stessi, ha commesso qualche errore, è evidente.
Se non siete in grado di capire quale affidatevi a chi invece ne è
capace.
Riconoscere di non essere in grado di risolvere un problema è già un grande
passo avanti.
Ma fate
attenzione, se consultate una persona competente, un Uomo di Cavalli serio,
lavorate insieme a lui, non lasciategli semplicemente il vostro cavallo.
Non sarà tempo
perso sarà tempo guadagnato.
Studiate,
imparate, fate esperienza in sella non seduti davanti ad un computer a guardare
video.
Andate
a cercare la sorgente della conoscenza, è proprio là fuori nell’anima
bellissima dei vostri cavalli
***
|