SOMMARIO

Anno IV
Numero 2
Maggio 2012

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VIRTU' SIOUX

Quattro erano i quadranti, quattro le punte della Stella del Mattino, quattro le virtù.

Audacia. Forza d’Animo. Generosità. Saggezza.

 

L’Audacia:

l’indiano doveva essere coraggioso, lo erano tutti: uomini, donne, bambini. Questi ultimi venivano educati in questo senso e incoraggiati nei loro rudi giochi. La caccia al bisonte era un atto coraggioso, difendere il popolo anche. Il coraggio era il modo d’essere per un indiano.

 

La Forza d’Animo:

era il sostegno spirituale de coraggio, la ricerca della Visione, l’autosacrificio, la sopportazione del dolore fisico, erano necessari per rinforzare lo spirito e l’aiutavano a dominare l’eccesso della passione che ingigantiva le miserie dell’individuo, a scapito del bene della Nazione.

 

La Generosità:

era la virtù più scomoda, più si aveva, più si donava, più si era considerati, la generosità era indispensabile al capo, abile cacciatore che non “doveva”dimenticarsi dei meno fortunati e dotati.

 

La Saggezza:

determinava i Wicasa che ispiravano la fiducia della gente, perché essi avevano la conoscenza, l’umiltà, l’assenza di presunzione, essi erano i capi, i saggi, pensavano al bene del popolo, per loro il potere era un pesante fardello che li portava lontani dal privilegio.