SOMMARIO

Anno II - numero 2 dicembre 2010

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ARCHIVIO

 

 

 

LE "SACRE" ALI DELL'ARIA

Tommaso Proietto (Max)

Mi è stato chiesto di scrivere un articolo sul rapporto uomo - rapaci, è una richiesta che mi ha fatto molto piacere ma nello stesso tempo mi ha messo in difficoltà, sono un uomo che tende a vivere le cose senza farsi troppe domande, senza cercare troppe spiegazioni, cercherò quindi di fare il possibile per trasformare in parole ciò che vivo nel rapporto con XENA (una poiana di Harris) e SELLI ( un gufo reale).


 

Innanzi tutto c’è da dire che prima che arrivi un rapace in casa, qualunque esso sia, bisogna avere già pronto tutto ciò che servirà per accudirlo, nutrirlo e ospitarlo. Sarà necessario che il “nido” destinato al vostro nuovo compagno di vita sia il più adatto possibile alla sua specifica specie e alle sue dimensioni. E già questo dovrebbe farvi riflettere su quanto sia necessario avere forti motivazioni per decidere di intraprendere la strada per diventare un falconiere. Per prima cosa è necessario ricercare un falconiere (che sia realmente tale) che ti insegni e ti segua nel cammino che stai per intraprendere. Bisogna quindi capire dove procurarsi il cibo necessario per sfamare il proprio rapace, comprendere come costruire da sé, avendone capacità e possibilità, i trasportini indispensabili per gli spostamenti in macchina, come costruire ed equipaggiare il luogo a lui destinato che sarà una voliera chiusa o una semi aperta, come e dove procurarsi il guanto per tenerlo al pugno e le altre mille cose necessarie al suo fabbisogno. Tutto questo è accaduto così come quando ho avuto la grande sorpresa che avrei presto avuto una splendida figlia e prima che arrivasse tra noi abbiamo dovuto prepararci per il suo arrivo comprando e disponendo ogni cosa per lei. Adesso potrete dire che esagero, ma se ami ciò che fai è sempre come una nuova nascita nella tua vita. All’ inizio non è stato per niente facile anche se avevo tutto ciò che mi occorreva, sapevo come usare ogni singolo oggetto destinato ad accudire ed addestrare il falco e soprattutto avevo il mio bel certificato del corso da me fatto per intraprendere la via del falconiere. Più si avvicinava il momento in cui sarebbe arrivata Xena a casa e più ero eccitato e confuso allo stesso tempo, quindi decisi di prendermi una settimana di ferie in modo da essere a disposizione della nuova arrivata.  Xena non sapeva ancora volare ma aveva già quasi tutte le penne delle ali e della coda e quindi si trovava nel giusto momento per essere imprintata al meglio. Dopo i primi due giorni  di assestamento tra noi due, durante i quali lei capì al volo che io ero la sua nuova fonte di cibo ed io mi resi conto di avere realmente e finalmente un falco femmina come compagna da accudire ed addestrare, la misi su una pertica, mi allontanai di pochi metri e la richiamai al pugno e lei dopo un po’ di esitazione volò sul mio pugno a prendersi il suo boccone e li fu una vera e propria botta di felicità. Lei era disponibilissima e non vedeva l’ora di fare un altro volo per venire a prendersi la carne, per due giorni è andata così: io a pochi metri e lei che volava sul mio pugno per prendersi il cibo, allora fu il momento di azzardare di più, perciò mi sono allontanato di circa 10-15 metri e la chiamai, se ne stava ferma a guardarmi e non sapeva che fare, come un uomo sull’orlo di un burrone al momento di una scelta che gli potrebbe cambiare la vita: che fare? Ed ecco che Xena decide di fidarsi di me e soprattutto della sua natura, si butta e in un attimo la trovo sopra la mia testa con sguardo smarrito che arriva in picchiata su di me, riesco a scostarmi per tempo così che lei si attacca sulle bisacce del gilè che indosso, ha lo sguardo impaurito, l’accarezzo per farla calmare, la stacco dalle bisacce, la prendo sul pugno e le do un boccone per ricompensa.  La tengo un po’ con me in modo da consolidare il passo eseguito poco prima e la rimetto al suo posto a riposare. Io fui letteralmente elettrizzato nel vederla abbandonarsi al volo sopra la mia testa, non esistono per me parole che possano descrivere ciò che provai in quel momento, dire fantastico,meraviglioso, splendido… non è abbastanza. Nei giorni seguenti è stato un susseguirsi di forti emozioni, Xena era sempre più precisa nel volo ed io ero………… nel giro di un mese Xena ha imparato a volare perfettamente, a rispondere al richiamo al pugno senza più esitazioni né tentennamenti e mi ha fatto comprendere che ormai si fidava di me. Quindi era arrivato il momento più importante dell’addestramento, quello in cui l’avrei liberata completamente per farmi seguire, mentre fino ad ora era stata vincolata dalla filania, una lunga fune che la teneva legata a me durante i suoi voli. Adesso era il mio turno di abbandonarmi e fidarmi di lei lasciandola libera di volare senza più filania che la limitasse, ero agitatissimo ma fiducioso del legame costruito, così la presi dal suo posatoio, la preparai al volo togliendole i doppi anelli e tenendola al mio fianco sul pugno per qualche minuto e poi via libera in volo, ebbi un tuffo al cuore, un misto di paura ed eccitazione mi presero nel vederla volare libera, si era appollaiata su di un ramo e si godeva il panorama circostante. Non badava più molto a me che ero sotto di lei ad ammirarla con la paura di perderla nel cuore, ma ecco che si gira verso di me e mi chiama come per gridarmi la sua felicità, io aspetto ancora un attimo per assaporarmi al meglio ogni attimo e imprimerlo al meglio dentro di me, allungo il pugno, la chiamo per nome e lei scende immediatamente sul pugno. E’ stata un’esperienza senza pari vederla imparare, vederla volare e infine vederla tornare da me.

