SOMMARIO

Anno XI
Numero speciale
Aprile 2019

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ARCHIVIO

 

 

IL COLTELLO INDIANO

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Il ferro conquistò immediatamente i nomadi, in europa prima e in america poi fiorì una specie d’industria specializzata nella produzione di oggetti metallici ad uso e consumo indiano, i coltelli erano di produzione normali come lesine pentole e ami da pesca a questa si affiancò la produzione di tomhawk, punte di lancia e di freccia, bracciali, e altri manufatti. Qualsiasi pezzo di ferro veniva affilato su pietra con paziente lavoro d’asporto e immanicato, per i manici era usato il legno ma soprattutto il corno, di corna erano dovunque, per terra quelle che cadevano annualmente agli ungulati e quelle cacciate, abbiamo una serie di coltelli di questo genere conservati nelle collezioni private e nei musei.

Quando l’indiano comprava o meglio barattava un coltello lo usava fino all’osso, se il manico si rompeva lo sostituiva a modo suo, ovviamente il coltello era sempre a lama fissa e quelli di grandi dimensioni peso e spessore di lama sembra siano stati i preferiti, si racconta che Toro Seduto avesse una specie di bowie spesso un centimetro


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La fila a sinistra sono ferri taglienti su pezzi di corno di cervo, non hanno guardia si presume risalgano al1812, quelli a destra tutti con guardia sono rifleman usati nella guerra del 12 quella di Vecchio Hicory

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