SOMMARIO
Anno VI
Speciale Isbuscenskij
Q213,5
Aprile 2016
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ARCHIVIO
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I ferri
I cavalli sono stati ferrati con ferri speciali dal Mall. Blasio e dal
suo aiutante Paolo Sarda, ferri forgiati di spessore doppio al normale.
I nostri cavalli sono tornati con i ferri messi da loro evitando una
nuova ferratura lungo il tragitto. Avevano tutti otto ferri di scorta
più il materiale di mascalcia necessario per la loro rimessa.
RELAZIONE SULLA FERRATURA
di Vincenzo Blasio
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La
ferratura adottata per cavalli della spedizione coordinata da Mauro
Ferraris con Daniele Daghero e Pierino Salvi, con i cavalli Cartuccera,
Bossolo e Angelina. Il nostro obiettivo è stato quello di far
tornare dall’Ucraina i tre cavalli con la ferratura fatta alla
partenza. I ferri sono stati fatti a mano, impiegando verghe dello
spessore di 14 mm, per 25 mm di larghezza. Durante la forgiatura
abbiamo cercato di formare i ferri come lo zoccolo pareggiato, che
richiede altresì di non alterare lo spessore e la larghezza che
la verga ci offriva, in breve i ferri ultimati presentavano spessore e
larghezza uniforme.
La cavalla Cartuccera ha lo zoccolo a forma rotonda agli anteriori, i
posteriori leggermente ovali ma direi normali, la grandezza tra la
taglia del n°5 e n°6.
Bossolo invece anteriormente presenta un vistoso cagnolismo per cui gli
zoccoli, per ovvie ragioni, non si conservano normali, si presentano
con delle alterazioni sulla forma. In questo caso il ferro doveva
seguire pienamente la forma su cennata. Posteriormente lo zoccolo si
è presentato con una certa normalità. La taglia dei ferri
varia tra il n°6 ed il n°7.
Ferri del maresciallo Blasio
Angelina, cavallina Quarter Horses, ha uno zoccolo di taglia n°4
anteriormente leggermente obliqua, posteriormente zoccolo nella norma.
Tutti i ferri sono stati muniti di 9 chiodi, 5 esternamente e 4
internamente. 1 barbetta in punta per ogni piede, i posteriori con 2
ramponi tipo caccia italiana. L’orlatura nei ferri molto ridotta,
ha la stampatura secondo l’inclinazione e spessore della parete
di ciascuno zoccolo. La ferratura è stata eseguita a caldo e per
ogni cavallo sono stati previsti quattro ferri di scorta, già
adattati a ciascuno zoccolo, che fortunatamente non è stato
necessario impiegare. La spedizione si è portata in terra di
Russia percorrendo circa 1000 Km. come i cavalli di “Savoia
Cavalleria” 56 anni fa, i cui sottufficiali maniscalchi venivano,
come sappiamo anch’essi dalla scuola di mascalcia di Pinerolo,
ove io ho avuto l’alto onore di aver operato sin
dall’inizio della mia carriera in qualità di aiuto
istruttore ed in fine istruttore per 24 anni, formando militari e
civili tra cui Paolo Sarda con il quale ho preparato detta ferratura.
La dedichiamo ai valorosi uomini e cavalli di Savoia Cavalleria che con
le loro gesta hanno scritto una delle più belle pagine di storia
della cavalleria italiana, a Mauro Ferraris, Daniele Daghero e Perino
Salvi che dopo 56 anni hanno voluto ricordare la carica di Isbuscenskij.
Il maresciallo Prisco Martucci a Grosseto porta i cavalieri
dell’Alpitrek in “Savoia” nell’occasione il Comandante Col Serafini
consegna la Drappella che sarà portata sul campo di Isbuschenkij
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