                     

    Pullo di gufo reale (Selli)                       Pullo di poiana di Harris (Xena)

 

L’anno dopo decisi di intraprendere un nuovo viaggio, sapendo già dall’inizio che sarebbe stato ancora più difficile e completamente diverso, telefonai così all’allevatore di rapaci e ordinai un pullo di gufo reale. Questa volta, a differenza di Xena che presi già svezzata per via della mia inesperienza, Selli (il gufo reale) la presi che aveva ventitre giorni circa e la svezzai io stesso. Tutto nuovo e tutto diverso. Infatti c’è una grande differenza caratteriale tra un falco e un gufo reale: Selli fin da piccola è stata molto più sulle sue avendo un carattere un po’ più scontroso e anche ora fa le cose solo quando ne ha voglia, mentre Xena è più affettuosa e collabora molto di più. Ma io e Selli siamo riusciti con molta pazienza a trovare un punto di unione, fa sempre un po’ la scontrosa quando mi avvicino ma poi bastano due carezze affettuose e si lascia andare. Con Selli l’addestramento e molto più lento, essendo un animale molto più indipendente e per qualche verso più sensibile, quindi preferisco anche io andarci con calma senza stressarla più di tanto. Anche con Selli, nonostante avessi già avuto l’esperienza con Xena, ho avuto un bel botto al cuore nel vederla volare la prima volta e cominciare a rispondere ai primi richiami, ma come dicevo sopra con Selli vado molto più cauto perché anche con lei voglio costruire un legame solido e profondo. Con loro imparo ogni giorno qualcosa di nuovo, mi fanno sentire parte di qualcosa di grande nel mio essere un piccolo uomo che cammina in questa terra piena di magia e mistero. Oggi Xena ha circa tre anni e Selli uno e mezzo e quando le libero in volo io VOLO LIBERO nell’immenso Universo che ci circonda.