SOMMARIO

Anno VI
Speciale Isbuscenskij
Q213,5
Aprile 2016

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ARCHIVIO

 

 

 

 

PROLOGO


Gent.mo sig. Ferraris
        E’ motivo di intima soddisfazione e mi consenta di orgoglio, sapere  che qualcuno porti ancora una volta, dopo 56 anni, il nome di “Savoia” in terra di Russia, soddisfazione ancor più ravvivata dal pensiero che tutto ciò verrà fatto in ricordo del nostro glorioso Albino le cui spoglie sono gelosamente custodite nella sala ricordi del Reggimento.
      
        Comandante Vittorio Serafini
Grosseto,  19, marzo, 1997
Q 213,5
ISBUSCENSKIJ
Marcia a cavallo dell’Alpitrek in Russia

All’alba del 24 agosto 1942 il Reggimento “Savoia Cavalleria” si lanciava al galoppo “sciabl-man !” contro le linee russe attestate a quota 213,5 nei pressi di Isbuscenskij.
La carica “episodio di epica bellezza” impedì ai Russi di annientare la Divisione Sforzesca salvando migliaia di soldati italiani sbandati che si stavano ritirando.
Il 21 ottobre 1960 moriva Albino a Merano dove era acquartierato “Savoia Cavalleria”.
Albino era un cavallo sopravvissuto alla battaglia di Isbuscenskij, il suo cavaliere, Sergente Maggiore Giuseppe Fantini era caduto caricando. Albino aveva proseguito la carica da solo.
Il 24 luglio 1983 mentre attraversavamo le Alpi da Ventimiglia a Venezia, eravamo stati ospitati in “Savoia” che era stanziato a Merano; il Comandante di allora Col. Rutilio Rutili ci aveva accompagnato in visita al museo del Reggimento.
Fu lì che vidi Albino, assomigliava all’unico mio cavallo: Gregorio.
In memoria di questi due “grandi” cavalli un gruppo di cavalieri dell’Alpitrek partirà dall’Italia nel luglio di quest’anno per raggiungere Kirovograd in Ucraina e da qui come avevano fatto i cavalli e i cavalieri di “Savoia”, inizieranno la “lunga marcia”  per raggiungere l’ansa del Don, verso quel punto – Q 213,5 – dove all’alba del 24 agosto 1942 un Reggimento di cavalleria mostrò al mondo intero il suo coraggio.
Il 18 aprile ’97 a Grosseto il Col. Vittorio Serafini, Comandante di “Savoia Cavalleria” (3°) consegnava ai cavalieri dell’Alpitrek la “Colonnella” da posare a Isbuscenskij.
Q 213,5ISBUSCENSKIJ
Marcia a cavallo dell’Alpitrek in Russia
con l’appoggio della Presidenza dell’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria
di Pinerolo  e l’Associazione Russkij Mir

drappella Savoia dietro la bisaccia il contenitore in cuoio che racchiude la  “drappella” di “ Savoia” portata  sul Don dall’Alpitrek e riportata in “Savoia” alla fine della memoria.  

OBIETTIVO: raggiungere quota 213,5.
CONSEGNA: deporre a quota 213,5 la “drappella” di “Savoia Cavalleria” (3º) insieme all’elenco delle persone e dei cavalieri che idealmente hanno partecipato alla marcia.
MOTIVO: ricordare l’ultimo epico gesto della cavalleria per coloro che si riconoscono ancora nei suoi ideali tradizionali.
Consegnare all’Atamano dei Cosacchi del Don alla staniza Ust-Choperskij il documentario “I Cosacchi” di Pier Maria Formento. L’Alpitrek nel 1988 aveva percorso l’intero tragitto che i Cosacchi dell’Atamano Krasnoff avevano seguito da Villa Santina in Carnia a Lienz in Carinzia documentando sul campo la loro tragedia.
CAVALIERI: Daniele Daghero, Mauro Ferraris, Piero Salvi.
LOGISTICO: Pier Angelo Caprioli, Marzia Jourdan.

ricordo di Albino il cavallo che ricorda Albino alla festa del Reggimento, notare la cravatta rossa indossata dal cavaliere simbolo di “Savoia”

cerimonia Isbuscenskji cerimonia a Quota 213,5

RESPONSABILE MASCALCIA: M.llo Maggiore Aiutante Vincenzo Blasio, Paolo Sarda.

GLI AMICI: Davide Felice Aondio, Angelo Artuffo, Elena Balaudo, Stefano Bar, Enzo Bartolone, Alberto Bolaffi, Pio Bruni, Carlo Buffa di Perrero, Carlo Cadorna, Anna Calvi, Giorgio Calcagno, Paolo Cantore, Giorgio Caponetti, Alfredo Carmelita, Pier Luigi Chierici, Pietro Crespi, Franco Cussino, Gianpiero Del Mastro, Giuseppe De Stefano, Angelo Di Staso, Don Stefani Dusan, Enrico Ferroni, Pier Maria Formento, Dario Fracchia, Giuseppe Galli, Mario Gennero, Luca Giacomini, Pier Angelo Giacomini, Gianfranco Giajarcota, Enzo Gioachin, Pier Franco Giraudi, Alberto Giustetto, Massimo Gotta, Franco La Ferla, Camillo Losana, Ottavio Losana, Livio Lussiana, Giuliano Magi, Prisco Martucci, Dario Masarotti, Franco Melli, Andrea Mischianti, Mauro Moretta, Marco Moroldo, Osvaldo Napoli, Gloria Navone, Enzo Paglieri, Gabriella Parisi, Walter Pistone, Vincenzo Pruiti, Rodolfo Puletti, Ermanno Ricci,  Benigno Salvadè, Giorgio Salvatori, Franco Sargiani, Francesco Sivieri, Antonietta Spizzo, Pier Vittorio Stefanone, Mario Rigoni Stern, Carlo Tenderini, Don Trappo, Roberto Vaglio, Paola Vaona, Riccardo Varvelli, Luca Zignin.
 
