SOMMARIO

Anno IV
Numero 3
Dicembre 2012

____________ 

ARCHIVIO

 

 

 

 

L'ARTE DEL CONDURRE

di Mauro Ferraris

chi si muove a cavallo non è sempre in sella; anche i mongoli qualche volta scendevano a terra

chi viaggia con quadrupedi lo sa

per viaggiare si deve saper camminare

per viaggiare a cavallo non solo si deve camminare ma anche saper condurre oltre a saper stare in sella

quando si è in maneggio gli spostamenti a piedi sono minimi, la spalla destra del cavaliere sfiora la spalla sinistra del cavallo, le redini salde in mano

invece quando si cammina in montagna il cavaliere diventa conducente ponendosi davanti al cavallo per due motivi:  sentieri  stretti e per sicurezza, il cavallo nei punti difficili deve mettere il piede sull'orma lasciata dal conducente, ciò avviene quando il quadrupede acquista fiducia nell'uomo che sta con lui

viky

la fiducia si ottiene con la ripetizione delle cose per  renderle abitudinali anziche  eccezionali, osservate la tranquillità con cui i cavalli che vedete nelle foto attraversano situazioni inconsuete, loro i cavalli hanno : primo  fiducia nel conducente, secondo sono arrivati gradualmente al superamento delle difficoltà. Mi riferisco a cavalli normali, quelli che abbiamo ora nel nostro paese, in Afghanistan Marocco e altri paesi tutti questi, chiamiamoli, problemi non esistono, comunque anche qua nei nostri alpeggi estivi ho visto puledri e cavalli galoppare in posti dove non sarei andato a piedi.

08%20lukino.jpgIl conducente- cavaliere deve sapere se la difficoltà è superabile senza rischio per la propria cavalcatura,  quando  non è accettabile non lo affronta.

08%20gabrielugo.jpg

08%20klara%20difficile.jpg
 08%20generale.jpgL'uomo non deve aver paura, mai, e se là deve assolutamente superarla nell'intimo per non trasmetterla

08%20pietraia.jpgovvio che la soglia di” rischio superabile” non è uguale per tutti, quella ( soglia)  di Walter Bonatti può essere diversa da quella di un comune cittadino che passa l'estate a Riccione, il segreto è di non pretendere che l'uomo di Riccione diventi Bonatti, regola che vale come vedete per tutti anche, ovvio, per i cavalli