SOMMARIO

Anno IV
Numero 2
Maggio 2012

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DUE PAROLE IN PIU’

SUI VERI CAPI E SUI CAPI GUERRIERI

La struttura sociale degli indiani appartenenti alla cultura del cavallo era ( e forse è ancora) il Consiglio Tribale.

La guerra extraspecifica è importante come abbiamo visto, a volte necessaria per difendere la gente dalle tribù nemiche.

Ma gli indiani sanno che il pericolo più grande è la disintegrazione interna, i dissidi che nascono all’interno della banda possono devastare più degli attacchi nemici…

Per questo fondamentale motivo i veri capi del consiglio sono magistrati di pace dal temperamento saggio e soprattutto costante, il potere decisionale effettivo è nelle mani di questi ultimi e non in quelle degli aggressivi capi guerrieri.

I veri capi sono stati grandi guerrieri, ma nell’attimo in cui accettano l’arduo compito di mantenere la pace tra turbolenti sentimenti, devono dimettersi dalla carica precedentemente avuta nella società guerriera a cui appartenevano.

Negli ultimi tempi della frontiera i veri capi erano Vecchio Fumo, Uomo Che Teme I Suoi Cavalli, Pentola Nera, Gemello Nero, tutti uomini coraggiosi e di pace.

I capi guerrieri erano Due Lune, Piccolo Grande Uomo, il famoso Cheyennes Naso Aquilino capo dei suoi Dog Soldiers, il mistico Cavallo Pazzo che da solo può rappresentare i grandi ideali.

Toro Seduto era diventato capo della sua gente, gli Hunkpapa, e infatti non aveva preso parte attiva nella battaglia contro Custer, si era occupato delle donne e dei bambini; altri guerrieri combattevano per lui: Un Toro e Pizi che abitavano nella sua tenda.

Il coraggio di Toro Seduto era proverbiale e nessuno ebbe da ridire perché agiva nel rispetto dell’antica tradizione.

Due Lune

Questo vecchio Cheyenne è  Due Lune, il capo guerriero che sorprese, insieme a Cavallo Pazzo gli squadroni di Custer sospinti da Pizi prima che riuscissero a raggiungere e ad attestarsi sulla collina sopra il Medicine Tail Coulee. La sua carica a cavallo travolse tutto con furia e rabbia, il “popolo magnifico” aveva dei conti in sospeso con i bianchi: Sand Creek e Washita. Braccato si arrese l’anno dopo nella primavera del ’77 al generale Miles a Fort Keogh.

E’ stato uno dei capi guerrieri che non morì in battaglia, visse a lungo. Per questo è più conosciuto di altri.

Qui è ritratto all’inizio del 900 con il suo copricapo da guerra in testa, penna d’aquila in mano e uno scalpo legato al bastone, gli cheyenne erano grandi guerrieri.