Marco MoroldoMarco Moroldo il primo a destra l’angelo custode dell’ak, coolui che ha permesso si avverasse il miracolo del passaggio alle frontiere dei nostri cavalli

I cavalli dell’Alpitrek sono partiti alle 20,00 del 6 luglio 1998 dal Centro Equitazione Alpina Sperimentale di Giaveno. Il convoglio era costituito da 1 camion IVECO Turbo Dayli 35 telonato e da 1 furgone IVECO Turbo Dayli 35 trainanti 2 Van mod. MADA.
Sul camion erano sistemati 1200 Kg. di mangime SIVAM ad alto contenuto energetico costituenti l’alimentazione base per i cavalli, più viveri e materiale da campo, sul furgone era stipato l’equipaggiamento personale.
L’Alpitrek è entrato in Austria passando da Tarvisio Klaghenfurt alle 8,00 del mattino del giorno 8 luglio; alle 13,30 raggiungeva la frontiera Ungherese che attraversava alle 16,00 per raggiungere alle 16,30 del giorno dopo, 9 luglio il Limes, ossia la frontiera Ucraina di Chop. Alla frontiera Ucraina siamo stati fermi dalle 16,30 alle 3,00 del giorno 10 luglio, il viaggio è proseguito attraverso l’Ucraina attraversando i Carpazi per entrare nell’immensa pianura toccando le città di Rachiv, Kolomya, Ram’janec, Chnelnyc’ky, Vinnycja, Uman per arrivare a Kirovograd nel mattino del 13 luglio 1998.
Da Kirovograd la marcia è proseguita a cavallo fin quasi a Dnipropetrowsk raggiunta alla sera di giovedì 16 luglio. Da Dnipropetrovsk ad Awdiwka i cavalli sono stati trasportati sui Van. Ad Awdiewka siamo rimontati in sella e dopo aver toccato Krasy Luc, Bocovo Antracit, Rovenky, Sverdlovsk e Krasnodon siamo arrivati alla frontiera con la Russia e Doneck.
Alla frontiera siamo rimasti fermi appesi a un filo di speranza per quattordici ore poi miracolosamente i russi ci hanno lasciati passare.
La marcia è proseguita per Millerovo passando da Kamensk, Glubokij poi Kasari e Bokovskaja.
Dopo Kasari il viaggio ha cominciato ad essere bello nonostante il caldo senza speranza, dopo Kasari c’è un bivio con un T34 in perfette condizioni, a ricordo della guerra, andando verso Nord si raggiunge Vesenskaja, su buona strada, noi invece piegando a sinistra siamo entrati nelle piste che portano alla staniza di Bokowskaja, arrivando a Gorbatovo risalendo verso nord il letto quasi asciutto del Kriutscha e da qui piegando a Est siamo arrivati a Bolschoj nella balka del Kuzkan. Siamo nella Russia dei nostri sogni, balche e steppa popolata da gente bella e buona. Lasciata Bolschoj seguendo la vecchia pista verso Nord, la stessa seguita da “Savoia” tocchiamo Kotowkij per arrivare a Tschebotarewskij da questo paese abbiamo raggiunto Q 213,5.
Ci siamo accampati in questo luogo in memoria degli straordinari eventi accaduti all’alba del 24 agosto 1942, il giorno dopo siamo arrivati a Isbuscenschkij e la staniza cosacca di Ustkchoperskij dove abbiamo consegnato all’atamano dei cosacchi del Don Michele Taraffass il documentario di Pier Maria Formento “I Cosacchi”, raggiungendo così il nostro secondo obbiettivo.
Il giorno 31 luglio abbiamo iniziato il viaggio di ritorno seguendo a ritroso la stessa strada dell’andata, il viaggio si è concluso alle 20,00 di domenica 9 agosto dopo aver percorso 9000 Km. con gli automezzi, di cui 1000 a cavallo, senza incidenti, nel Centro Equitazione Alpina Sperimentale di Giaveno. Miracolosamente andando tutto bene.

La marcia dell’Alpitrek in Russia ha avutio il patrocinio di
 
       • Regione Piemonte
       • Comune di Giaveno
 
l’appoggio di
       • Presidenza dell’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria di Pinerolo
       • Associazioen Russkij Mir
 
L’Alpitrek ringrazia:
      • IVECO
       • MADA VAN
       • SIVAM Linea Cavalli
       • S.C.A.R.P.A.
       • CASTAGNO BRUNO
       • L.A.R.A.P.
       • MIRAMARE Spedizioni internazionali
     
     
       • Marco Moroldo angelo custode delle frontiere dell’Est,
     
     
       • la gente dell’Ucraina e della Russia per la loro commovente bontà