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Anno IV
Numero 3
Dicembre 2012

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Righe ricevute da un padre dopo aver passato una settiamana a cavallo col figlio sulle montagne

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E' arrivata questa lettera nella quale Caterina Borrini racconta il suo primo viaggio a cavallo

A cavallo di un Sogno...

Conobbi quell’uomo, che in seguito divenne un grande amico, era l'estate del ’98.
Immediatamente mi smarrii nel turbinio delle mie emozioni sentendolo parlare delle sue esperienze di viaggi fatti a cavallo… Ne aveva da raccontare di avventure Leonardo Dori!
Decisi così di seguirlo in questa esperienza, era arrivato il mio momento, partivo per il mio primo vero viaggio, La Transappenninica. In quello stesso anno partimmo dalla provincia di Lucca per arrivare poi in provincia di Modena, scavalcando l’Appennino.
Ero impaurita, inesperta, e non sapevo cosa mi aspettasse. Anche Amman, il mio cavallo, era alla sua prima esperienza di viaggio, ma sapevo che non mi avrebbe delusa… Aveva la mia piena fiducia.

Quanta gente! Rimasi di pietra nel vedere tutti quei cavalieri, eravamo davvero tanti. M'innamorai subito di quell’ambiente così accogliente, caldo e rassicurante da renderlo famigliare. Gente di grande esperienza, pura e genuina.
Mille pensieri si alternavano nella mia mente ma quello che mi aspettava era ben oltre la mia fantasia... L'ineccepibile organizzazione logistica della Transappenninica... Inimmaginabile.

Sorprendente come lo staff aveva gestito tutto nei minimi particolari, dal gradevole comfort dei box per i cavalli fino alle piacevoli serate musicali per i cavalieri.
Ero carica, l’adrenalina usciva da ogni singolo poro della mia pelle…
Di li a poco giunsero le 8:00 del mattino… Tutti in sella! Mio Dio, che emozione! ...ricordo bene che salimmo subito in quota, attraversando foreste di faggi e castagni, percorrendo strettissime mulattiere, consumando Valici e a volte cavalcando anche per ore attraverso la nebbia ...tutto aveva un meraviglioso sapore... un sapore chiamato Sogno...
Ero finalmente entrata a far parte di quello che non avrei più abbandonato...il Mio Mondo.

Tutto era nuovo ai miei occhi: il profondo rispetto che i cavalieri portavano alle severe regole di sicurezza, editate dalla Transappenninica, suscitava in me ammirazione ed un incredibile fascino, la tenacia dei responsabili nell’imporre all’intero gruppo le vitali norme di sicurezza sia per noi che per i nostri inseparabili amici, compagni, e la fraterna complicità nel vivere assieme intensi momenti ricchi di emozioni fatte di stupori e di timori.

Continuo a viaggiare con loro, mi permettono ogni volta di crescere, mi permettono di vivere ogni volta un Sogno...il Mio Sogno. Non smetterò mai di ringraziare per questo Leonardo Dori e Omero Romualdi. Grazie ragazzi, grazie di tutto cuore.

Garfagnana b

vice Omar Romualdi

GArfagnana