Quando
si parlava di scuola di equitazione il Mondo si riferiva a Pinerolo non
solo l’Europa, da Pinerolo sono passati tutti, dagli Ufficiali
dell’Esercito Imperiale Giapponese a quelli Russi, il Metodo era quello
inventato dal Cap. Federico Caprilli e perfezionato dai suoi successori
Lequio, Amalfi per citarne due. Ora buona parte di coloro che vanno a
cavallo non conosce né Caprilli né il suo metodo, quello “naturale”,
quello cioè di assecondare e non ostacolare.
Le selle western o quelle da trekk hanno sostituito quelle Caprilliane
e gli ultimi testimoni dei vecchi tempi: i fratelli D’Inzeo sono morti
da tempo.
Nell’ambito delle celebrazioni del bicentenario non poteva mancare
Pinerolo, dove la scuola, ricostituita nel 1848, rimase
ininterrottamente per quasi un secolo divenendone senza dubbio la sua
sede più prestigiosa, anche se l’Esercito Italiano si è dovuto ritirare
lasciando perfino lo storico maneggio nelle mani della politica, per
fortuna almeno il galoppatoio di Baudenasca è rimasto ai Carristi.
Spadolini aveva svegliato in piena notte Lucio Lami con una telefonata;
era a cena con Reagan che faceva domande su Pinerolo, il ministro non
aveva mai sentito parlare di della città, disperato aveva svegliato
Lami che conosceva e sapeva essere un A.U.C. che aveva prestato
servizio in “Savoia” pregandolo di spiegargli che centrasse Pinerolo
con l’equitazione.
In Italia era piena notte.
Lami era un cavaliere con la Vera passione per l’equitazione e per i
cavalli, era della vecchia scuola, inviato speciale di Montanelli,
aveva fondato e diretto “lo Sperone” aiutato da Franco Faggiani e Mario
Gennero, dopo aver erudito telefonicamente Spadolini aveva per lui
comprato una Pariani Borsarelli che il ministro aveva regalato
personalmente al Presedente degli Stati Uniti.
Reagan texano conosceva Caprilli e sua scuola più di ..
Nota
Lucio Lami era persona eccezionale anche dal punto di vista umano, non
aveva l’arroganza classista che caratterizzava gli Ufficiali di
cavalleria al punto di aver fatto da Padrino a quei poveri disperati.
cavalieri della domenica dell’Alpitrek.
Per l’Alpitrek i suoi consigli erano ordini e ancora oggi non stato dimenticato per nulla
La Scuola Militare e l’Alpitrek
Negli ultimi anni 70 a Pinerolo erano in vita ancora alcuni vecchi
istruttori della Scuola, loro hanno istradato i fondatori dell’Ak nel
“rispetto del Metodo”.
L’equitazione è l’arte dell’andare a cavallo
I cavalieri dell’alpitrek son tutto tranne che artisti, son solo dei
rudi artigiani che cercano di andare a cavallo recando meno danno
possibile ai cavalli e a loro stessi, la progressione dell’ak è quella
della cavalleria
Ma c’è di più
Da Pinerolo uscivano campioni incontrastati
Ma
anche e soprattutto Sottufficiali istruttori, coloro che istruivano la
truppa, il povero soldato di leva, il metodo Caprilli che l’odierna
totale ignoranza ignora era per l’impiego del cavallo in “campagna”, i
risultati delle competizioni mondiali non erano affatto l’obbiettivo
primario era secondario.
L’ignoranza attuale identifica solo con la competizione agonistica il Suo Metodo che era stato elaborato per noi
Soldati di truppa.
nota
La caserma che ha ospitato per un secolo la scuola è invece attualmente
sede del Museo Storico dell’Arma di Cavalleria che con i suoi 5.500 mq.
di aree espositive e ben 42 sale rappresenta la testimonianza più ricca
e importante sulla storia della Cavalleria in Italia. Sabato 18 marzo
si sono svolti i festeggiamenti in vari luoghi che testimoniano come
Pinerolo per oltre un secolo sia stata la città Culla della Cavalleria.
E' stata deposta una corona al monumento ai Caduti di Piazza 3° Alpini.
Al Museo Storico dell’Arma di Cavalleria sono intervenuti il dottor
Mario Gennero sull’istruttore Cesare Paderni e del Generale Vittorio
Varrà su Federigo Caprilli ed il suo metodo naturale che fece di
Pinerolo il riferimento mondiale per l’equitazione. Il Generale Claudio
Dei, ha illustrato presente e futuro della Scuola di Cavalleria di cui
è l’attuale Comandante
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