SOMMARIO

Anno IV
Numero 1
Gennaio 2012

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ARCHIVIO

 

 

 

 

SPEDIZIONE NELLE ANDE
di Marianna Neri

Cordigliera delle Ande – Provincia di Mendoza – Argentina.

Nei mesi estivi i mandriani andini conducono i capi di bestiame al pascolo sulle alture.
A dicembre uomini e animali compiono la transumanza dallo sterminato e magro pascolo di El Sosneado fino alle alture delle vicine montagne, lungo un percorso che risale l’alveo del Rio Atuel per circa 120 km. La transumanza è condotta tre volte, prima per le capre, poi per le vacche ed in fine per i cavalli, gli ultimi ed i più veloci a coprire la distanza.

“El Sosneado” altro non è altro che una curva lungo la strada.
E’ una deviazione della traiettoria infinitamente rettilinea della mitica Ruta National 40, che diversamente andrebbe a sbattere contro le montagne.

Oltre a ciò, sperduta nella pianura arida e immensa, ai piedi della cordigliera, a El Sosneado vive una minuscola comunità di minatori.
Estraggono zolfo ed altri minerali (compreso il petrolio) e diversi metalli dalle montagne vicine.
Poi c’è un benzinaio, una scuola con un insegnante ed un bidello (Nenè), una panetteria e la sede del parco del Cerro Sosneado, il monte più alto di questa zona, dove nasce il Rio Atuel.

C’è anche una locanda gestita da una signora bassetta e grassottella neanche troppo simpatica, che in compenso prepara ottimi cannelloni per cena e buone colazioni al mattino.

È proprio laggiù, nella località di El Sosneado, al km. 3000 della Ruta 40, che Don Pedro, il padre di Nené ha comprato per il futuro del figlio, ben 50.000 ettari di pascolo … anche se a me verrebbe da chiamarlo deserto.
I soldi per l’acquisto della terra li ha guadagnati anni fa quando, ancora giovane e forte, con cavalli e muli da basto portava le merci al di là e al di qua della frontiera.
Il Cile è piuttosto vicino e, risalendo l’alveo del fiume poco prima di raggiungerne la sorgente, puoi scorgere a sud il passo di “Las Lenas”, quello è il valico di frontiera.
Oggi Las Lenas è una rinomata stazione sciistica, ma un tempo è stato l’unico passaggio percorribile dal traffico discreto e segreto di Don Pedro e compagni.
Nené non trasporta merci, i tempi sono cambiati ed i guardiani della frontiera hanno abbandonato i posti di guardia lungo il confine.
In estate la scuola chiude e Nenè lascia sua moglie a gestire la casa a El Sosneado, per vivere sulle montagne e governare le bestie, oltre a ciò accompagna la gente curiosa a visitare le alture andine.

E’ così che i nostri destini si sono incrociati.



Un muro a secco.

Un muro di pietre molto vecchio, antico, forse eterno, tiene fuori il vento ed i fantasmi nella notte.
Dentro ci stanno gli uomini, con le loro speranze, i loro buoni sentimenti.
Sopra ci sono le stelle che nella notte si avvicinano curiose e protettive.

3500 m.s.l.m.
Condividiamo la stessa timida curiosità, il desiderio di conoscerci un po’, la voglia di comunicare o comunque di stare bene insieme.
La giornata volge al termine ed è tempo di veglia: l’acqua  sta già bollendo dentro i brick di acciaio (eterni anche quelli, come le storie che si raccontano attorno al fuoco).



Tomando herba mate.
Presto berremo insieme l’erba mate, oggi Pepe ha trovato delle erbe che rendono il mate più dolce (suave come dice lui sorridendo mostrandomi le piantine sradicate).
Il mate viene passato da chi prepara l’infuso, a tutti i presenti, uno alla volta, si aspetta il proprio turno.
Intanto si parla, si beve uno per uno, si aspetta .
Santiago ha 12 anni e sta soffrendo per un ascesso ad un molare è in quota da tre giorni. Lui con lo zio ed il cugino seguono il gregge di capre. Dalla nostra piccola scorta di medicinali tiriamo fuori dell’ antinfiammatorio che attenuerà il dolore, glie ne lasciamo per un paio di giorni.



Scherzo e sorriso: compagni immancabili. Quanta ricchezza.